Dove. Ultima esposizione del ciclo 'Questo l'ho fatto io!' Le opere dell'artista si distinguono per la riduzione estrema degli elementi formali e per un'idea di sospensione tradotta dai sottilissimi valori tonali del grigio e dalla modulazione della luce. Su tele in genere dal formato orizzontale, Sedmach costruisce ambienti pervasi da un'atmosfera sospesa e atemporale.
Dopo le personali di Gian Carlo Venuto, Walter Bortolossi, Massimo Poldemengo, Nata e Graziano
Negri, l’ultima esposizione del ciclo Questo l’ho fatto io! è dedicata a Manuela Sedmach. Dal 20
dicembre 2010 al 31 gennaio 2011 l’artista triestina presenterà presso la sala didattica della Galleria
d’Arte Moderna di Udine Dove, un’antologica di venti opere appartenenti agli ultimi venti anni di
lavoro. Dai dipinti dei primi anni Novanta a Meridiano zero sino al più recente ciclo Dove, Sedmach ha
mantenuto inalterata l’attenzione per uno spazio rarefatto e contemplativo, in definitiva tutto mentale.
Le opere dell’artista si distinguono per la riduzione estrema degli elementi formali e per un’idea di
sospensione visivamente tradotta dai sottilissimi valori tonali del grigio e dalla modulazione
sapiente della luce. Su tele in genere dal formato orizzontale, così da assecondare l’ampiezza della
visione, Sedmach costruisce ambienti difficili da definire e pervasi da un’atmosfera sospesa e
atemporale.
Nata a Trieste nel 1953, dopo essersi diplomata all’Istituto d’Arte della sua città, Manuela Sedmach
esordisce negli anni Settanta con lavori che le serviranno a trovare una sua identità e nel 1982 interviene
presso l’associazione L’Officina di Trieste con un’installazione, Il Tempo, la Fama e la Chimera, che
risente ancora del clima concettuale. Il decennio prosegue all’insegna del ritorno alla pittura con grandi
tele di gusto neoespressionista in cui compaiono vulcani, anfiteatri o specchi lacustri.
A inizio anni Novanta la sua ricerca cambia: l’artista riduce drasticamente la gamma cromatica e si
cimenta con un ciclo di tecniche miste, Il cibo degli dei, in cui compaiono figure di profilo disegnate a
matita. Attorno al 1995 nasce invece Meridiano zero la serie di grandi monocromi grigi in cui
figurazione astrazione sembrano fondersi al punto da eludere ogni possibile definizione.
Proprio un lavoro di questi nel 1996 viene acquisito dalla Galleria d’Arte Moderna di Udine. Dal
1993 l’artista espone con regolarità presso la Galleria Continua di San Giminiano. Tra il 1996 e il 1997
allestisce personali alla Galleria G7 di Bologna e alla Galleria Biagiotti Arte Contemporanea di Firenze.
Nel 2009 espone nuovamente presso la Galleria G 7 in occasione della personale Tornare a casa.
In occasione della mostra e delle altre iniziative in corso presso la Gamud, sono previste visite guidate e
riduzioni al bookshop.
Inaugurazione, lunedì 20 dicembre ore 17
Galleria d’Arte Moderna di Udine
via Ampezzo, 2 Udine
Orario: lunedì-domenica 10.30 – 17.00 chiuso il martedì
Biglietti: intero € 5.00 – ridotto € 2.50