In mostra 57 opere - tra sculture, smalti e disegni realizzati con materiali di ri-uso - esposte all'interno di uno spazio interamente avvolto in teli di nylon e cartoni, contaminato da attrezzi di lavoro, tavole e barattoli di colore.
Un varco per profanare il luogo sacro all’artista. L’opportunità di violare il
segreto della creatività dell’architetto. Un lasciapassare per chi ama l’arte
ideato da Massimo Di Cave per presentare “MY-LAB-ART“ allaGalleria dei Leoni di
Via Margutta 81, l’antico spazio d’arte sito nel cuore della Capitale al centro
della Via degli Artisti. Per la prima volta una galleria d’arte viene avvolta
interamente in teli di nylon e cartoni, contaminata dagli attrezzi di lavoro, da
tavole e barattoli di colore. Gli spazi solitamente utilizzati per esporre opere
si trasformano nel cantiere dell’architetto. Legno, metalli, colori, scartoffie
emergono dal disordine del genio creativo; le idee si possono finalmente toccare
con mano, prima e dopo la trasformazione in opera d’arte.
Si incastrano, dunque, nel caos le cinquantasette opere esposte - dal 2 al 12
dicembre - tra sculture, smalti e disegni realizzati per lo più con materiali di
ri-uso. “Carta, lamiera, legno, pietra” – spiega l’artista – “sono elementi che
in un mix di fantasia e concretezza diventano creatività ed emozione. L’idea è
di superare il concetto di sola esposizione, per entrare nella vita del
creativo, nel suo laboratorio-atelier, al fine di avvicinarsi il più possibile
alla sua ispirazione”.
Le esili figure scavate nella materia poggiano su palanche da cantiere. I
collage e i dipinti si propongono con la forza e l’energia del colore, mentre le
opere di architettura d’interni sono visibili nei fogli bianchi appesi - quasi
svolazzanti - dove si concretizza una realtà fisica abitativa tra schizzi e
fotografie verso la contemporaneità.
Massimo Di Cave, schivo e raffinato artigiano, in una solitudine di intenso
lavoro quotidiano, è interprete di una realtà visionaria dove l’inconsapevolezza
“borrominiana” della creazione genera entusiasmo e contaminazione, lontano da
ogni genere di omologazione. Pragmatico e prolifico, si forma nell’ambiente
culturale romano: prima il liceo, poi la laurea in architettura a Roma e i
viaggi a Milano nel periodo del raffinato design, a Parigi, Londra, Barcellona
e New York dove perfeziona in un confronto culturale internazionale il suo
originale linguaggio. (www.massimodicave.it)
Ufficio Stampa
Emilio Sturla Furnò
tel. +39 3404050400 - emyesse@yahoo.it - info@emiliosturlafurno.it
Inaugurazione mercoledì 1 Dicembre 2010 ore 18
Galleria dei Leoni
Via Margutta 81, Roma
Ingresso libero