Tra memoria e presente. 14 opere prodotte dall'artista nel periodo che va dalla fine degli anni '60 all'intero decennio negli anni '70. Vengono inoltre presentate alcune opere intitolate Paesaggi Tv, un omaggio al mezzo di comunicazione che Schifano definisce ''esclusivo produttore irruente e ridondante di immagini''.
La Galleria Il Castello Arte Moderna e Contemporanea presenta una retrospettiva dedicata all’opera di Mario Schifano (Homs, 1934 – Roma, 1998), artista di fama internazionale e interprete dalla straordinaria ricchezza creativa che ha saputo rappresentare pienamente lo spirito del proprio tempo: il suo trascorso lavorativo tra Roma e New York gli ha permesso di respirare il vitale panorama artistico statunitense e di sviluppare parallelamente un personale percorso espressivo identificabile come una reinterpretazione di icone e insegne della moderna società dei consumi di massa. Un’opera, quella di Schifano, il cui fulcro è rappresentato da un’analisi espressiva della contemporaneità assolutamente critica e dissacrante.
Con l’esposizione di 14 opere prodotte dall’artista nel periodo che va dalla fine degli anni ’60 all’intero decennio negli anni ’70, la Galleria Il Castello vuole mettere in risalto un momento creativo in cui mediante la realizzazione di opere come “Paesaggi anemici” e “Palme” Schifano parla di origini, di spazi appartenuti alla giovinezza, luoghi primordiali e alternativi alla condizione urbana, resi mediante colori acuti e fattezze innaturali.
Vengono inoltre presentate alcune opere intitolate “Paesaggi Tv”, un omaggio al mezzo di comunicazione che Schifano definisce “esclusivo produttore irruente e ridondante di immagini”, medium rappresentativo di quella che si potrebbe considerare una vera e propria avanguardia espressiva, questo grazie alla velocità e all’invadenza del linguaggio visivo nella comunicazione moderna.
L’allestimento ha quindi come obiettivo quello di creare un punto di incontro tra i due temi più cari, ma allo stesso tempo antitetici della variegata produzione di Mario Schifano: l’origine vuole essere il senso di appartenenza dell’artista al luogo di nascita, riprodotto però sulla tela in modo straniante grazie all’utilizzo di immagini decontestualizzate, l’approdo invece è costituito dalla veloce e prorompente modalità espressiva del mezzo televisivo, ciò che meglio riesce a esprimere l’universo delle immagini della civiltà contemporanea.
Il Castello Arte Moderna e Contemporanea
Via Brera, 16 - Milano
Orario. Dal martedì al sabato: 10-13.30, 14.30-19
lunedì 15-19
ingresso libero