Filippo Altomare
Pippo Altomare
Patrizia Battaglia
Anna Boschi
Mariano Bellarosa
John M. Bennett
Luisa Bergamini
Letizia Biondo
Mirta Caccaro
Silla Campanini
Carmela Corsitto
Maura Di Giulio
Renato Guttuso
Eni Ilis
Corneliu Ionescu
Gisella Lucci
Ruggero Maggi
Maria Grazia Martina
Miche-Art-Universalis
Lorenzo Oggiano
Clemente Padin
Salvatore Pepe
Tarcisio Pingitore
Nádia Poltosi
Giuseppe Riccetti
Sabina Romanin
Antonio Sanfilippo
Antonio Sassu
Giancarlo Savino
Paolo Scirpa
Domenico Severino
Roberto Scala
Renata Strada
Giovanni Strada
Carlo Volpicella
Maria Elena Guidara
Marilisa Spironello
Filippo Altomare
Giuseppe Di Marco
Giusy Leone
Anna Maria Migliazzo
Una trentina di artisti hanno tentato di mettere in evidenza una retrospettiva di cio' che costituirono i campi di prigionia e di sterminio di massa.
a cura di Filippo Altomare
Per ricordare gli oltre sei milioni di vittime innocenti.
Per ricordare quanto accadde non solo al popolo ebraico ma anche ad altri gruppi politici o etnici, come gli zingari, gli slavi, i comunisti e gli omosessuali.
Per ricordare come l’uomo talvolta possa essere più crudele di una bestia feroce.
Per ricordare, affinché nulla di tutto questo abbia mai a ripetersi.
"La Repubblica Italiana riconosce il giorno 27 gennaio, data dell'abbattimento dei cancelli di Auschwitz, “Giorno della Memoria”, al fine di ricordare la Shoah (sterminio del popolo ebraico), le leggi razziali, la persecuzione italiana dei cittadini ebrei, gli italiani che hanno subito la deportazione, la prigionia, la morte, nonché coloro che, anche in campi e schieramenti diversi, si sono opposti al progetto di sterminio ed a rischio della propria vita hanno salvato altre vite e protetto i perseguitati".
Così la legge 20 luglio 2000, n. 211 spiega i motivi e il significato del Giorno della Memoria.
Per gli stessi motivi, l’Associazione Culturale Altom@rte ha pensato per l'occasione ad una mostra che possa mettere in evidenza una significativa retrospettiva di ciò che costituirono i campi di prigionia e di sterminio di massa.
La mostra è stata organizzata e allestita da Filippo Altomare con il patrocinio del Comune di Sperlinga e della Casa d'Arte la Fenice; sarà aperta al pubblico tutti i giorni dal 25 gennaio al 15 febbraio dalle 10,00 alle 13,30 e dalle 15,00 alle 17,30 presso il Museo della Civiltà Contadina di Sperlinga (En).
Inoltre il 27 gennaio presso le sale del Principe del Castello di Sperlinga verranno proposti durante la mattina un percorso didattico per le scuole e nel pomeriggio una riflessione con dibattito per tutti coloro che vi volessero prendere parte.
Gli artisti partecipanti sono:
Filippo Altomare, Pippo Altomare, Patrizia Battaglia, Anna Boschi, Mariano Bellarosa, John M. Bennett, Luisa Bergamini, Letizia Biondo, Mirta Caccaro, Silla Campanini, Carmela Corsitto, Maura Di Giulio, Renato Guttuso, Eni Ilis, Corneliu Ionescu, Gisella Lucci, Ruggero Maggi, Maria Grazia Martina, Miche-Art-Universalis, Lorenzo Oggiano, Clemente Padin, Salvatore Pepe, Tarcisio Pingitore, Nádia Poltosi, Giuseppe Riccetti, Sabina Romanin, Antonio Sanfilippo, Antonio Sassu, Giancarlo Savino, Paolo Scirpa, Domenico Severino, Roberto Scala, Renata e Giovanni Strada, Carlo Volpicella.
Coordinamento catalogo e pubbliche relazioni a cura di Maria Elena Guidara
Testi critici a cura di Marilisa Spironello
Interventi e riflessioni a cura di Filippo Altomare, Giuseppe Di Marco, Giusy Leone e Anna Maria Migliazzo
Museo della Civilta' Contadina
piazza Castello - Sperlinga (EN)
tutti i giorni 10-13.30 e 15-17.30
ingresso libero