Streghe e Madonne... ma donne. In mostra due artisti di generazioni, scuola e formazione differenti che nel loro linguaggio artistico cercano di raggiungere lo stesso punto, quell'anello di congiunzione tra due mondi femminili opposti.
LA DONNA… MOMENTO CRITICO
La donna da sempre è stata oggetto del mondo dell’Arte. Fin dall’inizio, partendo dalle prime soluzioni iconiche, dalle prime sculture della preistoria la donna è stata rappresentata nelle sue molteplici sfaccettature: donna come madre, donna come santa, donna come diavolo, donna come amante ecc. Per il pittore, però, come per lo scultore, la donna abbraccia anzitutto il senso di “forma”. E' il simbolo dell’allegoria di tutti i tempi, è l'archetipo della dimensione umana, della sua trasparente profondità, della sua essenza intellettiva, del suo assolutismo, sopra ogni altra forma vivente. E' alla forma della donna e nei particolari che la compongono che l'artista consegna il giudizio estetico dell'arte. Un artista, inoltre, scopre, cerca, individua, virtualizza il suo ideale femminile nel corpo di una donna e lo pone a confronto con i propri vuoti, le proprie lacune tanto da definire, con una personalissima lettura, quella parte di sé stesso che amerebbe trovare nell'oggetto del suo desiderio. Mi pongo una domanda? Se le donne avessero avuto le libertà che sono sempre state concesse agli uomini, ci sarebbe stata quella fiamma ardente che è da sempre stata ispirazione degli artisti di tutti i tempi?
PREFAZIONE ALLA MOSTRA di Umberto Flauto
Il mondo femminile ha sempre “permesso” che la sua sfera, il suo innegabile senso di “centro di appartenenza” fosse costantemente “centro di fantasie”. Da sempre nel mondo femminile esistono forme di illeggibile profondità che ognuno nel tempo si è divertito ad interpretare.
Il perché si nasconde in questa meravigliosa istintività magica che le rende imperfette senza nessun limite ma talmente affascinanti da renderle centrali nel microcosmo umano.
Le Donne con la loro sensualità, il senso di magìa, di intrigo ed ai nostri occhi Streghe…
Le Donne con il loro senso di protezione, di famiglia, di madri, di sorelle, di compagne di Vita e ai nostri occhi Madonne…
Questo è il nostro percorso che partendo dal concettuale diventa visivo con forme espressive diverse, pittura e scultura, forme culturali apparentemente lontane, Islam e Cristianesimo, forme di interpretazioni simboliche che le opere presenti sembrano spiegare oltre parola accennata.
Santa Rossi e Pier Francesco Mastroberti, due momenti differenti del nostro spazio culturale ma due interpreti veri del conflitto interiore che li pervade, li attraversa, e li segna lungo il loro percorso verso la fede.
Fatti della loro vita irripetibili che sono serenamente raccontati in ogni loro interpretazione.
Sarà una linea sottile tracciata da piccoli scritti a rendere più evidente questo filo che unisce i due Artisti, i sensi che loro esprimono alcune volte anche inconsapevolmente, e sarà questo evidenziare con delle espressioni verbali che servirà ad andare oltre.
Questo passaggio era necessario, e solo qualcuno che ha imparato a conoscere le due anime interpretative, protagoniste di questa performance, poteva disegnare questo filo conduttore senza cadere in concetti troppo ampi e troppo utilizzati.
L’Arte qui assume il senso di bellezza femminile ma assume il modo diretto che l’essenza di Donna comunica.
LINEE GUIDA
La Mostra intende realizzare un percorso parallelo tra Scultura e Pittura, tra Colori e Colore, tra Attualità e Passato, tra Emozione e Ragione, tra Figure e Forme e tra Donne Streghe e Donne Madonne.
DUE PERCORSI PARALLELI
Alla mostra saranno presenti due Artisti di due generazioni, di due scuole, di due formazioni e di due culture molto differenti che nel loro linguaggio artistico cercano di raggiungere lo stesso punto, quell’ anello magico di congiunzione tra i mondi femminili reali, veri , vissuti nella percezione dell’uomo e che diventano madri, mogli, sorelle, donne, maghe, streghe ma anche portatrici sane e vive di serenità, purezza, speranza; portano con se problematiche, coercizioni, sofferenza, e patrimonio di emozioni ma un grande senso di Vita.
SANTA ROSSI l’Artista del sociale.
Le Donne di Santa Rossi , quelle dei “Burqa Invisibili”, esprimono sempre un messaggio di disagio, di rivendicazione e di difficoltà nel potersi esprimere.
Il Burqa, nel suo percorso, diventa un simbolo ed è il simbolo di chi non può dire ciò che pensa , di chi comunica “urlando attraverso il silenzio” mostrandosi così , coperte nel volto.
E sono la donazione, il mercato clandestino degli organi e l’usura gli argomenti che escono fuori dall’impegno senza sosta di Santa Rossi che segue e persegue il suo obiettivo di denuncia evidenziando ciò che molti sanno ma che pochi sembrano “conoscere”.
PIER FRANCESCO MASTROBERTI, l'Artista dell'Interiorità
La Donna di Mastroberti è fondamentalmente una donna - madonna nel senso più umano del termine perché è rappresentata spesso nel momento della maternità, del suo essere madre, compagna, guida sicura per i figli. Ma in questo suo percorso di bronzi, di allumini, di gessi sicuramente più legati a questo mondo pervaso di santità , ecco apparire il punto di congiunzione con un mondo diverso, più vicino alla natura umana ed in questo caso a quello delle streghe: le Donne in Terracotta.
La Donna nella “terracotte di Mastroberti” è letta attraverso la figura maschile che si relaziona con il mondo femminile “raccontata” da una sfera. Nell’immaginario dell’autore la sfera rappresenta le forme di una donna e della sua dolcezza… forme dove lo “spigolo” esalta ancora una volta, nel messaggio finale, la sua assenza.
Inaugurazione 5 Gennaio ore 18
La presentazione della mostra è affidata a BASILIO MALAMISURA ed UMBERTO FLAUTO
SEDE FAI, Delegazione di Salerno
Via Porta Catena, 50 – SALERNO
Aperta tutti i giorni dalle 17.00 alle 21.00 ed i festivi anche dalle 10.00 alle 12.30
ingresso libero