Stefano Bonazzi
Giusy Calia
Franco Casu
Elisabetta Falqui
Matteo Farolfi
Massimo Festi
Roberta Filippelli
Salvatore Ligios
Michele Mereu
Giuseppe Rado
Francesca Randi
Le tenebre del cuore. 11 artisti evocano la condizione esistenziale dell'uomo occidentale che si rispecchia nei propri incubi e si annichilisce nei propri sensi di colpa.
Undici artisti, undici scatti, undici incubi. Sarà che il numero undici era considerato “la dozzina del diavolo”, sinonimo di traboccamento, di dismisura in qualsiasi situazione negativa, il numero dell’iniziativa individuale che si esercita senza rapporti con l’armonia cosmica e perciò sfavorevole per l’umanità, il numero della disarmonia, dell’eccesso, del pericolo, del conflitto e del martirio, per Sant’Agostino, dunque, il numero del peccato. Sarà un caso se undici sono gli artisti che evocano il “lato oscuro” di una contemporaneità malata, la darkness conradiana al di là dell’Africa, la condizione esistenziale dell’uomo occidentale che si rispecchia nei propri incubi e si annichilisce nei propri sensi di colpa, sarà un caso. Certo è, invece, che ogni scatto rappresenta o suggerisce la dimensione malata di un io smarrito, di una civiltà al capolinea, una sorta di cupio dissolvi individuale e collettivo, all’interno di una natura ipertrofica, di una sessualità morbosa e frustrante, di un benessere che incancrenisce e porta all’amputazione di ogni aspirazione e di ogni qualsivoglia possibilità di riscatto. Undici cuori di tenebra per undici fotogrammi dell’«orrore». Al di là di Conrad. - Ivo Serafino Fenu
Mostra a cura di Askosarte interna al Dromos Festival
Collezione di proprietà del Comune di Nurachi
testo critico Ivo Serafino Fenu
Artisti:
Stefano Bonazzi Giusy Calia Franco Casu Elisabetta Falqui Matteo Farolfi Massimo Festi Roberta Filippelli Salvatore Ligios Michele Mereu Giuseppe Rado Francesca Randi
Inaugurazione sabato 4 dicembre 2010 ore 18.30
Blublauerspazioarte
via Rodolfo Morandi, 4 - Alghero (SS)
Orari mostra: tutti i giorni dalle 18.30 alle 20.30 - domenica chiuso
Ingresso libero