Aoristo'
Pistoia
via De' Buti, 11
0573 26506 FAX 0573 307620
WEB
Luigi Russo Papotto
dal 31/1/2011 al 1/4/2011
aperto pranzo e cena, chiuso domenica e lunedi'

Segnalato da

Giuseppe Carrubba




 
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31/1/2011

Luigi Russo Papotto

Aoristo', Pistoia

Papotto segue Papotto. Un fare scultura che si afferma da un lato attraverso la relazione con lo spazio fisico, sociale e culturale, e dall'altro con la sperimentazione formale della materia e del materiale.


comunicato stampa

a cura di Giuseppe Carrubba

Papotto segue Papotto è un progetto dell’artista Luigi Russo Papotto per lo spazio espositivo AORISTO’ a Pistoia. Due mostre personali - Cinerea res, la prima in ordine temporale, e De-forme – che esprimono i due fondamentali aspetti della poetica dell’artista: un fare scultura che si afferma da un lato attraverso la relazione con lo spazio fisico, sociale e culturale, e dall’altro con la sperimentazione formale della materia e del materiale, di volta in volta indagati e sottoposti a continue e variabili trasformazioni.

La curatela del progetto è affidata a Giuseppe Carrubba per Cinerea res, dal 1 febbraio al 5 marzo 2011, e a Carmela Infarinato per De-forme, dal 8 marzo al 2 aprile 2011. Cinerea res è un’installazione e una narrazione sull’uomo, sulla natura e sulla sacralità violata di questo rapporto, un racconto di ciò che può rimanere attraverso indizi, simboli e ombre.

“Una società alienata e narcotizzata dal massimalismo delle immagini e dalla logica del potere e del profitto rischia di nascondere e annebbiare le piccole storie e la natura delle cose. La natura ed i bisogni degli individui quando avranno legittimità e potranno diventare storia e moltitudine?
Cinerea res racconta della vita e della morte, è un’idea per arrivare al cielo per sollecitare nell’uomo una riflessione ed una rivolta da cui far emergere le parole della possibilità (G. Carrubba, Pistoia, 2011).”

De-forme mette in mostra un percorso visivo dove la scultura dialoga con lo spazio e le potenzialità espressive della forma e del materiale, all’interno di un gioco dialettico basato sulla dinamicità degli elementi in questione, sulla possibilità di essere continuamente altro attraverso la trasformazione e la varietà dei punti di vista.

“Oltre le suggestioni estetiche è indubbio che il lavoro di Papotto rivendica una sua carica concettuale. Le De-Forme, già presentate alla fine degli anni Novanta, e i Di-Segni si arricchiscono qui di validazioni altre: la scultura ha abbandonato il piedistallo, è espressione di possibilità formale e proprio nell'essere possibilità esprime tutta la precarietà che caratterizza l'uomo e il mondo. Precarietà dell'esistere, precarietà dell'essere (C. Infarinato, Pistoia, 2010 - 2011).

Le forme deformate transitano senza soluzione di continuità e producono un cortocircuito estetico dettato dalla sovrabbondanza di stimoli sensoriali, dalla precarietà implicita nel cambiamento e dalla perdita di un senso forte ed univoco. Sono metafore estetiche e sociali che sublimano libido e identità di genere in un continuo dialogo di scambi e di compenetrazioni.

Giuseppe Carrubba

Catalogo: Settegiorni Editore (disponibile dal 21 marzo 2001)
http://www.settegiornieditore.it/

Inaugurazione 1 febbraio ore 18

Aoristo'
via De' Buti, 11 - Pistoia
Orario: aperto pranzo e cena, chiuso domenica e lunedì
Ingresso libero

IN ARCHIVIO [4]
Vincenzo Marsiglia
dal 12/9/2011 al 15/10/2011

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