AX studio
Roma
via dei Lentuli, 84 (Porta Furba)
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Ineffabili riflessioni
dal 28/1/2011 al 28/2/2011

Segnalato da

Luigi Viapiano




 
calendario eventi  :: 




28/1/2011

Ineffabili riflessioni

AX studio, Roma

Ineffabili riflessioni. In mostra opere d'arte che rispecchiano una 'riflessione', concettuale ed ottica, a meta' strada tra esistente e virtuale, percepibile dai sensi o evento extrasensoriale.


comunicato stampa

Michele Di LEO, Sabino LERARIO, Anna Maria GUERRIERO, Alvaro SPAGNESI, Claudio VINO

Esposizione d’ Arte Contemporanea
Dedicata alla Giornata della Shoah

La parola “moderno” è ormai onnipresente nella vita di tutti i giorni. Non a caso, la definizione che Gautier parla de “il dettaglio ossessivo della vita di ogni giorno nella grande città” per definire il concetto di moderno. Un’ossessione difficilmente definibile, perché coinvolge l’eterno interrogarsi dell’uomo sul proprio destino, sulla propria azione. Da qui nasce l’evento artistico “Ineffabili riflessioni”, inaugurata il giorno 29 Gennaio 2011 alla Galleria AX Studio: “ineffabile” è infatti il contributo originale e irripetibile alla storia dell’uomo di ogni creazione artistica. Al contempo ogni opera d’arte rispecchia una “riflessione”, concettuale ed ottica, a metà strada tra esistente e virtuale, percepibile dai sensi o evento extrasensoriale.

L’evento è dedicato alla Giornata della Shoah per volontà degli artisti e della Direzione della Galleria situata nel quartiere Quadraro di Roma testimone della più tragica vicenda del XX secolo. A tale visione può ricollegarsi l’approccio empatico e diretto a vari generi dell’Arte Attuale esposti in concomitanza.

Installazioni, Performance, Video Arte, Arte Ecologica, Arte come Mediazione Sociale, Arte ed Alchimia, Archeomodernismo, Arte come Poesia Visiva, Arte come Magia, Fotografia vengono così affrontati da prospettive diversificate che stimolano approcci plurisemantici. In questa maniera, l’evento curato da Luigi Viapiano, si vuole affacciare al mondo della lingua yiddish, lingua nata dalla contaminazione continua tra la lingua ebraica e le culture con cui essa veniva a contatto, divenendo lingua viva e pulsante.

È in questa ottica che si collocano le opere di Anna Guerriero, scaturite da una visione multisensoriale, in cui prendono forma le immagini interiori pescate nella profondità dell’anima.

Nelle opere del barese Sabino Lerario, la pittura si adatta agli elementi andando ad inserirsi in angusti spazi simbolici all'interno di elaborati collages in cui gli alchemici materiali usati evocano arcani interrogativi esistenziali filtrati dalle culture più antiche e misteriche.

Negli affreschi di Michele Di Leo si assiste ad un lento aggregarsi dei livelli cromatici e plastici, dove giustapposizioni di masse globulari e sezioni contraddistinte da elementi scalari orizzontali o obliqui evocano immagini anatomiche o idoli. Metaforica e allusiva , con tratti sicuramente archeomoderni, la ricerca di Michele Di Leo sembra destinata ad un'incessante metamorfosi espressiva.

La vocazione “archeomoderna” di Alvaro Spagnesi si basa sul recupero di lacerti di un passato in via di obsolescenza, impiegati quali supporti per divagazioni poetiche sul filo di una memoria di bellezze arcane, che sembrano fondersi con la patina stessa del tempo trascorso, quando la straripante creatività di Claudio Vino può spaziare senza limiti o quasi, come nella sua istallazioni dedicate al G8 di Genova le corrispondenze e i rimandi esoterici, filosofici e politici, si moltiplicano all'infinito, facendoci entrare in un mondo parallelo, dove tutto appare enfatizzato e sacro.

Ogni diversità costituisce così un arricchimento collettivo in termini culturali. Tale è il ruolo da sempre svolto dall’Arte costruendo la continuità storica, il suo divenire continuo, l’arte genera il moto perpetuo della vita; l’Arte è quella parte insostituibile della stessa vita. Una vita, che neppure in seguito la tragicità di un evento incomprensibile per la sua crudeltà, deve fermarsi.

L'inaugurazione sarà accompagnata dalla performance artistica
NON IO-NON TU
Performance di teatro-danza.

Di e con: Silvia Franci, Chiara Pacioni.

La presenza umana è semplificata, ridotta ad arido meccanismo o a vita molecolare, indifferenziata e caotica. Ciò che rende riconoscibile un io da un tu viene a mancare, si annulla e ammutolisce.
In scena un oblio astratto e stralunato, ma lieve, che rievochi da lontano, per contrasto, il peso enorme di un incubo della storia il cui orrore immane continua a ossessionarci.

Immagine: Alvaro Spagnesi

Inaugurazione sabato 29 gennaio ore 19

AX studio
via dei Lentuli, 84 (Porta Furba) - Roma
Ingresso libero

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Ineffabili riflessioni
dal 28/1/2011 al 28/2/2011

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