Protagonista della mostra e' la grande scultura 'A Beauty 4', un soffice oggetto di peluche bianco che il visitatore puo' osservare anche al suo interno, assumendo una posizione goffa e infantile. In tal modo Solakov invita il pubblico a seguirlo, in un gesto che diventa simbolico della sua volonta' di far parte di un'immaginazione irragionevole e di una posizione concettuale.
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La narrazione è spesso al centro del lavoro di Nedko Solakov e la ritroviamo annodarsi sulle nuove opere realizzate per questa sua seconda personale in galleria: tra l’ironico, il surreale e il romantico, le piccole storie di Solakov si attorcigliano ai rivoli dorati di cornici antiche, inseguono vivaci il perimetro delle tele o si stagliano come lapidarie didascalie sulla carta, trasformando il volto dei supporti e parafrasando i contenuti delle immagini.
Protagonista della mostra sarà la grande scultura ‘A Beauty 4’, un simpatico e soffice oggetto di peluche bianco che il visitatore potrà osservare anche al suo interno. Per fare ciò egli sarà obbligato, inginocchiandosi a terra, a compiere un piccolo sforzo e si troverà costretto in una posizione infantile e goffa, venendo tuttavia ripagato - come dice l’artista - “da una modesta, ma piacevole, ricompensa: una splendida luna che risplende nella pancia”. In tal modo Solakov invita il pubblico a seguirlo, in un gesto che diventa simbolico della sua volontà di far parte di un’immaginazione irragionevole e di una posizione concettuale.
Partendo dall’assunto concettuale secondo cui l’idea dell’artista è l’essenza stessa dominante dell’opera, egli supera tale posizione ed usa le proprie idee per dare voce alle regole ed alle contraddizioni del sistema sociale, di cui l’osservatore fa parte. Le sue opere diventano pertanto esplicative delle dinamiche del pensiero occidentale, sia artistico, ma anche politico e sociale che sta declinando, avviandosi inevitabilmente verso un orizzonte insolito e sconosciuto.
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Narration is often at the centre of Nedko Solakov’s works and we find it featuring in the new works created for his second solo exhibition at the gallery. A blend of irony, surrealism and romanticism, Solakov’s little stories entwine with the gilt trickles of ancient frames, vivaciously follow the perimeter of the canvasses, or stand out like lapidary captions on paper, transforming the face of the supports and paraphrasing the contents of the images.
The main feature of the exhibition will be the great sculpture ‘A Beauty 4’, a nice, soft, white furry object that can be observed inside. To do this, the visitor is forced to kneel on the ground and assume a clumsy childish position, but the effort is rewarded – in the artist’s words – “with a nice little treat, a splendid crescent moon shining in the tummy”. Thus Solakov invites his audience to follow him, in a gesture that symbolises his eagerness to take part in unreasonable imagination and conceptual positioning.
Starting from the conceptual assumption whereby the artist’s idea is the very essence of the work, he surpasses this position and uses his ideas to give voice to the rules and contradictions of the social system to which the observer belongs. His works thus explain the dynamics of western thought, artistic yet also political and social, inevitably declining as it approaches a strange and unknown horizon.
Since the beginning of the 1990s, Nedko Solakov (born 1957, Tcherven Briag, Bulgaria; lives in Sofia) has exhibited extensively in Europe and the United States. His work was featured in Aperto ‘93 (Venice Biennial); the 48th, 49th, 50th and 52nd Venice Biennial; the 3rd, 4th and 9th Istanbul Biennial; São Paulo ‘94; Manifesta 1, Rotterdam; the 2nd and 4th Gwangju Biennial; the 5th Lyon Biennial, Sonsbeek 9, Arnhem, the 4th and 5th Cetinje Biennial, the 1st Lodz Biennial; the 7th Sharjah Biennial, United Arab Emirates; the 3rd Tirana Biennial; the 2nd Seville Biennial; the 2nd Moscow Biennial; documenta 12; 16th Sydney Biennial, and Prospect 1, New Orleans Biennial. Recently he had solo shows at Museu do Chiado, Lisbon; Stichting De Appel, Amsterdam; CCA Kitakyushu, Japan; Museo Nacional Centro de Arte Reina Sofía, Madrid, The Israel Museum, Jerusalem; Centre d’Art Santa Monica, Barcelona; Kunsthaus Zurich; Castello di Rivoli, Rivoli, Sofia City Art Gallery and Galleria Borghese, Rome. In 2003-2005 an extensive mid-career "A 12 1/3 (and even more) Year Survey" was presented at Casino Luxembourg, Rooseum Malmoe and O.K Centrum Linz, and in 2008-2009 the “Emotions” solo project was exhibited at Kunstmuseum Bonn, Kunstmuseum St. Gallen, and Mathildenhoehe, Darmstadt. Among his forthcoming projects are solo exhibitions at Ikon Gallery, Birmingham; Galleria Civica Trento; S.M.A.K., Ghent and Fundação de Serralves, Porto.
Inaugurazione sabato 12 febbraio ore 18
Galleria Massimo Minini
via Apollonio, 68 - Brescia
La galleria è aperta dal lunedì al venerdì dalle 10 alle 19.30; sabato dalle 15.30 alle 19.30
ingresso libero