Sarah Binotto
Luca Gaddini
Federico Marconi
Andrea Marini
Fabiola Manfredi
Antonio Parpinelli
Tre installazioni di quattro artisti: Sarah Binotto, Federico Marconi, Luca Gaddini e Andrea Marini. Una meditazione poli-sensoriale sul concetto di distanza con implicazioni sociali, ideologiche, antropologiche, filosofiche, esistenziali.
a cura di Fabiola Manfredi e Antonio Parpinelli
Quattro artisti, quattro modi d’intendere il concetto di distanza, tre installazioni. Il complesso di Sant’Agostino incontra Sarah Binotto, Federico Marconi, Luca Gaddini e Andrea Marini. Ovvero una fotografa, un architetto-performer, un video-artista, uno scultore: lontani tra di loro per esperienze e linguaggi, si misurano con una mostra a tema che li spinge a individuare la distanza dell’uomo dalla natura, dalla cultura, dalle tradizioni, da se stesso. Una meditazione poli-sensoriale sul concetto di distanza con implicazioni sociali, ideologiche, antropologiche, filosofiche, esistenziali.
L’evento espositivo, a cura di Fabiola Manfredi e Antonio Parpinelli, è un’iniziativa dell’Assessorato alla Cultura in collaborazione con il CAV Pietrasanta.
Sul concetto di distanza si apre un universo di punti di vista, di analisi, di riflessioni su cui i quattro giovani artisti costruiscono le loro espressioni. Nella sala delle Grasce Federico Marconi propone un percorso attraverso sollecitazioni di segni, materie e oggetti. Lo spettatore viene coinvolto, direttamente chiamato a confrontarsi, toccando, manipolando, spostando. Nella sala dei Putti Sarah Binotto ed il video-artista Luca Gaddini propongono un’installazione audio-visiva nella quale lo spettatore è invitato ad una vera e propria meditazione sulla distanza tra se stesso e la natura, il mondo che lo circonda. Una specie di viaggio a ritroso nel tempo, alla ricerca di quegli stimoli in grado di completare il proprio bagaglio culturale o di esperienza.
Il percorso si chiude nella sala del Capitolo che vede protagonista Andrea Marini. La meditazione si fa qui tridimensionale: forme a tutto tondo cadenzano un cammino ritmato da riferimenti storico-artistici, da suggestioni meta-reali e da proposte visive assolutamente non convenzionali.
“Distanze spesso solo apparenti sono quelle che separano le discipline artistiche coinvolte in questa mostra – spiega la curatrice Fabiola Manfredi – arti manuali e arti tecnologiche, arti dello spazio e arti del tempo. Espressioni che dialogano con lo spazio (installazioni) o che sullo spazio costituiscono la loro sintassi (la pittura) e forme espressive che interagiscono con il tempo, tentando di cristallizzarlo in una forma (la fotografia) o modellando il flusso temporale e quello dei pixel in una direzione visuale (il video e le sue derivazioni)”.
“Osservando un’opera d’arte - afferma Antonio Parpinelli - possiamo renderci immediatamente conto di quanto gli artisti possono essere lontani e incompatibili tra loro ma, al tempo stesso, così vicini alla verità attraverso una sensibilità unica e rara”.
Cenni biografici
Sarah Binotto nasce a Padova il 27 marzo del 1972, attualmente vive a Lucca. Con “Untitled”, espone al SIDE EVENT del LUCCA DIGITAL PHOTO FEST 2010 mentre con “Untitled” partecipa alla mostra collettiva “WHO FRAMED ROGER RABBIT?”, Villa Bottini, Lucca. Nel 2009 con “… to the last drop”, partecipa alla mostra “APPETITE FOR DESTRUCTION”, Museo Nazionale di Villa Guinigi, Lucca. Nello stesso anno con “NY” partecipa alla mostra collettiva “PHOTOSHOW”, Galleria Numero 38, Lucca ed ancora espone “… to the last drop” alla mostra “ARTSPOTTING”, Galleria Numero 38, Lucca.
Luca Gaddini nasce a Lucca nel 1963 dove vive e lavora presso il suo studio in Via della Fratta. Diplomato all’Istituto d’Arte di Lucca, indirizza la sua attività nell’esplorazione del mezzo informatico come strumento necessario al suo lavoro di ricerca sul ”disturbo video-visivo” e sulle codifiche digitali. Tale approfondimento ha generato una serie di produzioni, video installazioni e allestimenti in vari contesti nazionali e internazionali: Artefiera 2005/2006, Starter Gallery Milan, Studio Legale Gallery, Caserta; Viaggio in Italia, Castello Malaspina; Assonanze, Peccolo Gallery, Livorno; Exner Gallery, Vienna; Lisbon; Borges Museum, Buenos Aires, Lucca Digital Photo Festival, Lucca Museum, Castello di Rivara, Exibhitalia Art Basel Miami).
Federico Marconi (1974), architetto, vive e lavora alla Spezia, dove affianca all’attività progettuale la realizzazione di eventi di temporanea modificazione dello spazio pubblico e il lavoro nell’ambito delle arti visive, della scenografia, dell’allestimento e dell’interior-design, riconducibili in ogni caso all’analisi e all’indagine conoscitiva intorno alle dinamiche e ai processi relazionali tra individuo e spazio urbano. Marconi ha collezionato un’intensa partecipazione a manifestazioni di creatività collettiva di differente natura. Da Febbraio 2008 due delle sue ultime opere (Individualità-Moltitudine 2008 e Limite 2008) entrano a far parte della collezione permanente del CAMeC-Centro Arte Moderna e Contemporanea della Spezia. Ha realizzato esposizioni personali e collettive in Italia, in Cina e in Germania. Ultime personali al CAMeC-Centro Arte Moderna e Contemporanea della Spezia nel 2008 (30 maggio-29 giugno) all’interno della mostra China new vision - Chinese Contemporary Art Collections from Shanghai Art Museum, rassegna su artisti cinesi ideata da Bruno Corà — e nel 2010 (15-25 luglio 2010) — Orchestra visiva, in occasione della Conferenza internazionale Oltre le Note: L’improvvisazione nella musica occidentale tra Settecento e Ottocento (IX edizione del Festival Paganiniano di Carro). Ha partecipato al “Festival della Creatività 2010” a Firenze (21-24 ottobre 2010), esponendo per conto del Lu.C.C.A., Lucca Center of Contemporary Art.
Andrea Marini è nato a Firenze dove ha conseguito la maturità artistica e la laurea in Architettura.
Vive a Firenze e svolge la sua attività, iniziata alla fine degli anni ‘80, in uno spazio di tipo industriale in località Calenzano (FI). Ha partecipato, sia in Italia che all’Estero, a numerose mostre personali e collettive. Da segnalare: “Trennung - Separazione - Locevanje” a cura di Werner Koroschitz e Uli Vonbank-Schedler, K&K Kultur, St. Johann im Rosental (Austria); “Genesis” a cura di Maurizio Vanni e Flora Rovigo, Lu.C.C.A. Center of Contemporary Art, Lucca; “studiotalks” a cura di Corinne Voss e Bruno Corà, Calenzano (FI); “Sradicato” a cura di Ronaldo Fiesoli, Patrizia Pepe Capalle (FI); “Arteinluce2009”, Villaggio Olimpico, Torino; “L’Ordine del caos: costellazioni e miti” a cura di Rosanna Tempestini Frizzi, Firenze; “Luna e l’altro” a cura di Alessandra Borsetti Venier, Firenze-Certaldo; Premio Celeste 2008 a cura di Gianluca Marziani e Chiara Canali, Fabbrica Borroni-Bollate (MI); “Il giardino immaginato” a cura di Bruno Corà e Luca De Silva, Firenze; “Primavera italiana in Giappone 2007” a cura di Yoshitaka Yokozawa e Elda Torres, Saitama, Japan; Tracce fuoricentro city a cura di Patrizia Landi, Livorno; Gilberto Zorio e Andrea Marini a cura di Bruno Corà, Villa Vogel, Firenze.
Immagine: Andrea Marini, Transformers 2009, nastro di piombo e alluminio su struttura in ferro, polistirolo e vetroresina
Alessia Lupoli Ufficio Stampa Assessorato alla Cultura
tel. 0584/795226; fax 0584/795588 e-mail: cultura@comune.pietrasanta.lu.it
Inaugurazione: domenica 13 febbraio, ore 18
Complesso di S. Agostino
Pietrasanta (LU)
Orario: 16-19, chiuso il lunedì
Ingresso libero