Ahlam Shibli
Taysir Batniji
Wael Shawky
Hrair Sarkissian
George Osodi
Philip Kwame Apagya
Yto Barrada
Yael Bartana
Jodi Bieber
Mounir Fatmi
Samuel Fosso
David Goldblatt
Bob Gosani
Pieter Hugo
Goddy Leye
Daniel Naude'
Cedric Nunn
George Osodi
Hrair Sarkissian
Wael Shawki
Ahlam Shibli
Mikhael Subotzky
Jinoos Taghizadeh
Guy Tillim
Akram Zaatari
Filippo Maggia
Fotografia contemporanea da Medio Oriente e Africa. In un percorso di oltre 115 opere, tra video, film, installazioni e fotografie che rimandano alla ricchezza di culture millenarie, la mostra offre uno sguardo approfondito sulle criticita' che, a partire da quest'area geografica, attraversano il mondo contemporaneo. Tra gli autori presenti la videoartista israeliana Yael Bartana, i palestinesi Ahlam Shibli e Taisyr Batniji, il libanese Akram Zaatari, l'egiziano Wael Shawky.
a cura di Filippo Maggia
La Fondazione Cassa di Risparmio di Modena è lieta di annunciare la rassegna che presenterà al pubblico dal 28 novembre 2010 al 13 marzo 2011 il terzo nucleo di acquisizioni della collezione internazionale di fotografia contemporanea, film e video d’artista, curata da Filippo Maggia. Oggetto d’indagine sarà la scena artistica contemporanea di Medio Oriente e Africa, esplorata attraverso le opere fotografiche e video di 21 artisti, provenienti da 12 diversi Paesi.
E’ Dopo Asian Dub Photography, mostra che ha presentato a fine 2008 la prima sezione della collezione, dedicata all’arte dell’Estremo Oriente, e Storia Memoria Identità, incentrata, lo scorso inverno, sulla scena artistica dell’Est Europa, l’attenzione si sposta ora su un’area geografica ampia, segnata da profonde contraddizioni e al contempo intrisa di forza straordinaria.
Dominata per oltre un secolo dalle visioni prodotte dal colonialismo, l’Africa esprime oggi una molteplicità di voci creative capaci di indagare tanto i retaggi del passato quanto la complessità contemporanea, locale e globale.
Se il ritratto, genere ampiamente praticato nel continente, è stato storicamente un mezzo per rivendicare un’identità autonoma, le immagini di Apagya e Fosso sembrano inserire la realtà africana nell’insieme del mondo globalizzato per giocare o mettere criticamente in discussione tutti gli stereotipi, mentre le opere video di Leye, muovendo da un’elaborazione delle teorie della Negritudine, ridicolizzano con ironia i preconcetti occidentali sull’Africa.
Le fotografie di un nutrito gruppo di autori sudafricani – dagli scatti degli anni cinquanta di Gosani, a quelli degli anni ottanta di Nunn, fino alle ricerche attuali di Golblatt, Bieber, Subotzky, Naudè e Hugo, - delineano la parabola storica di un Paese che, uscito dall’apartheid con il sogno della Rainbow Nation di Nelson Mandela, si trova oggi ad affrontare nuovi problemi, tra i quali una fortissima disgregazione sociale e nuove forme di classismo.
Anche il Medio Oriente presenta oggi una vivace scena artistica, capace di esprimere la complessità politica sociale e religiosa della realtà contemporanea, persino in contesti in cui la libertà d’espressione o il diritto all’esistenza stessa sono messi a dura prova. Il conflitto arabo-israeliano si impone quale oggetto di indagine nelle ricerche di diversi artisti che con linguaggi e approcci differenti ne indagano le implicazioni umane, sociali e simboliche: tra loro la videoartista israeliana Yael Bartana, i palestinesi Ahlam Shibli e Taisyr Batniji, il libanese Akram Zaatari, l’egiziano Wael Shawky.
Le rapide mutazioni vissute da alcuni dei paesi arabi e mediorientali negli ultimi decenni emergono dalle opere di artisti quali il siriano Hrair Sarkissian, le cui fotografie sono visioni, a cavallo tra il poetico e il documentario, dell’Armenia, il suo paese d’origine; o Yto Barrada, che sembra guardare il Marocco attraverso “buchi” aperti sulla memoria fotografica, e ancora Jinoos Taghizadeh che, con i suoi collages, riporta all’attualità dell’Iran e delle sue contraddizioni illibertarie. Il dilagare del fondamentalismo religioso, che da anni investe trasversalmente diversi paesi dell’area, è al centro infine della riflessione di Mounir Fatmi, il cui video sembra contrapporre all’attuale modello sociale e politico basato sulla violenza, il potere universale della cultura.
In un percorso di oltre 115 opere, tra video, film, installazioni e fotografie che rimandano alla ricchezza di culture millenarie, Breaking News offre uno sguardo approfondito sulle criticità che, a partire da quest’area geografica, attraversano il mondo contemporaneo.
L’elenco degli artisti selezionati include: Philip Kwame Apagya (Ghana), Yto Barrada (Francia/Marocco), Yael Bartana (Israele), Taysir Batniji (Palestina), Jodi Bieber (Sudafrica), Mounir Fatmi (Marocco), Samuel Fosso (Camerun), David Goldblatt (Sudafrica), Bob Gosani (Sudafrica), Pieter Hugo (Sudafrica), Goddy Leye (Camerun), Daniel Naudé (Sudafrica), Cedric Nunn (Sudafrica), George Osodi (Nigeria), Hrair Sarkissian (Siria), Wael Shawki (Egitto), Ahlam Shibli (Palestina), Mikhael Subotzky (Sudafrica), Jinoos Taghizadeh (Iran), Guy Tillim (Sudafrica), Akram Zaatari (Libano).
catalogo
Skira, a cura di Filippo Maggia
Ufficio Stampa
Cecilia Lazzeretti, Claudia Fini
tel. 059 239888 - fax 059 238966
ufficiostampa@fondazione-crmo.it
Immagine: Guy Tillim - Supporters of Jean-Pierre Bemba line the road as he walks to a rally from the airport, Kinshasa, 2006
dalla serie “Congo Democratic” - stampa ai pigmenti
Inaugurazione venerdì 27 novembre 2010, ore 18
Ex Ospedale Sant'Agostino
Largo Porta Sant'Agostino 228, Modena
orari di apertura: dal martedì alla domenica dalle 11 alle 19
ingresso gratuito