Andrea Carrara
Arend Roelink
Arianna Piva
Boba Mirjana Stojadinovic
Camilla Cazzaniga
Camilla Marinoni
Claudia Canavesi
De Vecchi/Iera/Paulon
Edi Sanna
Eva Malacarne
Federica Ferzoco
Giovanni Randazzo
Giuseppe Buffoli
Ilde Vinciguerra
Jennifer Gandossi
Manel Guell
Marcello Brignoli
Marco Chiesa
Michela Petoletti
Michele Mazzanti
Nadia Galbiati
Noemì Martinez Chico
Paolo Galli
Pietro Renga
Serena A. Decarli
Sergio Breviario
Stefano Cavarra
Valeria Del Mastro
Varsenik Khatlamajyan
La mostra collettiva e' frutto di un incontro tra gli artisti partecipanti, che inaugurano insieme il nuovo atelier e tentano di mostrare come le tecniche artistiche cambiano in continuazione, 'transitano'.
Il 4 dicembre 2010 inaugura un nuovo atelier d’arte con la mostra “TRA N SI TI IT IS N ART”.
Partecipanti:
Andrea Carrara, Arend Roelink, Arianna Piva, Boba Mirjana Stojadinovic, Camilla Cazzaniga, Camilla Marinoni, Claudia Canavesi, De Vecchi/Iera/Paulon, Edi Sanna, Eva Malacarne, Federica Ferzoco, Giovanni Randazzo, Giuseppe Buffoli, Ilde Vinciguerra, Jennifer Gandossi, Manel Guell, Marcello Brignoli, Marco Chiesa, Michela Petoletti, Michele Mazzanti, Nadia Galbiati, Noemì Martinez Chico, Paolo Galli, Pietro Renga, Serena A. Decarli, Sergio Breviario, Stefano Cavarra, Valeria Del Mastro, Varsenik Khatlamajyan
Il titolo dell’esposizione inaugurale è frutto di un’acceso confronto tra gli artisti che prendono parte all’evento. Transiti come il nome della via in cui si trova lo spazio, ma non solo: ognuno si sente in transito e in questa particolare zona di Milano tutto appare in transito.Tra viale Monza e via Padova più che in una città europea sembra di vivere viaggiando per il mondo: Asia, Africa, America Latina...
L’idea della mostra è nata come occasione di incontro e per celebrare insieme agli amici incontrati nel corso degli anni un nuovo spazio che vuole essere luogo di lavoro ma anche di confronto e discussione sull’arte non solo per chi interviene come artista ma anche come fruitore o semplice curioso.Non si è partiti da un tema preciso: ogni artista ha avuto la massima libertà sia estetica sia di concetto, non è intervenuto nessun curatore.Le opere diventano così simboliche, segno di un passaggio effimero.Con alcune di esse si è sperimentata la virtualità dell’arte moderna grazie ad internet: files che viaggiano a miglia di distanza per tramutarsi in misteriose fotografie, suoni rivoluzionari, immagini in movimento...
Ma non mancano media classici come il disegno, la pittura, la scultura. Anche le tecniche usate sono in transito, mai come in questo periodo le tecniche artistiche transitano, cambiano in continuazione. Tessuto, mattoni, carta, luce... In un periodo dominato dal precariato essere in transito può essere l’unica certezza.
Inaugurazione: sabato 4 dicembre 2010 dalle 16 alle 23
Transit Lab
via dei Transiti, 5 - Milano
Ingresso libero