Intus Labor. La mostra presenta immagini e installazioni testimoni della Biblioteca e dai Musei Oliveriani di Pesaro con circa 3500 immagini scelte tra le migliaia di foto catturate da Roberto Vecchiarelli nel corso di una 'residenza' durata molti mesi nei labirinti del secolare istituto. Il titolo allude, rovesciandolo, a quello di una famosa raccolta di poesie di Edoardo Sanguineti. A cura di Marcello Di Bella e Roberto Vecchiarelli.
Sabato 4 dicembre alle ore 18.00 al Centro Arti Visive Pescheria di Pesaro inaugura
la mostra Intus Labor.
Il titolo allude, rovesciandolo, a quello di una famosa raccolta di poesie di
Edoardo Sanguineti (Laborintus) e indica quel lavoro, impresa o travaglio (labor)
non appariscenti che stanno dentro, all’interno (intus) di una biblioteca storica,
in questo caso l’Oliveriana di Pesaro, che è anche museo e archivio.
La mostra è costituita innanzi tutto da circa 3500 immagini scelte tra le migliaia
di foto catturate da Roberto Vecchiarelli nel corso di una “residenza” durata molti
mesi nei labirinti del secolare istituto. Gli oggetti, gli scorci, i punti di vista
presentano una vera e propria “terra incognita” perlustrata anche dalla videocamera
messa in movimento da Mariangela Malvaso, Luca Vagni e Roberto Vecchiarelli
(QuatermassX): film proiettato continuamente al centro del grande pannello che si
intravede dal colonnato della Galleria/Pescheria.
Le installazioni rappresentano poi citazioni e “rianimazioni” estratte dalle
collezioni oliveriane.
Innanzi tutto dai depositi sono riesumati e ricomposti oggetti dimenticati: dipinti,
sculture, disegni, plastici, forse non di primario valore, ma sicuramente testimoni
efficaci di un tempo. In secondo luogo l’Accademia di Belle Arti di Urbino (Cattedre
di Storia dello spettacolo, Scenotecnica, Architettura e Urbanistica) entra in campo
con la “nuvola del Sabbattini”, che è una grande composizione tridimensionale
costituita da celle o nicchie in cui sono ricostruite alcune scene teatrali ispirate
dal testo e dai taccuini da quel grande fondatore della scenografia e scenotecnica
teatrale che fu, nella prima metà del Seicento, il pesarese Nicola Sabbattini.
Alla Cattedra di Modellistica dell’Accademia si riferisce poi la riproduzione di
manufatti plastici da materiali di scavo tratti alla luce, nel '700, dal fondatore
della nostra Biblioteca/Museo, l' erudito pesarese Annibale degli Abbati Olivieri
Giordani, con particolare riferimento ai reperti votivi in terracotta del Lucus
Pisaurensis (bosco sacro). Insieme agli arcaici ex voto e cippi votivi si aggiungono
le riproduzioni di lucerne romane tratte dalla enorme collezione del grande amico e
collega di ricerche dell’Olivieri, Giovan Battista Passeri.
Da ultimo il titolare della cattedra di incisione propone l’allestimento in mostra
di una officina minima per la stampa di copie calcografiche dai rami originali dei
tre volumi del Passeri dedicato alla propria raccolta di lucerne (Lucernae fictiles
Musei Passerii, 1739 – 1751).
Il suono in mostra, in cui si raccolgono suggestioni acustiche e visive
dell’ambiente oliveriano, è per una parte una elaborazione realizzata da Thomas
Spada del LEMS (Laboratorio Elettronico per la Musica Sperimentale) del
Conservatorio di Musica G. Rossini di Pesaro; un’altra sezione consiste in un
progetto sonoro di Eugenio Giordani.
La mostra prevede un’appendice nella stessa Oliveriana: si tratta di rielaborazioni
digitali in forma di cartolina in cui Alberto Barbadoro ambienta negli spazi della
biblioteca la sue creature oniriche.
Accompagnerà la mostra una guida/catalogo illustrata con testi di Remo Bodei e
Giovanni Solimine. Interverrà, tra gli altri, all’inaugurazione lo stesso Giovanni
Solimine, professore ordinario di Biblioteconomia e Management delle biblioteche
nella Università La Sapienza di Roma e autore del recentissimo L’Italia che legge
(Laterza 2010).
La mostra, curata da Marcello Di Bella e Roberto Vecchiarelli, è organizzata dalla
Biblioteca e Musei Oliveriani e dal Centro Arti Visive La Pescheria del Comune di
Pesaro, con il patrocinio e il contributo della Provincia di Pesaro e Urbino, del
Comune di Pesaro, del Quartiere 1-Centro-Mare, della Fondazione Cassa di Risparmio
di Pesaro, in collaborazione con Accademia di Belle Arti di Urbino, il Conservatorio
G. Rossini di Pesaro (LEMS), Quatermass(X) e con il contributo di Fabio Miceli
Costruzioni.
Inaugurazione Sabato 4 dicembre alle ore 18
Centro Arti Visive Pescheria
corso XI settembre, 186 - Pesaro
Orari: Dal martedì alla domenica 10.00-12.00 / 17,30-19,30
Ingresso libero