Archeology and Nostalgia. Secondo appuntamento nell'ambito della rassegna d'arte contemporanea No One Knows, a cura di Alessandro Castiglioni. In mostra sculture scarne, frammentate e fratturate.
Nel contraddittorio e silenzioso percorso che NOK sta sviluppando, inaugura la seconda mostra dedicata
all'artista inglese Richard Clements. La mostra si configura come un altro piccolo focus attorno alla
risignificazione dei processi narrativi interni ed esterni alla processualità artistica, tema questo che
caratterizza l'intero progetto. Il lavoro di Clements è infatti introverso, fatto di sculture scarne, frammentate
e fratturate che ci appaiono come le vestigia di un mondo, o di un discorso, non più ricostruibile nella sua
complessità. Questi oggetti si relazionano a noi sovrapponendo storia, quotidianità ed enigma, inevitabilmente.
NOK è un progetto di Alessandro Castiglioni e si sviluppa come un intreccio tra la produzione di un
racconto cinematografico, ideato da Dario Guccio e Francesco Joao Scavarda, ed una serie di mostre
dedicate ad un’unica opera che, di volta in volta, si aggancerà a questa meta narrazione, a questo diario, a
questa fiction. NOK si costruirà gradualmente, attraverso un continuo scambio tra diverse linee di ricerca
ed una serie di dibattiti ed incontri teorici, letture e proiezioni, volti a fornire ulteriori spunti di riflessione in
una sorta di comunità di pratica in cui la dimensione di senso si autogenera, a partire dagli spunti ed i frammenti
disseminati nello spazio e nel tempo.
NOK No One Knows è un percorso di ricerca, uno spazio di riflessione e dialogo appositamente pensato per
la project room di O’, dal 8 novembre 2010 al 1 aprile 2011 con appuntamenti e ospiti che si
avvicenderanno di mese in mese.
Aperto da lunedì a venerdì dalle 12.00 alle 19.00, chiuso sabato e festivi.
Dal 21 dicembre 2010 al 6 gennaio 2011 compresi, solo su appuntamento.
Lunedì 13 dicembre, in occasione dell’inaugurazione, viene presentato boîte # 7
boîte, free press “in scatola”, conclude il suo secondo anno di vita, incentrato sulla smaterializzazione
dell’opera d’arte, riflettendo sulle sperimentazioni sonore contemporanee.
boîte nasce nel 2009, da un’idea di Federica Boràgina e di Giulia Brivio, al primo numero dedicato a
Marcel Duchamp (il nome deriva appunto dalle Boîtes di M.D., dove l’artista ha inserito note riguardanti
il suo capolavoro La Mariée mise à nu par ses célibataires, même) ne sono seguiti tre sulle tecniche artistiche:
collage, disegno, fotografia.
Inaugurazione lunedì 13 dicembre 2010 ore 19
O'
via Pastrengo, 12 - Milano
Orari: da lunedì a venerdì dalle 12.00 alle 19.00, chiuso sabato e festivi.
Ingresso libero