Misteriose Presenze. La mostra documenta, con circa 80 opere tra pitture, disegni, sculture e grafiche l'attivita' pittorica Dorfles, dagli esordi metafisici-surreali alla sua adesione al Movimento Arte Concreta nel decennio 1948-1958, fino alle sue recenti originalissime composizioni pervase da una sottile ironia, per arrivare alle ultime composizioni inedite datate 2010.
Sabato 22 gennaio 2011, alle ore 18:00, inaugura presso la Galleria Biffi Arte di Piacenza la personale di Gillo Dorfles "Misteriose Presenze". La mostra documenta, con circa 80 opere tra pitture, disegni, sculture e grafiche l'attività pittorica di Gillo Dorfles, dagli esordi metafisici-surreali alla sua adesione al Movimento Arte Concreta nel decennio 1948-1958, fino alle sue recenti originalissime composizioni pervase da una sottile ironia come in Il giocoliere, 2006, Il fustigatore, 2007, Personaggio invaso dai triangoli, 2008, Metamorfosi, 2009, per arrivare alle ultime composizioni inedite datate 2010. L'opera pittorica e grafica di Dorfles tutta pervasa da una rara capacità di coinvolgere lo spettatore nel piacere di cercare e ritrovare in essa quel misterioso mondo interiore che e' in ciascuno di noi. Nota biografica Gillo Dorfles (Trieste 1910) critico d'arte, estetologo, artista. Si e' laureato a Roma in medicina e specializzato a Pavia in psichiatria.
Gli esordi in pittura di Gillo Dorfles risalgono intorno al 1935 quando realizza una serie di dipinti eseguiti con la tecnica della tempera grassa all'uovo in cui e' fortemente presente una spiritualita' diffusa che anima paesaggi misteriosi, con vitali indefinibili presenze che aleggiano in composizioni simboliche e surreali come in Paesaggio con volto umano, 1934, 2 forme glaciali, 1935, Paesaggio iperboreo, 1935, Larve azzurre, 1937, dove forze, tensioni, entita' vengono rivelate dalla sua sensibilita' come elementi fondamentali di un mondo sottostante alla realta' tangibile. Elementi questi che sono un preludio dello sviluppo delle varie forme espressive poi sviluppate da Dorfles nei decenni successivi. Nel 1948 con Munari, Soldati, e Monnet e' tra i fondatori del Movimento Arte Concreta, un movimento d'avanguardia che reagisce polemicamente tanto ai dogmi della figurazione tanto a quelli dell'astrazione postcubista. Dorfles nell'ambito del movimento oltre che come artista esercita il ruolo di critico e teorico.
I "concretisti italiani" si battevano per l'assoluta liberta' e indipendenza dell'arte da qualunque ideologia e quindi si misero in polemica contro ogni condizionamento esteriore all'arte soprattutto con la pittura neorealista e la corrente Novecento, vittima delle strumentalizzazioni politiche. La trasposizione interiore di una realta' esterna percepita e vissuta con artistico interesse porta Dorfles alla creazione di varie composizioni negli anni Quaranta e Cinquanta, complesse nel segno e stimolanti nell'accostamento dei colori. Si vedano a questo proposito le opere Guanto e spirale, 1940, Composizione con creste e cerchi, 1949, Composizione VII, 1949. Nel corso degli anni Cinquanta l'attivita' pittorica di Dorfles si fa sempre piu' libera e creativa, come egli stesso dichiara nel 1957, e "trae la sua ragion d'essere, come¨ ovvio, da un'intima necessita' di manifestare, attraverso un mezzo espressivo...congeniale, le immagini che affiorano alla mente, in altre parole di visualizzare le piu' urgenti espressioni consce e inconsce che mi si affaccino.
Per questa ragione la mia pittura e' sempre stata orientata secondo un modulo grafico-plastico lontano da ogni razionalita' e da ogni costruttivismo". Conclusa l'esperienza del MAC nel 1958, Dorfles da' avvio ad una brillante carriera accademica quale docente di Estetica all'Universita' Statale di Milano, Trieste e Cagliari. Agli inizi degli anni '80 Dorfles riprende a disegnare e dipingere creando inediti personaggi, organismi anomali, indefinibili, nati da contaminazioni tra mondo umano, animale e vegetale, fluttuanti e dinamici in un perenne processo di evoluzione: una pittura libera, carica di immagini fantastiche, dove l'immagine torna nell'opera, non piu' dalla natura esteriore ma piuttosto da quella interiore dell'artista, assumendo gli infiniti aspetti e la poesia che le relazioni delle forme suggerite dalla fantasia possono determinare.
Inaugurazione Sabato 22 gennaio 2011, alle ore 18
Biffi Arte c/o Palazzo Marazzani Visconti
via Chiapponi, 39 - Piacenza
Orari: 10:30 / 12:30 - 16:00 / 19:30
Chiuso domenica, lunedí e giovedí pomeriggio
ingresso libero