Eugenio Tibaldi
Dimitri Kotsaras
Jennifer Nelson
Adriana Rispoli
Eugenio Viola
Katerina Gregos
Il progetto Transit riflette sulla posizione geopolitica e il sostrato antropologico della citta' di Napoli. E' stato gia' presentato al Cairo, Istanbul, Tel Aviv e la sua quarta tappa e' Salonicco. In mostra il lavoro di un artista italiano, Eugenio Tibaldi e di due artisti greci: Dimitri Kotsaras e Jennifer Nelson. Tutti e tre hanno creato opere site specific che esplorano le relazioni tra Napoli e Salonicco.
A cura di Adriana Rispoli, Eugenio Viola, Katerina Gregos
Lo State Museum of Contemporary Art di Salonicco, in collaborazione col MADRE -
Museo di Arte Contemporanea DonnaREgina di Napoli, inaugura la mostra
TRANSIT 4, curata da Adriana Rispoli, Eugenio Viola e Katerinas Gregos.
Il progetto TRANSIT riflette sulla posizione geopolitica e il sostrato antropologico della
città di Napoli. Il network che TRANSIT si prefigge riattiva simbolicamente le antiche
rotte mediterranee, parte dal passato dei luoghi per riflettere sul loro presente e sui
delicati equilibri sociali e ambientali, sulla storia con la sua eredità di conflitti e
lacerazioni; indaga le complessità e le stratificazioni di quelle che con una espressione
presa in prestito da Georg Simmel potremmo definire le “città palinsesto”. Il progetto è
stato già presentato al Cairo, Istanbul, Tel Aviv e la sua quarta tappa è a Salonicco. In
mostra il lavoro di un artista italiano, Eugenio Tibaldi e di due artisti greci: Dimitri
Kotsaras e Jennifer Nelson. La prima parte di TRANSIT 4 è stata inaugurata al
MADRE - Museo di Arte Contemporanea Donna Regina, a Napoli, lo scorso 26
maggio.
Gli artisti sono stati invitati a creare lavori site specific che esplorassero le relazioni tra le
due città di Napoli e Salonicco, città al centro di delicati equilibri storici e politici a causa
della strategica posizione geografica.
Partendo da questi elementi Tibaldi organizza un palinsesto visivo che aggrega i vari
materiali prelevati dalla realtà urbana delle due città per produrne un corpo unico,
disegno finale di un percorso, di una consapevole e lucida esperienza. Una barca
bicefala, frutto dell’ibridazione tra le tradizionali imbarcazioni delle due città: il trechandiri
greco (ma di origine ottomana) e il gozzo napoletano, diviene lo starting point della sua
ricerca socio-antropologica sulle rispettive realtà. Una “macchina celibe” la cui doppia
prua, impedendone il movimento, diviene metafora della loro storia e dei loro destini. La
stessa visione sincretico-sintetica investe la veduta delle due città che si fonde in un
panopticon, in cui l’artista ricostruisce un immaginario skyline delle linee costiere di
Napoli e Salonicco unite senza soluzione di continuità dal porto, “inteso come
architettura del destino per entrambe le città: fonte inesauribile di influenze culturali e
campo libero per le battaglie di conquista. Il porto come linea ipotetica in cui si fonda, e
contemporaneamente si infrange, il sogno di allargamento culturale e sociale della città”
(E.Tibaldi).
Kotsaras e Nelson hanno sviluppato un progetto intitolato Untitled (disaster) che
focalizza la propria attenzione sulle questioni ambientali e l’ambiente naturale.
Prendendo il fragile ecosistema del Mediterraneo come simbolico punto di partenza, i
due artisti presentano una performance e un film che, tra il serio e il faceto, mirano a
generare consapevolezza su due specifiche questioni: l’uso noncurante e continuato dei
prodotti chimici domestici e la biodiversità minacciata del Mediterraneo dall’utilizzo
indiscriminato di questi stessi prodotti, cui si aggiungono i rifiuti industriali e altre
sostanze inquinanti. La traccia residuale della performance è esposta nello spazio della
Project Room: una installazione e un film che suona come una sorta di requiem per la
popolazione ittica del Mediterraneo in graduale diminuzione.
Il film, una produzione S.M.C.A. sarà presentato nell’ Experimental Forum, come evento
collaterale del 51st Thessaloniki Film Festival.
Si ringrazia per il prezioso supporto l’Istituto Italiano di Cultura di Salonicco e
particolarmente il suo direttore, dott.ssa Maria Rosa Girace e il dott. Antonio
Crescenzi
Coordinamento per SMCA: Eirini Papakonstantinou
MUSEO D’ARTE CONTEMPORANEA DONNA REGINA
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State Museum of Contemporary Art (Moni Lazariston/ Project Room)
21 Kolokotroni str. Stavroupoli, 56430, Thessaloniki