Non e' tutto come sembra. Lo scultore si misura con un unico materiale, molto particolare, il cartone riciclato. Gilmour lo lavora con la colla per fissarlo e utilizza questo materiale povero come fosse un'altra materia: lo plasma, lo trasforma, ne tira fuori un potenziale espressivo insospettabile e realizza sculture di un realismo che lascia senza parole.
La Galleria Marcorossi Artecontemporanea presenta per la prima volta a Milano in una personale, il lavoro di un
giovane scultore tra i più interessanti del panorama artistico attuale: Chris Gilmour.
Uno scultore vero, che si misura con un unico materiale, molto particolare, il cartone riciclato.
Chris Gilmour lo lavora con la colla per fissarlo e utilizza questo materiale povero come fosse un’ altra materia: lo
plasma, lo trasforma, ne tira fuori un potenziale espressivo insospettabile; realizza in cartone sculture di un realismo
che lascia senza parole.
Prende ispirazione da oggetti domestici appartenenti alla vita quotidiana ma anche da simboli
storico-culturali, come la Fiat 500 e la Lambretta, tutti legati dalla capacità di trasmettere emozioni e far riaffiorare alla
memoria ricordi, riuscendo in questo modo a creare un’interazione tra le opere e gli spettatori: il pubblico infatti lega
all’oggetto rappresentato un’azione che è impossibile da realizzare, come aprire lo sportello della macchina o far
girare la ruota della bici. L’immediatezza di questo pensiero è fondamentale per attirare l’attenzione del fruitore.
La carta simulando altri materiali, ferro, alluminio, gomma, gioca con il peso, scherza con il pubblico, ma sul filo
dell’ironia l’artista ci comunica un sottile disagio, un leggero sfalsamento che rende l’opera qualche cosa che va al di
là della mera riproduzione, del gioco intellettuale, innestandosi, nel mondo del pensiero concettuale. La
verosimiglianza dei suoi soggetti, realizzati in scala reale senza alcun sostegno ligneo o di metallo, crea un effetto di
stupore e divertimento dovuto alla semplicità del materiale contrapposto alla solidità del modello. Sembra dire: non
fermiamoci alle apparenze perché non è tutto come sembra. Il lavoro di Gilmour presuppone lunghi studi di
progettazione e una ricerca accuratissima sulle proprietà della materia – duttilità, resistenza, malleabilità– proprio
come gli scultori di una volta dovevano conoscere perfettamente le caratteristiche di marmo e bronzo.
Gilmour è nato a Stockport vicino a Manchester, nel Regno Unito, nel 1973, ha studiato scultura in Inghilterra, vive e
lavora a Udine. Ha vinto il Premio Cairo nel 2006, esposto nel 2001 a Bergamo al Museo Archeologico, a Padova alla
Galleria Perugi, alla Fondazione Stelline di Milano nel 2005, a New YorK al Museo Art e Design e alla Galleria Merci e
Volume e in numerose fiere italiane e estere; attualmente lavora con Freight+Volume di New York e con la nostra
Galleria.
Per informazioni: Cristina Ghisolfi, 02/89408401
ufficiostampa@marcorossiartecontemporanea.com
Inaugurazione giovedì 17 febbraio ore 18.00
MARCOROSSI artecontemporanea
C.so Venezia 29, Milano
Orari: da martedì a sabato 11.00 - 19.00
ingresso libero