Museo Missionario Amazzonia: un museo interamente multimediale e interattivo
Inaugura oggi il MUMA, il Museo Missionario Amazzonia, primo museo del mondo nel suo genere: e' un museo storico, etnografico, scientifico, missionario, interamente multimediale e interattivo. La sede e' la stessa del precedente museo nato nel 1973 dai Frati Cappuccini, ma se l'indirizzo e' rimasto invariato, tutto il resto si e' profondamente trasformato. Ora il MUMA e' un concentrato di tecnologia di altissimo livello, frutto di un progetto di enorme complessita'. Tutti i componenti, dalla teca di vetro ai pannelli, dai materiali di costruzione ai software appositamente creati, sono stati singolarmente progettati e armonizzati tra loro. Ma la complessita' tecnologica e progettuale, e' diventata trasparente, il visitatore non la vede, ma la vive e interagisce con essa. E' anche grazie alla creativita' dell'architetto Paolo Schicchi, che ha curato il progetto architettonico, e alla grande competenza della restauratrice Nadia Cavallucci, che ha curato l'allestimento delle teche, che e' stato possibile realizzare questo importante museo che avra' come responsabile la storica dell'arte Donatella Vaccari, affiancata dalla collega Flaminia Sigismondi. Il visitatore del MUMA seguira' un percorso che e' culturale e sensoriale nello stesso tempo. Piu' che una visita sara' un viaggio nell'Alto Solimoes. Potra' gustarne i colori, i suoni ed essere accompagnato in una dimensione lontana diecimila chilometri, una dimensione fatta di foresta lussureggiante, fiumi impetuosi, civilta' indigene. E in questo contesto potra' incontrare i missionari e la loro storia. Il MUMA, la cui apertura effettiva al pubblico e' prevista per martedi' 15 febbraio, e' stato voluto dalla Provincia dei Frati Minori Cappuccini dell'Umbria, curato da fra Antonio Maria Tofanelli, progettato da Riccardo Mazza, studiato e realizzato dalla NOVA-T e da Interactive Sound. Ingresso libero all'inaugurazione.