Accademia di Belle Arti di Venezia
Daniele Babbo
Neil Barbisan
Alessandra Biondi
Ludovico Bomben
Estevan Bruno
Giulia Buono
Valeria Buset
Damiano Fasso
Anna Fietta
Lea Jazbec
Micaela Leonardi
Nereo Marulli
Christian Piccolo
Francesca Piovesan
Elisa Sartori
Matteo Schenkel
Rossella Zancato
Gaetano Mainenti
Atej Tutta
L'Arte Orfana della Specie. La collettiva degli alunni dell'Accademia vuole far cogliere le peculiarita' e i possibili sviluppi di una produzione svincolata da precisi ambiti disciplinari e tecnici nel contesto della formazione artistica contemporanea com'e' la "decorazione".
a cura di Gaetano Mainenti e Atej Tutta
Progetto di produzione e ricerca “Elaborare il Lutto – l’Arte Orfana della Specie”
Presso i prestigiosi spazi del Magazzino3 (Dorsoduro 264) l'Accademia di Belle Arti di Venezia inaugura, in collaborazione con il Comune di Venezia, la Regione Veneto, iGuzzini, FriulAdria, Cassa di Risparmio di Venezia, MM Lampadari, Cuproom, Ribò e Marchea, il progetto espositivo “Elaborare il Lutto – Arte Orfana della Specie” realizzato dal Corso di Decorazione B. Dalle 16.30 del 13 dicembre, giorno dell’apertura ufficiale al pubblico, sarà possibile visitare la mostra e cogliere le peculiarità e i possibili sviluppi di una produzione svincolata da precisi ambiti disciplinari e tecnici, com'è quella della Decorazione, nel contesto della formazione artistica contemporanea.
Il percorso progettuale che ha condotto all'esposizione è stato costruito attraverso una serie di appuntamenti seminariali che hanno sviluppato, attraverso le metodologie necessarie a una produzione anche di tipo industriale, vari ambiti di ricerca, articolati su due principali filoni: la relazione con il suggestivo contesto d’intervento (con particolare attenzione alla riqualificazione del luogo espositivo) e la realizzazione, orientata all'indagine della possibile compresenza di diversi campi disciplinari, delle opere esposte.
Il primo aspetto di tale attività di ricerca, quello relativo al contesto, ha focalizzato l’attenzione sulle caratteristiche ambientali e strutturali del Magazzino3. A partire dall’osservazione del luogo, dunque, non solo si è dato vita a un progetto di riqualificazione dello spazio espositivo, ma si sono assunte le condizioni fisiche e storiche dell'immobile come punto di partenza per la realizzazione di progetti che prevedono l’interazione (in alcuni casi spinta fino a una vera e propria integrazione) tra l'opera finita e alcuni specifici elementi contestuali (i muri, l'umidità, l'architettura, etc.).
I lavori di riqualificazione dello spazio espositivo si sono concentrati soprattutto sull'impianto d’illuminazione e sulla ridefinizione dell'impatto visivo della tensostruttura già presente nel Magazzino3. Al fine di realizzare un intervento duraturo e versatile si è richiesta la collaborazione di un’azienda leader nel settore: iGuzzini.
Il secondo filone ha affrontato il problema della produzione introiettando, oltre all’individuale poetica autoriale, la complessità dovuta all’eterogeneità di contesti -sia fisici sia culturali o estetici- con la quale è chiamato a confrontarsi un artista che operi nel panorama del contemporaneo. È a tale proposito che è stata richiesta la collaborazione di alcune aziende, MM Lampadari, Cuproom, Ribò del gruppo Vetrarti e Marchea, tutte attive nel Veneto.
Anche la parte progettuale relativa alla comunicazione è stata oggetto di una particolare attività di ricerca. È stato realizzato, infatti, un girato che riassume le cinque fasi dell’elaborazione del lutto -sul modello di Elisabeth Kübler Ross-, interpretato dalla giovane attrice Irene Giubilini. La documentazione video è stata utilizzata, poi, per elaborare i depliant e il materiale di comunicazione.
Visti i presupposti descritti, l’'esposizione appare come un'ottima occasione per verificare lo "stato dell'arte" in un ambito espressivo di difficile definizione: più che determinato, soltanto evocato dal termine "decorazione" nel suo senso comune; questa parola, come scrive Gombrich nel saggio Il Senso dell'Ordine - Studio sulla Psicologia dell'Arte Decorativa, "è dunque divenuta un termine di gergo per alludere a un certo tipo di precedente e ha così perso quella connotazione precisa, qualunque fosse, che un tempo poteva rivestire. Fortunatamente è un errore pensare che quanto non si può definire non si possa neppure trattare. Se così fosse, non potremmo parlare né della vita né dell'arte".
L'obiettivo del progetto va ristretto, come detto, al solo problema della formazione di figure professionali svincolate dal primato di tecniche e metodi espressivi "puri" nel campo delle arti visive, come la pittura o la scultura e non intende assumere come territorio di indagine la pratica decorativa contemporanea (se mai fosse possibile definirne i margini) nel suo complesso. "Elaborare il Lutto - L'Arte Orfana della Specie" si pone quindi come un contributo utile a definire, piuttosto, la complessità e la ricchezza della produzione e della ricerca nel solo ambiente culturale delle Accademie di Belle Arti in Italia.
Partecipanti:
Daniele Babbo
Neil Barbisan
Alessandra Biondi
Ludovico Bomben
Estevan Bruno
Giulia Buono
Valeria Buset
Damiano Fasso
Anna Fietta
Lea Jazbec
Micaela Leonardi
Nereo Marulli
Christian Piccolo
Francesca Piovesan
Elisa Sartori
Matteo Schenkel
Rossella Zancato
Collaborazioni:
Comune di Venezia
Regione Veneto
iGuzzini
FriulAdria
Cassa di Risparmio di Venezia
MM Lampadari
Cuproom
Ribò
Marchea
Immagine: Christian Piccolo, OUTDOOR, Alluminio e pelle
Per maggiorni informazioni:
Prof. Gaetano Mainenti 1.618@gaetano-mainenti.com
Prof. Atej Tutta atej.tutta@gmail.com
Inaugurazione 13 dicembre 2010, ore 16:30
Magazzino3
Dorsoduro 264, Venezia
Orari: dal martedì al sabato dalle 10 alle 17
Ingresso libero