Galleria Artheos
Torino
c.so Monte Cucco, 15
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Raf Ianzano
dal 28/10/2002 al 23/11/2002
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Aperto Torino




 
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28/10/2002

Raf Ianzano

Galleria Artheos, Torino

Il vento nel segno. 'Sono anni, ormai, che Raf Ianzano dipinge. Ma cio' nonostante il 'sacro ardore' della pittura non accenna diminuire. Anzi. Si fa sempre piu' pressante, sempre piu' insistente. Diventa una faccenda che parte dallo stomaco, dalla piu' profonda intimita', e divampa in un gesto irrefrenabile, attraverso le mani, il pennello, il colore, sulla tela.' Marilina Di Cataldo


comunicato stampa

Il vento nel segno

a cura di Adelinda Allegretti

Testo desunto dal catalogo:
"Sono anni, ormai, che Raf Ianzano dipinge. Ma ciò nonostante il "sacro ardore" della pittura non accenna diminuire. Anzi. Si fa sempre più pressante, sempre più insistente. Diventa una faccenda che parte dallo stomaco, dalla più profonda intimità, e divampa in un gesto irrefrenabile, attraverso le mani, il pennello, il colore, sulla tela. Così dalle prime opere in cui, seppure già con contorni non netti e decisamente sfaldati, si riconoscono ancora i paesaggi, le colline, una figura o una natura morta, pian piano le opere di Raf diventano più istintive, più gestuali. Non immediate, però. L'artista parte sempre, infatti da un dato reale o da una situazione oggettiva.
Poi, una volta definito il soggetto, lo stravolge con pennellate nervose, segni veloci, con una libertà di movimento e di azione che negli ultimi tempi è diventata così pregnante che il pennello non gli basta più. Ha bisogno di sentire che la sua forza, la sua carica interiore si trasmetta sulla tela senza mezzi intermedi e dunque spalma direttamente qua e là, dove la struttura del quadro lo richiede, il colore con le dita. Ecco allora che la forma, prima cercata, e pur sempre rintracciabile, viene a mano a mano distrutta e ciò che risalta in ultimo sulla tela è l'urgenza del gesto. L'universo pittorico di Raf Ianzano vive in questo momento sotto il segno del dinamismo e del movimento.

La sua pittura (così come i suoi disegni) sono attraversati dal segno istantaneo che è il mezzo mediante il quale l'artista riesce a "far succedere" qualcosa.
Le sue opere si appropriano di uno spazio in cui i colori si fanno largo, sformando le forme, cercate al di là delle loro dimensioni e delle loro apparenze, in una ricerca continua, costante e determinata. Il buio, i toni scuri diventano il pretesto per cercare la luce: qualcosa prende corpo, ma subito viene rotto, come ne L'orchestra o nel Suonatore al pianoforte. Per quanto i titoli, in queste opere, non siano importanti è interessante notare come non sia un'"emozione" a dare l'impulso alla pennellata, ma è piuttosto un momento, una condizione particolare, un'immagine definita che fa vibrare la sua sensibilità. Ianzano è un pittore in costante crescita. Si è imbarcato in un viaggio in cui ha deciso di navigare a vista. Le sue tele sono il frutto di una indagine che non si ferma: ha voglia di sperimentare e di far uscire allo scoperto quella necessità interiore che non si accontenta facilmente, che non trova consolazione in un quadro misurato e "leccato". La grande alchimia del colore e dell'azione gestuale si è impossessata delle sue mani, e a lui non resta altro da fare che dargli sfogo."
Marilina Di Cataldo

Inaugurazione Martedì 29 ottobre 2002 alle ore 18
Sarà presente l'Artista

Orari: 9-12,30/15,30-19,30; chiuso domenica e lunedì.

Immagine: Raf Ianzano, L'orchestra (2002), olio su tela, cm 80x100

Galleria d'Arte Contemporanea Artheos
c.so Monte Cucco, 15 - 10139 Torino
Tel. 011-7412880

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dal 28/10/2002 al 23/11/2002

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