Proporzioni occulte (gli antipodi). Ruote di legno che contenevano modelli di pezzi meccanici, trucioli di ferro e ottone, vetri e pesi provenienti dalla fabbrica meccanica del padre che Bergonzoni ha ereditato, si fanno portatori di una caccia all'equilibrio verso altre dimensioni.
Per la prima volta a Bologna e negli spazi della OTTO Gallery,
Alessandro Bergonzoni inaugura la sua quarta personale dal titolo
"Proporzioni occulte (gli antipodi)".
Come dice lo stesso Bergonzoni, tema principale della mostra è "il
nascosto in quello che si vede, l'antiassodato: la dismisura",
l'occulto che viene svelato nel momento in cui si guarda oltre
sforzandosi di vedere e comprendere ciò che è in-apparente.
Ruote di legno che contenevano modelli di pezzi meccanici, trucioli di
ferro e ottone, vetri e pesi provenienti dalla fabbrica meccanica del
padre che Bergonzoni ha ereditato, si fanno qui portatori di una
caccia all'equilibrio verso altre dimensioni. Infatti, le opere
esposte sono fatte di forme, fisionomie e figure che cominciano,
proprio in questa occasione, nuove convivenze all'insaputa del
visitatore che deve vedere oltre: la lontananza viene prima
dell'apparenza che ne è semanticamente agli antipodi. Una voce non
sempre scritta ma fatta anche solo di segni, è qui a narrare il
diametralmente opposto: sono opere anagrammatiche che materializzano
il caleidoscopico pensiero già recitato, scritto e interpretato
dall'artista, nelle quali l'alchimia del verbo non viene a mancare.
Ne è un esempio "Parole sole": due opere tonde accostate l'una
all'altra sullo stesso orizzonte, sono segnate da un getto continuo di
scrittura in miniatura che ne traccia i due emisferi. Sono due mondi
che decretano il tramonto delle parole che da Occidente scivolano ad
Oriente, da una parte e dall'altra del globo.
Le proporzioni occulte fanno sì che una "madia" rinasca come
postazione d'arte, popolandosi e riempiendosi di dis-positivi
artistici che vanno oltre invadendo anche il muro sovrastante e
accendendo ignote interferenze concettuali e intrusioni sonore.
Alla fine si arriverà a capire che non è "il c'è" quello che dobbiamo
vedere, ma gli antipodi di quello che inizialmente è per noi occulto.
Inaugurazione sabato 4 dicembre alle ore 19
OTTO Gallery
via d'Azeglio 55 - Bologna
Orari di galleria: dal martedì al sabato dalle 10:30 alle 13 e dalle 16 alle 20
(Domenica e lunedì su appuntamento)
Chiusa dal 24 al 27 dicembre e dal 31 dicembre al 3 gennaio compresi