Se per caso una singolarita' iniziale. L'artista ha realizzato un progetto comprensivo di sei opere da parete eseguite per l'occasione, accanto una nuova versione de 'La Muraglia Cinese', lavoro con cui esordi' negli anni '70 a Roma.
Vittorio Messina torna da Giacomo Guidi con una mostra ritagliata ad hoc per la Galleria, il cui titolo sembra suggerire l'abbozzo di un discorso che sta per incominciare. L'artista ha realizzato un progetto comprensivo di sei opere da parete eseguite per l' occasione, più una nuova versione de la “La Muraglia Cinese”, lavoro con cui esordì alla fine degli anni settanta a Roma. Messina crea così un fil rouge tra i suoi diversi momenti espressivi in cui rimane costante il riferimento alle nuove concezioni sullo spazio-tempo a partire dall'indeterminazione heisenberghiana.
Come scrive Ludovico Pratesi, “Se per caso una singolarita’ iniziale” riunisce una serie di opere recenti di Vittorio Messina, caratterizzate da una cifra concettuale precisa , che si riscontra nell’armonioso equilibrio tra materiali e idee. All’interno di una mostra concepita come una partitura musicale, con un dialogo tra pieni e vuoti, simboli e significati, Messina rivela una nuova attitudine alla rarefazione , in grado di attivare felici tensioni all’interno delle opere, non assertive ma intime ed essenziali. Procedendo, come direbbe Michelangelo, “per via di levare”, l’artista raggiunge una sottile ma penetrante intensita’ nell’abbinare elementi tratti dal vocabolario del modernismo, come il neon colorato, con oggetti quotidiani e domestici, impaginati con una sapienza che non ha paura di svelare l’anima segreta delle cose, per reinterpretarla con una grammatica sensibile e attenta sospesa tra forma e contenuto”.
Vittorio MESSINA nasce a Zafferana Etnea nel 1946. A Roma conosce Afro, Novelli, Turcato, Capogrossi e compie studi che lo vedono interessato oltre che all'arte concettuale alle tematiche del pensiero scientifico e filosofico, dell'architettura, dell'ambiente naturale, del cinema e dell' avanguardia storica. Le sue opere coniugano materiali tradizionali della scultura quali pietra, ferro e piombo con nuovi materiali del linguaggio contemporaneo come cemento e neon affiancati dalla della parola con echi mediterranei e orientali. Ha mostrato il suo lavoro alla H. Moore Foundation, Halifax 1999, al Maschio Angioino e Castel dell'Ovo, Napoli, 2002, al Museo Ujasdovki, Varsavia, 2002, al M.A.K., Vienna, 2004, Torino, alla XII Biennale di Scultura, Carrara, 2006. Vive e lavora a Roma.
Ludovico PRATESI, critico d'arte e curatore, è Direttore artistico del Centro Arti Visive Pescheria di Pesaro, curatore scientifico di Palazzo Fabroni e Direttore della Fondazione Guastalla per l'arte contemporanea. E' inoltre Presidente della sezione italiana dell'AICA e consigliere dell'AMACI (Associazione Musei Arte Contemporanea Italiana). Collabora con il quotidiano "La Repubblica".
Inaugurazione 10 febbraio ore 18
Giacomo Guidi Arte Contemporanea & MG art
vicolo di Sant'Onofrio, 22-23 - Roma
Mar al sab 11-13 e 16-20
Ingresso libero