Musei Capitolini
Roma
piazza del Campidoglio, 1
06 0608 FAX 06 6785488
WEB
Il Musico
dal 9/12/2010 al 26/2/2011
Mart-dom 9-20; 24 e 31 dic 9-14(la biglietteria chiude un'ora prima)

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Leonardo da Vinci



 
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9/12/2010

Il Musico

Musei Capitolini, Roma

Dall'11 di dicembre sara' visibile al pubblico dei Musei Capitolini, presso l'Esedra di Marco Aurelio, il Ritratto di Musico, capolavoro di Leonardo da Vinci proveniente dalla Biblioteca Ambrosiana di Milano che viene esposto dopo i due Lottatori di Michelangelo.


comunicato stampa

È una staffetta virtuosa quella che si sta svolgendo ai Musei Capitolini a Roma tra Michelangelo Buonarroti e Leonardo da Vinci, i due Maestri per eccellenza del Rinascimento italiano. Si concluderà venerdì 10 dicembre 2010 l’esposizione del bozzetto in terracotta “I due lottatori” di Michelangelo e prenderà il suo posto - dall’11 dicembre 2010 al 27 febbraio 2011 nell’Esedra del Marco Aurelio - il Musico di Leonardo da Vinci, unico ritratto maschile del Maestro conservato al mondo e mai uscito prima dalla Veneranda Biblioteca Ambrosiana di Milano.

Un evento speciale sotto l’Alto Patronato della Presidenza della Repubblica Italiana, promosso dal Ministero per i Beni e le Attività Culturali, da Roma Capitale, Assessorato alle Politiche Culturali e della Comunicazione - Sovraintendenza ai Beni Culturali con il patrocinio della Regione Lazio e della Provincia di Roma, organizzato dall'Associazione Culturale Metamorfosi e da Zètema Progetto Cultura in collaborazione con la Veneranda Biblioteca Ambrosiana e la Fondazione Cardinale Federico Borromeo.

L’esposizione è accompagnata dal catalogo edito da Silvana Editoriale che contiene i testi critici: "Lo sguardo e la musica. Il Musico nell’opera di Leonardo a Milano" e "Dati tecnici e analisi scientifiche" di Pietro C. Marani; "L’invenzione del sangue. La polifonia e il ducato sforzesco" di Davide Daolmi; "Il Musico nella nuova Sala Leonardi della Pinacoteca Ambrosiana" di Mons. Marco Navoni e "“Scrivi che cosa è anima…”: Leonardo e Antonello a confronto" di Maria Teresa Fiorio.

«Il “Ritratto di musico” di Leonardo da Vinci - spiega Pietro C. Marani curatore della Veneranda Biblioteca Ambrosiana - è l’unico ritratto maschile tra i pochissimi pervenuti, tutti femminili, di Leonardo. Il “musico” della Pinacoteca Ambrosiana di Milano è anche l’unico dipinto su tavola che si conservi nei musei di Milano. Eccezionale anche la datazione dell’opera: la prima di committenza privata eseguita da Leonardo dopo il suo arrivo in Lombardia, databile al tempo della prima versione della Vergine delle Rocce, intorno al 1485, e perciò da considerare opera precocissima, della prima maturità dell’artista.»

«Il dipinto - continua Pietro C. Marani - mostra il graduale affrancarsi di Leonardo dai canoni della ritrattistica ufficiale del tempo: non un ritratto “di profilo”, araldico e immobile, ma mostrato di tre quarti e, benché non si accenni ad alcun movimento della figura, il “moto mentale” è suggerito dalla direzione dello sguardo, diretto fuori dal quadro, e dagli occhi appena sollevati dal foglio di musica, che regge con la mano destra. Sono evidenti le suggestioni provenienti dalla ritrattistica fiamminga e antonellesca, ben conosciuta nella Milano degli anni settanta e ottanta del Quattrocento. Antonello da Messina era infatti venuto a mostrare un suo ritratto ai duchi di Milano nel 1476, dopo la morte di Zanetto Bugatto, il pittore di corte appena morto, che aveva importato a Milano i modelli della pittura nordica, e ritratti di Antonello e di Zanetto dovevano quindi essere stati conosciuti da Leonardo. Più problematica l’identificazione del personaggio raffigurato: la critica ha avanzato i nomi di tutti i principali musicisti e maestri cantori operosi in città, nel Duomo di Milano, da Franchino Gaffurio, maestro di Cappella in Duomo, a Josquin des Prez, il rinnovatore della musica quattrocentesca anch’egli fuggevolmente presente in Milano prima del 1484, e, finalmente, ad Atalante Migliorotti, l’amico musicista che aveva seguito Leonardo da Firenze a Milano il cui ritratto è citato da Leonardo stesso in un elenco di opere d’arte e oggetti che egli aveva redatto in un foglio ora nel Codice Atlantico. Per questo motivo, e in mancanza di altri appoggi documentari, quest’ultima sembra oggi l’identificazione più probabile. Anche la controversia circa l’autografia del dipinto, talvolta messa in dubbio dai critici otto-novecenteschi (che hanno suggerito di vedervi un dipinto non finito di Leonardo completato forse da un suo collaboratore, come il Boltraffio), è definitivamente caduta, soprattutto dopo che il restauro di inizio Novecento e gli studi di Luca Beltrami ne hanno mostrato l’altissima qualità pittorica. L’autografia dell’opera, ormai incontestabile dato che i maggiori studiosi di Leonardo l’accolgono senza riserve, contribuisce ad assegnare a questo straordinario ritratto un posto eminente nell’esiguo catalogo delle opere del tutto originali di Leonardo.»

I due capolavori di Michelangelo e Leonardo anticipano lo straordinario appuntamento dell’autunno 2011 - in occasione dei 150 anni dell’Unità d’Italia - quando Roma ospiterà la mostra Due italiani prima dell'Italia, Leonardo e Michelangelo, che riunirà cento capolavori dei due Maestri. L’esposizione vedrà per la prima volta una collaborazione organica tra le due prestigiose istituzioni culturali, la Veneranda Biblioteca Ambrosiana di Milano e la Fondazione Casa Buonarroti di Firenze.

Ufficio Stampa Zètema Progetto Cultura
Patrizia Bracci +39 06 82077337
p.bracci@zetema.it

Fabiana Magrì +39 06 82077327 +39 340 4206813
f.magri@zetema.it
http://www.zetema.it
http://www.museiincomuneroma.it

Informazioni 060608 (tutti i giorni dalle 9 alle 21).

Esedra del Marco Aurelio, Musei Capitolini
Piazza del Campidoglio, Roma
Orari del museo
da martedì a domenica dalle ore 9.00 alle ore 20.00; chiuso lunedì
Biglietto € 11 intero; € 9 ridotto

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