Silvestro dell'Aquila
Gianfrancesco Gagliardelli
Giovanni di Biasuccio
Saturnino Gatti
Alfano di Rieti
Pietro Alamanno
Giovanni Alamanno
La mostra propone 10 sculture lignee e due tavole dipinte di noti artisti
Con le Antiche Madonne Abruzzesi e le Sculture e i dipinti d'eta' angioina, e' proposta una nuova iniziativa espositiva in attesa di poter risistemare le raccolte nella nuova sede presso l'ex -mattatoio a L'Aquila. Il castello si apre al Rinascimento abruzzese con le sculture di noti artisti, da Silvestro dell'Aquila a Gianfrancesco Gagliardelli, a Giovanni di Biasuccio, sensibili alle novita' toscane ma nel contempo capaci di esprimere la grammatica espressiva dell'antica tradizione plastica abruzzese. Tutte le opere in mostra focalizzano l'attenzione sull'immagine della Madre colta in momenti di particolare tenerezza nei confronti del Bambino, restituito sempre in maniera molto realistica. La mostra propone 10 sculture lignee e due tavole dipinte: una, capolavoro di Saturnino Gatti, un tempo era nella cappella del Palazzo di giustizia a L'Aquila (poi Palazzo Margherita, sede del Comune) e l'altra firmata nel 1478 da un maestro ancora oscuro: Alfano di Rieti. Tra le sculture assume un significato particolare la presenza di tre opere provenienti dal territorio aquilano martoriato dal sisma: la Madonna di Roio, la Madonna delle Grazie e la Madonna Adorante di San Buono di Pietro e Giovanni Alamanno. Inaugurazione 22 dicembre alle ore 18 con concerto Il Trionfo di Bacco, eseguito dall'Ensamble Dialogus de musica.