Complesso Monumentale di San Giovanni - Fondazione Rocco Guglielmo
Catanzaro
corso Mazzini, 4 (Villa Trieste)
0961 745517, 0961 794388
WEB
Forma & Colori
dal 23/1/2011 al 29/1/2011
10-13 e 17-20
WEB
Segnalato da

Rosa Spina




 
calendario eventi  :: 




23/1/2011

Forma & Colori

Complesso Monumentale di San Giovanni - Fondazione Rocco Guglielmo, Catanzaro

La mostra comprende l'esposizione di opere realizzate da dodici artisti residenti in Calabria, le cui peculiarita' suscitano nel visitatore suggestioni, sensazioni e riflessioni.


comunicato stampa

a cura di Rosa Spina e Piero La Rosa

Espongono:
Rosa Spina, Piero La Rosa, Liliana Condemi, Maurizio Fulciniti, Nelly Sanzi, Gianni Catuogno, Nicola Raspa, Mavy Blasco, Francesco Mirenzio, Pino Bartolo, Alfredo Collino e Caterina De Luca.

La mostra “Forma & Colori” è una collettiva promossa dall’Associazione A.S.C.A., comunità d’Arte e Cultura, che ha sede in Soverato di cui il Presidente è il pittore Piero La Rosa e l’Art Director è l’artista Rosa Spina di Catanzaro.

L’ Associazione partendo dal principio che l’artista ha un ruolo importante nella storia della cultura poiché è in grado di tramutare la materia dandole nuova forma e personalità, realizza opportunità per promuovere talenti e incentivare la creatività; ricerca personalità artistiche la cui arte esprime sentimenti, emozioni, forme particolari; favorisce la divulgazione della cultura promuovendo incontri e organizzando spazi espositivi. Tutto ciò non solo per dare visibilità agli artisti ma anche a per permettere a semplici amatori dell’arte di fruire opere di pregevole valore.
Il Vernissage, “Forma & Colori” allestito presso il Complesso Monumentale del San Giovanni di Catanzaro, sede suggestiva e cuore pulsante della cultura cittadina, comprende l’esposizione di opere realizzate da dodici artisti residenti in Calabria, le cui peculiarità suscitano nel visitatore suggestioni, sensazioni e riflessioni.

ROSA SPINA
Rosa Spina, nel rito che trasforma un “insieme amorfo” in un “insieme sacro” con la magia del fare, ripropone continuamente il miracolo iniziale della creazione che si basa sul mito e sul segreto della vita. Il mito è la forza che permette alla Nostra di rinnovare e di riproporre la materia in forme e colori nuovi. Il mito corrisponde al verbo, al suono mistico e atemporale che ha creato l’universo, la sua interpretazione è affidata al sacerdote, donatore del sacro, il cui compito è quello di unire il divino con l’umano. L’artista è come il sacerdote che cerca di aggregare ciò che è sparso e disseminato in forza ed energia, sulle quali si fonda l’arte; consacra la materia, in forma e colore e cerca di ricostruire il segreto della vita, della parole e del divino.

Partendo delle nostre tradizioni Rosa Spina interpreta l’arte femminile per eccellenza, quella del telaio e, novella sacerdotessa, la riprende, la ripensa e la ripropone riadattandola alla realtà dei nostri giorni in un’accezione che trasforma la materia in immagini in cui passato e presente si fondono con una vitalità nuova.

E’ un lavoro straordinario, il prodotto del telaio viene sfilacciato, rintessuto, integrato ai colori del cielo e dalla terra. La simbologia dei colori è diversificata va dal carattere cosmico allo spirituale, dal biologico all’etico, dai colori tenui e delicati a quelli cupi e forti. La trama e l’ordito, scomposti e ricomposti, sembrano raccontare storie antiche che si fondono con storie dei nostri giorni e vanno ad inglobarsi in forme che richiamano liberamente i disegni di un tempo passato quando il telaio, da Penelope in poi, era il segno ed il simbolo di una volontà femminile che voleva trasformare la realtà.

Ripensato in tale prospettiva per la Nostra il telaio assume la sacralità del mito perché ingabbia e ripensa il tempo nelle sue dimensioni di Kairòs e Kronos : tempo soggettivo, quello della realtà quotidiana e tempo oggettivo quello dell’umanità che cerca le risposte ai misteri della vita. Inglobata tra i legni di antichi telai, l’arte della tessitura si innova per diventare elemento fondante di modernità. Il filo segue il colore assecondando e viceversa, in una fusione di “défilage”, secondo la scuola “rotelliana”, che danno al visitatore della mostra, allestita presso il Complesso Monumentale del San Giovanni di Catanzaro, l’idea che il mito del filo di Arianna, salvezza per Teseo, sia diventato il mito del filo di Rosa Spina, salvezza per l’umanità.

PIERO LA ROSA
Vive e lavora a Soverato, ha conseguito il diploma presso l’Accademia delle Belle Arti di Roma sotto la guida del maestro Franco Gentilini. Negli anni’80 ha fatto parte del gruppo “Pittori a Cinecittà “e dell’ Associazione dei “ Cento pittori di via Margutta” a Roma .
Ricerche e studi pittorici lo vedono presente sulla scena nazionale ed internazionale con mostre personali e numerose collettive.
Nelle sue opere troviamo un intersecarsi di corpi umani ed equini che si fondono tra pennellate di colori vivaci. I temi affrontati vanno dalla libertà dei cavalli in movimento alla spontaneità dei clawn, figure oniriche ed emblematiche, fino ai paesaggi ed alle nature morte.

LILIANA CONDEMI
Nata a Condofuri studia presso l’Istituto statale d’Arte di Reggio Calabria e consegue il Diploma presso l’Accademia delle Belle Arti. Nella sua lunga carriera artistica ha allestito personali ed ha partecipato a collettive ottenendo premi e riconoscimenti sia in Italia che all’estero.
La sua attività pittorica partendo da conoscenze naturalistiche, dai paesaggi della sua terra di cui riesce a ricreare la magia e l’incanto, si intreccia con esperienze e studi tecnici che la porteranno a ricercare e conseguentemente a trovare un piano stilistico e tecnico particolare, originale, che sul finire degli anni ’80, darà alla sua arte un’impronta nuova. Sensibilità e percezione costituiscono il volano che permettono alla Nostra di svincolarsi dalla razionalità e dalla quotidianità delle forme per giungere ad una weltanschauung artistica (visione dell’arte) dove nella creazione tutto diventa possibile. Le sue opere, oli su tela, “I Cartigli” dalle forme ondeggianti, rappresentano a pieno la duttilità della carta, materiale naturale che si presta a lavorazioni infinite e che l’artista ripropone sulla tela in giochi volumetrici che danno vita a forme che ritornano alla natura, quell’inizio da dove è partita, che non rinnega e verso cui tende la sua arte anche se trasfigurata da un nuovo “gioco” di invenzione e di tecnica pittorica.

NELLY SANZI
Da anni l’artista Nelly Sanzi con i suoi “Collage”e “Decollage” riprende la perizia artigianale dell’antica arte musiva in cui riesce a mediare il divino con il profano, unendo in sintesi la sua intima profonda religiosità con l’autonomia della sua formazione umanistica. Le sue opere che riprendono la scuola artistica di Man Ray e degli artisti del “Nouveau Réalisme”si ispira a temi iconografici inseriti in contesti informali e formali come fiori, elementi naturali e riproduzioni di opere classiche.

MAURIZIO FULGINITI
Laureato in Giurisprudenza presso l’Università degli Studi di Genova, consegue, nel 2003, il diploma di Specializzazione per le Professioni Legali presso l’Università degli Studi “Magna Graecia” di Catanzaro.
Ligure di nascita vive a Catanzaro dove svolge l’attività di Cancelliere presso la Corte d’Appello. Frequenta il 3° anno della scuola di Decorazione presso l’Accademia di Belle Arti di Catanzaro.
La sua arte pittorica riprende tecniche cubiste e futuriste che trasfigura e sviluppa in chiave informale con l’uso di colori forti.

GIANNI CATUOGNO
Nato a Montepaone ha compiuto studi classici da cui riprende, in una originale “mimèsi”, la concezione dell’armonia della natura che si manifesta nelle sue opere grazie a simmetria, misura nei tratti ed eleganza nel cromatismo. Nelle sue opere la forma si presenta con una sua vitalità impenetrabile attraverso tratti curvilinei e decisi ed il contenuto si mostra con una propria autonomia in un insieme di simboli e significati.

NICOLA RASPA
Originario di Gasperina, paese dell’hinterland catanzarese, l’artista predilige le atmosfere mediterranee in cui realtà e trasfigurazione si fondono con un linguaggio naturalistico e descrittivo. La purezza dei suoi paesaggi e la limpidezza delle sue nature morte ne fanno un artista “fanciullo” che riprende i colori semplici ed i toni pacati dei cieli della sua terra in cui si intrecciano voli di gabbiani. Con un’ottica leggera e sensibile ripropone la Calabria nella sua “purezza”, oggi contaminata da tante brutture non solo ecologiche, ma soprattutto valoriali.

MAVY BLASCO
Nata e vissuta a Catanzaro è di formazione umanistica, laureata in Lettere, ma va alla ricerca di qualcosa di più e si diploma presso l’Accademia delle Belle Arti di Catanzaro. La sua sete di un traguardo nuovo la spinge a coniugare la sua formazione umanistica con quella artistica per dar vita un intreccio simbiotico in cui le due visioni si fondono e si compendiano in una forza pittorica esuberante. Con dinamismo pittorico e forti scelte cromatiche persegue forme dinamiche che manifestano la sua forza interiore. Il “Cristo” ne è l’emblema. La sofferenza trasfigurata dal cromatismo del legno della croce, si staglia sul blu del fondo, mostra tutta l’umanità dell’uomo attraverso il volto “disumanizzato”, ed assurge a forma divina nello slancio del legno verso l’alto.

FRANCESCO MIRENZIO
Artigiano e poeta l’artista, originario di Vibo Valentia, crea sculture di piacevole impatto e dalle forma armoniose. Partendo dal mondo tecnologico riesce a coniugare “arte e tecnè” in un insieme che assembla vari materiali, Da pezzi meccanici a materiali diversi, dall’acciaio al ferro, il Nostro “novello Esopo” crea figure di una moderna mitologia che incuriosiscono per la perizia assemblativa: animali, robot, pupazzi meccanici popolano il suo universo fantastico e tecnologico.

PINO BARTOLO
Proviene dal mondo dell’architettura dove le forme sono pulite e precise come pulite e precise sono le sue manifestazioni artistiche. Sul piano delle ascisse e delle ordinate che come un bravo architetto delinea puntualmente, l’artista rievoca paesaggi naturali in cui le figure geometriche cerchi, triangoli, losanghe si stagliano in spazi definiti ed attraverso una luce indefinita che si propaga all’infinito. Siamo spettatori di giochi irreali in cui la separazione netta tra elementi naturali ed elementi immateriali va oltre il caso, ma è frutto di una razionalità immaginaria che spinge lo sguardo oltre la tela.

ALFREDO COLLINO
Studia scenografia presso l’Accademia delle Belle Arti di Catanzaro dove vive e lavora, l’artista proviene dal mondo dei writer e dei breaker. Cultore dell’hip-pop, la dimestichezza con vernici e materiali diversi lo hanno portato ad aderire alla “stret-art” Ha partecipato al programma IG STUDENT 1999/2000 concorrendo alla creazione dell' impresa il laboratorio New Time con sede a Catanzaro. Attualmente la passione per lo spray ha agevolato e condotto all' attuale lavoro come scenografo.

CATERINA DE LUCA
Nata a Thunder in Canada vive studia a Bologna dove si laurea in Arti Visive presso l’Accademia delle Belle Arti. Ricercatrice di nuove forme e materiali, artista eclettica, si interessa a varie tendenze d’arte, tra linguaggi e tecniche, e perfeziona i suoi studi sulla forma, sul colore e sulla figurazione. Nelle sue opere i corpi, attraverso linee essenziali, inglobano lo spazio ed offrono una percezione a tutto tondo, esprimono vitalità e dinamicità, danno il senso della misura e dell’armonia su sfondi monocromatici che ne esaltano la potenzialità.

Valentina Scardamaglia
Critico d’Arte

Inaugurazione Lunedì 24 gennaio ore 18,00

Complesso Monumentale di San Giovanni
corso Giuseppe Mazzini (Villa Trieste) - Catanzaro
Apertura mostra: mattina 10,00/1300 pomeriggio 17,00/20,00
Ingresso libero

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