In mostra una serie di oli su tavola lignea, oltre 60 opere, della piu' recente stagione creativa dell'artista. Le cave apuane, i marmi, le spiagge, sono i soggetti prediletti, ammantati di silenzi, dove i colori sono disposti secondo una personale grammatica che descrive ricordi ed emozioni.
Immagini filtrate dal sentimento, una figurazione che incontra esiti di astrazione. Carlo Ferrari presenta a Palazzo Panichi, dal 15 gennaio al 13 febbraio 2011, una serie di oli su tavola lignea, oltre 60 opere, della sua più recente stagione creativa. Le cave apuane, i marmi, le spiagge, sono i soggetti prediletti, ammantati di silenzi. I colori sono disposti secondo un preciso ordine mentale, una personale grammatica che descrive ricordi, riflessioni, emozioni.
Le campiture del colore sono definite da tagli precisi, geometrici, che accentuano la necessità di equilibrio del quadro per rendere più evidenti i rapporti cromatici. E’ una pittura densa, materica. I sentimenti sembrano stratificarsi gli uni sugli altri, sino a creare una composizione corale di piani e di sfumature. Una composizione sobria, elegante, mai scontata.
“I quadri – scrive il critico Lodovico Gierut nel saggio di presentazione della mostra – sono le sue poesie e le sue poesie i suoi quadri. Ecco che la sua vicenda ragionata e sincera, e persino un carattere signorile e un poco schivo, ci portano ad affermare che siamo di fronte a un artista che non ha perso di vista la stella fantastica, grazie alla quale il navigante giunge alla meta”.
Il percorso espositivo si snoda tra le sale di Palazzo Panichi presentando opere recenti, ma anche appartenenti al periodo pittorico degli anni ’70 e ’80. Il tutto si sviluppa in un apparente silenzio, sintesi di una sensibilità in cui il perlaceo si sposa a verdi intrisi di viola, ai gialli, ai rossi.
Cenni biografici
Autodidatta, classe ’46, è nato a Castelnuovo Garfagnana e si è trasferito a Massa dove vive, ormai, da quasi quarant’anni. Ha coltivato fin da giovanissimo un’intensa passione per diverse espressioni artistiche, entrando ben presto in contatto con significativi personaggi della cultura italiana del tempo, tra cui lo scrittore e critico letterario Renato Majolo che ne incoraggiò le prime esperienze poetiche, ed il pittore Dedalo Montali che, ben impressionato dalle opere esposte in una personale del 1972 presso il Circolo degli Artisti di Albisola Marina, fu per lui un importante punto di riferimento sotto il profilo della formazione artistica e culturale. Negli anni a seguire ha tenuto mostre personali (Genova, Millesimo, Castelnuovo Garfagnana, Viareggio, Carrara) e partecipato a numerose collettive, ricevendo ovunque unanimi consensi.
Info: Alessia Lupoli Ufficio Stampa
Assessorato alla Cultura
tel. 0584/795381; fax 0584/795588
e-mail: cultura@comune.pietrasanta.lu.it
www.comune.pietrasanta.lu.it
Inaugurazione sabato 15 gennaio, ore 17.30
Palazzo Panichi
piazza Duomo, Pietrasanta
Orario: ore 16-19, chiuso il lunedì; dom. e festivi anche 10 - 13
Ingresso libero