Liceo Artistico Caravaggio
Milano
via Prinetti, 47
02 2846948 FAX 02 26117878
WEB
Drafting Emotions
dal 13/12/2010 al 30/1/2011
lun-ven 9.30-16.30, sab 9.30-13.30, festivi chiuso

Segnalato da

Pasquale Campanella



approfondimenti

Gennaro Castellano



 
calendario eventi  :: 




13/12/2010

Drafting Emotions

Liceo Artistico Caravaggio, Milano

Drafting Emotions e' un percorso di ricerca e sperimentazione incentrato sulle nuove geografie generazionali che focalizza l'attenzione sui giovani nella societa' globale. Un progetto di Gennaro Castellano, in collaborazione con Reporting System, Milano e inCulture, Amburgo.


comunicato stampa

un progetto di Gennaro Castellano
in collaborazione con Reporting System, Milano e inCulture, Amburgo

Il progetto realizzato nel 2007 viene riproposto oggi in una mostra al Liceo Artistico Caravaggio di Milano, nell’ambito del progetto “Didattica e Arte contemporanea”. Per l’attualità dei temi trattati e l’originalità della metodologia messa in atto è un’occasione di riflessione sul tema della società interculturale e sulle risorse che l’arte può mettere in campo in questa sfida epocale. Drafting Emotions è un palcoscenico di visibilità attraverso i linguaggi dell’arte contemporanea. È una modalità di comunicazione e di scambio con l’universo giovanile.

E’ un viaggio attraverso storie personali, immaginari, vissuti, luoghi fisici, universi mentali. Drafting Emotions è un percorso di ricerca e sperimentazione incentrato sulle nuove geografie generazionali che focalizza l’attenzione sui giovani, su come percepiscono e rispondono ai cambiamenti in corso nella società globale, sempre più impregnata della presenza di culture extra nazionali. E’ possibile che in linea generale gran parte dei giovani abbia automaticamente superato l’impasse del confronto con l’altro, inteso come portatore di usi, costumi, comportamenti diversi da quelli percepiti come nazionali, aspetti che forse per le giovani generazioni significano sempre meno. Il progetto analizza i contraccolpi di questo stato di fatto concentrandosi su quei segnali di malessere che provengono da aree di minoranza, non per questo meno incisive, come la rivolta delle periferie nelle capitali europee, la radicalizzazione del conflitto religioso che trova forte proselitismo nelle nuove generazioni o il fenomeno del bullismo e delle baby gang che evidenziano le contraddizioni del sistema.

Alcuni di questi argomenti ci hanno spinto a voler conoscere meglio le idee e i comportamenti dei protagonisti della società futura; consapevoli che l’ampiezza dell’ambito di ricerca “i giovani” costringe necessariamente a ridurre l’inquadratura e a prendere in esame microcosmi emblematici, la nostra attenzione si è concentrata su due classi di scuola superiore presso l’Istituto Oriani-Mazzini di Milano e il Gymnasium Ohmoor di Amburgo. Sono stati organizzati una serie di workshop che hanno visto gruppi di studenti delle due scuole agire come collettivo di progettazione e partecipare alla realizzazione di un video, una delle forme espressive tramite cui più sinteticamente è veicolato un messaggio culturale, e di un giornale, un contenitore di segni, sogni, messaggi, visioni in cui sono confluiti i materiali più vari, raccolti durante il workshop (vecchie foto di famiglia o dei luoghi di provenienza, disegni, poesie, testi, immagini dal web, articoli di giornale, ecc.).

I workshop si sono sviluppati con l’individuazione di alcune tematiche, per esempio cosa i ragazzi intendevano per “straniero, familiare, prossimo o altro”, sviluppando le quali si sono concretizzati dei concetti che poi sono stati trasformati in slogan. Un esempio per tutti “can I be cool without being violent” in cui la tematica della violenza giovanile si esplicita con un linguaggio immediato. Partendo dunque dal confronto sulle macro-tematiche e arrivando ai contraccolpi che esse hanno sul tessuto sociale locale, abbiamo ideato e realizzato dei manifesti, concentrandoci anche sull’aspetto estetico della comunicazione, utilizzando diversi strumenti: immagini dal web, pittura, scrittura, fotografia, collage.

Dall’esigenza di veicolare i messaggi all’esterno della scuola è nata, infine, l’idea di organizzare degli happening nello spazio pubblico che si sono concretizzati ad Amburgo in un viaggio nel quartiere con il furgone di uno degli studenti attrezzato per l’occasione con striscioni, cartelloni e registrazioni audio ed a Milano in una manifestazione per le vie della città; studenti, professori ma anche addetti del mondo dell’arte e dei media, hanno sfilato nelle vie adiacenti la scuola portando tra la gente il loro messaggio e una genuina voglia di comunicare.

Inaugurazione 14 dicembre 2010, alle ore 18 – Aula Mostre

LAC Contemporary Art
Liceo artistico “Caravaggio” via Prinetti, 47 - Milano
orario: lunedi al venerdi ore 9.30 - 16.30 - sabato 9.30 - 13.30, festivi chiuso
ingresso libero

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