Mostra fotografica sul piu' grande disastro chimico della storia. Raghu Rai, uno dei piu' grandi fotografi indiani, la mattina dopo l'incidente della Union Carbide, inizia a realizzare un reportage in bianco e nero che ha come soggetti le vittime del disastro.
Mostra fotografica sul piu' grande disastro chimico della storia
Organizzata da Greenpeace
In collaborazione con
Centro Pace e Ambiente del Comune di Venezia
Fondazione Querini Stampalia
2 dicembre 1984, nelle prime ore del mattino a Bophal, città dello stato
indiano del Madhya Pradesh, si consuma il più grande disastro chimico della
storia: quaranta tonnellate di gas letali fuoriescono dalla fabbrica di
pesticidi della Union Carbide. Al terzo giorno dall’incidente, ottomila
persone erano morte a causa dell’esposizione ai gas. Ad oggi, le vittime
innocenti di questa grande tragedia umana sono ventimila ma, oltre mezzo
milione di sopravvissuti trascinano ogni giorno della loro vita il pesante
fardello di una salute scomparsa in maniera folle.
''Bhopal a Venezia''.
Questo il titolo dell’esposizione fotografica che la Fondazione Querini
Stampalia ospiterà nei propri spazi espositivi dal 23 ottobre al 14
novembre.
La rassegna è stata organizzata da Greenpeace con la collaborazione del
Centro Pace e Ambiente del Comune di Venezia e della Fondazione Querini
Stampalia.
Venezia, non è una scelta casuale, non è dettata dalle bellezze della
Serenissima, conosciute in tutto il mondo o dalle opportunità di una cittÃ
visitata ogni anno da milioni di turisti.
La scelta è dettata invece da una preoccupante analogia: come tutti sanno, a
Porto Marghera si consuma da 30 anni un drammatico caso di inquinamento
industriale.
A distanza di diciotto anni, a Bhopal si beve ancora acqua inquinata e ci si
ammala!
In entrambi i casi, proprietaria delle industrie inquinanti è la Dow
Chemicals e, in Italia, lo scorso anno è stata pronunciata la sorprendente
sentenza d’assoluzione dei dirigenti delle aziende coinvolte. In India è
ancora latitante l’allora presidente della Union Carbide.
A Venezia come a Bhopal il giudizio non è severo.
L’autore della mostra è Raghu Rai, uno dei più grandi fotografi indiani,
membro dell’agenzia Magnum. Ragu Rai, il 3 di dicembre del 1984, la mattina
dopo l’incidente della Union Carbide, si reca a Bophal dove inizia a
realizzare un reportage in bianco e nero che ha come soggetti le vittime del
disastro.
Le immagini sono toccanti, sconcertanti, rigurgitanti dolore, paura e morte.
Queste icone della sofferenza debbono toccare ancora le corde dei sentimenti
dell’uomo affinchè non si paghi mai più un così alto prezzo per il
progresso.
Le fotografie e i saggi di Raghu Rai, sono apparsi in quasi tutti i più
importanti periodici e quotidiani del mondo come Time, New York Times,
Stern, Paris Match, Geo, National Geographic e così via.
La mostra che Greenpeace presenta ora a Venezia alla Fondazione Querini
Stampalia, è stata presentata a Johannesburg al vertice sulla Terra e in
India, dopo la tappa nel nostro paese, andrà in Germania, Svizzera, Olanda e
Spagna.
L’esposizione, composta di 63 pannelli, viene allestita utilizzando
materiali di scarto industriali e prevede una sezione sul caso di Porto
Marghera.
Nel corso della mostra sarà in vendita un libro con le foto esposte e sarÃ
proiettato un documentario sulla tragedia di Bhopal.
Ufficio Stampa: Rosi Fontana via Garibaldi 63 - 56124 Pisa tel 050 9711343
Per Greenpeace Ufficio stampa Gabriele Salari : tel.06/57299903 - 57299931.
Fondazione Querini Stampalia
Campo S. Maria Formosa - Castello 5252, 30122 Venezia tel. 041 2711411 fax 041 2711445
Orario: 10,00 -18,00. Chiuso il lunedì
Ingresso: gratuito