La materia delle parole (2008-2010). Nelle opere dell'artista, rosso, nero e giallo-oro evocano sigilli e ceralacche, mentre i formati a volte richiamano il rotolo orientale e presentano un effetto pietrificato, come tavole scritte in un enigmatico linguaggio.
Dal Catalogo: La ritmica di Biagio Cepollaro, Elisabetta Longari
Se la poesia è principalmente questione di ritmo, anche per lo sguardo, come tra i primi
ha indicato Mallarmé, allora questa pittura di Cepollaro non è che la forma che la sua
poesia ha assunto attualmente. Sulle superfici galleggiano isole di testo come fogli o
timbri, mentre “viaggiano” parole ridotte a tracce di energia di un corpo che respira
sente scrive; ma sono soprattutto le pause che ne scandiscono il senso come il
montaggio in un film. La poesia, la scrittura e le parole, allontanatesi dal problema del
significato, portano nel corpo di ciò che costituzionalmente sono (e che la semiotica ci
ha insegnato a designare come significante) una meteorologia irta di aperture e collassi.
I colori svolgono comunque una parte considerevole, sprigionando effetti stranianti:
anche se vicini ai primari, sono colori “scomodi”, non pacificati, a volte perfino sulla
soglia dello stridore. Figli di un evidente tramestio cui Cepollaro sottopone i materiali
più vari. Rosso, nero e giallo-oro evocano sigilli e ceralacche, mentre i formati a volte
richiamano il rotolo orientale, senza però mai portare un senso di precarietà e
leggerezza; anzi i lavori presentano una durezza un po‟ ostica, un effetto pietrificato,
come tavole scritte in un enigmatico linguaggio di cui si è perdutala memoria.
Niente
stele di Rosetta, solamente si susseguono strati su strati, e le parole indistinte formano
un brusio sommesso. Suoni. Voci. Timbri. Toni. Non è questa poesia? I titoli, brevi,
hanno per lo più a che vedere con la scrittura e con la letteratura (si veda il recente ciclo
La cognizione del dolore, ispirato a Gadda); altrimenti spesso coincidono, o
semplicemente incominciano, con un verbo all‟infinito (ad esempio Incombere,
Squadernare, Redimere il nero). I titoli dei dipinti di Cepollaro contengono quindi a
volte l‟idea di un‟azione che ne sottolinea il valore fenomenologico; però invece sempre
portano un‟ombra, un rischio. «Le opere d‟arte sono sempre il frutto dell‟essere stati in
pericolo, scriveva Rilke, che se non erro era un poeta[...]».
Notizie biobibliografiche
Biagio Cepollaro è nato a Napoli nel 1959, vive a Milano. Tra i poeti di punta del
Gruppo 93 e cofondatore della rivista Baldus, ha pubblicato vari libri di poesia:
Scribeide (Manni1993), Luna persciente (Mancosu, 1993), Fabrica (Zona, 2002), Versi
nuovi (Oedipus,2004) e l‟e-book Lavoro da fare (www.cepollaro.it, 2006). Dal 2008 si
è dedicato intensamente alle arti visive, pubblicando dei libri che raccolgono sia
immagini di suoi quadri che versi. Del suo lavoro pittorico dice : „è un fare strato su
strato che non è cancellazione ma sedimentazione della traccia. Tale sedimentazione è
già immagine e visione: quando ciò che conta non è la sua funzione informativa né
quella espressiva ma il fisico esserci, il segno di un'invocazione ripetuta, di un'apertura
del cuore, di una speranza.” (da Nel fuoco della scrittura).
Nel 2008 è uscito Nel fuoco
della scrittura (La Camera verde, Roma), nel 2009 Da strato a strato, con
presentazione di Giovanni Anceschi (La Camera verde, Roma) e nel 2010 La
cognizione del dolore. Otto tele per Gadda (La Camera verde, Roma). Mostre
personali: Nel fuoco della scrittura, Roma, La Camera verde nel 2008; Napoli, Il filo di
Partenope, 2009; Piacenza, Laboratorio delle arti, 2009; Milano, Archi Gallery, 2009;
Da strato a strato, Milano, Antiquum Oratorium Passionis, Basilica di S. Ambrogio,
2010; La cognizione del dolore. Otto tele per Gadda, Roma, La Camera verde, 2010. La
rivista il Verri gli ha dedicato la copertina del n.41 nell‟ottobre del 2009. Una sintesi del
suo percorso sia poetico che pittorico è stata oggetto di una lezione-reading
all‟Accademia di Brera nel 2010, nell‟ambito di una rassegna curata da Labbe, Mariani
e Testa.
E‟ attivo un blog dedicato alla sua arte visiva: Cepollaroarte's Weblog
http://cepollaroarte.wordpress.com/
Inaugurazione giovedì 20 Gennaio ore 18.30
Galleria Ostrako
Via Pastrengo 15 - Milano (MI)
Orari: da Martedì a Sabato ore 15.30 - 19.30
ingresso libero