Tra natura, geometria e fantasia. Borio, dopo una lunga strada di ricerca che e' partita dal tradizionale messaggio figurativo realizzato con l'acquarello e l'olio e' arrivata a creare opere con nuovi materiali. Giglietti ha dipinto con linguaggio tradizionale immagini legati alla sua terra, il Lazio, e predilige a volte luoghi di meditazione e di preghiera.
Gennaio 2011: inizio d’un nuovo anno allo Spazio Multimediale SPE / Galleria 9 Colonne / Il Giorno con una mostra singolare. Si tratta di una bi-personale: comporta cioè la compresenza di opere di due artisti che nulla hanno in comune se non il periodo in cui hanno vissuto e creato le loro opere. Nati entrambi tra il 1910 e il 1925, Fernanda Borio vicino a Torino, Zeno Giglietti vicino a Roma. Il ‘900: un periodo storico molto speciale per l’umanità, periodo di grandi scoperte, di conflitti, di mutazioni, di conquiste scientifiche; di innovazioni e anche di attente riflessioni sul divenire degli eventi.
Fernanda Borio, dopo una lunga strada di ricerca che è partita dal tradizionale messaggio figurativo realizzato con l’acquarello e
l’olio è arrivata a creare opere con nuovi materiali. Sculture che hanno nel loro DNA la geometria – geometria che ricorda sia elementi naturali sia elementi legati allo spazio. Da anni usa il plexiglass, che con le sue caratteristiche cattura la luce e la riflette e diviene docile elemento nell’immaginazione creativa della Borio.
Zeno Giglietti ha dipinto con linguaggio tradizionale immagini legati alla sua terra, il Lazio, e predilige a volte luoghi di meditazione e di preghiera. I paesaggi che Giglietti crea hanno una caratteristica unica: nessun essere umano vi è rappresentato, ma compaiono i luoghi creati dall’uomo. Paesi su dolci colline, campi con strade di terra battuta, e cieli limpidi e che invitano all’ascolto, a fermarsi, ad assaporare la bellezza della natura. E parlando di amore per la natura ecco che Giglietti ha creato una sequenza di animali reinventandone le forme: questi abitanti di uno zoo immaginario dalle stilizzazioni geometriche cantano una loro canzone e si accordano così alle figure astratte ideate dalla Borio.n Anche il DNA di questi animali è caratterizzato dalla presenza di triangoli,
quadrati, tondi e sfere.
Quindi una esposizione ricca di spunti di riflessione e anche gioiosa per i colori, i materiali usati, e per essere testimonianza di quanto sia vitale e originale la creatività degli artisti, al di là delle tecniche, del luogo e delle problematiche create del vivere quotidiano.
Grazia Chiesa, gennaio 2011
Fernanda Borio nasce a Milano nel 1925. Dopo la guerra consegue la maturità artistica nel 1948 presso il Liceo Artistico di Brera e si diploma all’Accademia di Belle Arti. Coltiva interessi letterari: poesia, collaborazioni a riviste letterarie e critiche d’arte. La sua carriera artistica si svolge nell’ambito di pittura e scultura e come insegnante di Educazione Artistica.
Zeno Giglietti nasce a Nepi (TV) nel 1918. Si trasferisce a Roma nel 1928 dove frequenta gli studi dei maestri Morbiducci, Aliventi e Nagni. Partecipa alla seconda guerra mondiale e torna in italia nel 1947, tornando a dedicandosi dapprima all’acquerello poi alla pittura ad olio. Espone in italia e all’estero a partire dagli anni ’60. Muore a Nepi nel 2001.
Galleria 9 Colonne SPE/ quotidiano Il Giorno
Via Tadino 30, Milano
orari: 9-12.45 / 14-17.15, sabato e festivi chiuso
ingresso libero