Ufficio Stampa Fondazione Musei Civici di Venezia
Vittorio Zecchin
Carlo Scarpa
Fulvio Bianconi
Tobia Scarpa
Ludovico Diaz de Santillana
Tapio Wirkkala
Toni Zuccheri
Alessandro Mendini
Gae Aulenti
Fernando Campana
Humberto Campana
Chiara Squarcina
Giulia Chimento
Roberto Gasparotto
Novant'anni di passione nel vetro. La mostra antologica ripercorre le fasi piu' rilevanti della produzione della ditta Venini, legata a famosi designer: un centinaio di opere di artisti che hanno dato al celebre marchio il segno della loro genialita'.
a cura di Chiara Squarcina, Giulia Chimento e Roberto Gasparotto
I novant’anni di una delle ditte più famose di Murano, la Venini, vengono ricordati con una mostra
antologica - parte di un progetto espositivo itinerante comprendente alcune tra le più importanti città del
mondo - che ripercorre le fasi più rilevanti della sua produzione, legata e collegata a famosi designer.
Allestita negli spazi al primo piano del Museo del Vetro di Murano, presenta, attraverso un percorso
espositivo organizzato cronologicamente in nove decenni, dal 1921 al 2011, un centinaio di opere di
artisti che hanno dato al celebre marchio, famoso in tutto il mondo, il segno della loro genialità.
Secondo un intento che mira a proporre una sorta di “galleria dell’eccellenza”, per ogni decennio è stata
scelta un’opera-simbolo che ne “sintetizza” e identifica gli stilemi. Si tratta di capolavori di celebri artisti
come Vittorio Zecchin (1921-30), Carlo Scarpa (1931-40), Fulvio Bianconi (1941-50), Tobia Scarpa e
Ludovico Diaz de Santillana (1951-60), Tapio Wirkkala (1961-70), Toni Zuccheri (1971-1980), Alessandro
Mendini (1981-90), Gae Aulenti (1990-2000) e Fernando e Humberto Campana (2001-10).
Alla mostra, che si realizza con il patrocinio del Ministero degli Affari Esteri, in collaborazione con Venini
ed è a cura di Chiara Squarcina, Giulia Chimento e Roberto Gasparotto, è abbinata una guida breve
(Fondazione Musei Civici di Venezia).
1921 – 2011, ovvero novant’anni di passione nel vetro che portano riflessi nel marchio le sue più pure
caratteristiche: ricerca, innovazione, qualità.
Fin dal suo nascere Venini si è rivelata un’assoluta protagonista nell'opera di rinnovamento e
riqualificazione dell'arte del vetro veneziano, sinonimo di altissimo prestigio e di immutato fascino.
La sua creatività, e il saper gestire il patrimonio nella lavorazione di questo particolare materiale, si sono
consolidate nel tempo e per questo motivo le più importanti collezioni artistiche pubbliche e private di
tutto il mondo, tra cui lo stesso Museo del Vetro di Murano, hanno al loro interno opere ideate in Venini.
Per celebrare l’importante traguardo dei novant’anni di vita, Murano e il suo Museo non potevano che
rappresentare il capitolo espositivo iniziale, quasi a rappresentare “l’alfa e l’omega” di un’avventura
cominciata tanti anni fa con la fornace Cappellin Venini & C., nata dall’unione di due personaggi piuttosto
“atipici” nel panorama vetrario dell’epoca: Giacomo Cappellin, antiquario veneziano con bottega in
piazzetta dei Leoncini, in piazza San Marco e Paolo Venini, avvocato milanese.
I primi successi, conseguiti alla Biennale del 1922 e alla Prima Esposizione Internazionale di Arti
Decorative di Monza, l’anno dopo, danno un’idea ben precisa del rinnovamento che stava per smuovere
il mondo produttivo muranese: dal 1923 non ci fu manifestazione italiana all’estero alla quale manchi
l’apporto sempre pronto, fervido, creativo ed impeccabile di Paolo Venini. Una vivacità operativa e una
coraggiosa tenacia che si sono identificati in un “nome” riconosciuto in tutto il mondo.
Stile, creatività e tradizione, unite a progettualità, innovazione e sperimentazione, rappresenteranno il liet
motiv dell’azienda anche in futuro, sotto la guida di Ludovico Diaz de Santillana, succeduto allo
scomparso Venini, o durante le proprietà Gardini e Ferruzzi (1985-1998), del Gruppo Royal Scandinavia
(1998-2001), o, dal 2001 a oggi, di Italian Luxury Industries (gruppo italiano che fa capo agli imprenditori
Giancarlo Chimento, Gabriella Berti, Giuliano e Guglielmo Tabacchi).
Nella ricostruzione della vicenda storica di Venini, in quell’articolato percorso espositivo organizzato in
decenni che ben si relaziona alle avanguardie artistiche che ritrovano nel vetro una materia ad alta
espressività, non possono certo mancare quelle “personalità” - in alcuni casi, vere e proprie icone delle
arti del Novecento - che attraverso il marchio Venini si sono adoperate per dare nuova vitalità, originalità
e bellezza a una tradizione unica al mondo.
Il tutto si evidenzia in nove opere “simbolo” di altrettanti decenni, scelte per motivi legati a design, tecnica
e colori: si va dal vaso Veronese di Vittorio Zecchin (direttore artistico di Venini dal 1921 al 1925), fino ad
oggi logo dell’azienda, ispirato all’ “Annunciazione” di Paolo Veronese alla Murrina del serpente con la
quale Carlo Scarpa sbanca alla Biennale di Venezia e alla Triennale di Milano nel 1940; dal celeberrimo
Fazzoletto capovolto che Fulvio Bianconi plasma nel 1945 alle Bolle (1966/68) del finlandese Tapio
Wirkkala, una delle più fortunate serie del secondo dopoguerra, giungendo via via fino ad oggi, al vaso
perfettamente sferico Geacolor (’95) di Gae Aulenti ed alla collezione Esperança (2010) dei brasiliani
Fernando e Humberto Campana, che ripropone bambole in vetro da applicare a vasi e lampadari.
Riproporre i momenti salenti e le declinazioni assolutamente moderne di una visione anticipatrice del
gusto, com’è quella di Venini, significa ricordare che questa azienda, così come tutte le altre fabbriche di
Murano, è in grado di conservare e trasmettere quel patrimonio che si riconosce nell’unicità creativa
capace di trasformare mirabilmente un’informe massa incandescente in una straordinaria opera d’arte.
Immagine: Vittorio Zecchin, Veronese, 1921
Fondazione Musei Civici di Venezia
Ufficio Stampa
Dr. Riccardo Bon
tel. +39 0412700353 fax /8
press@fmcvenezia.it;
www.museiciviciveneziani.it
Vernice stampa e inaugurazione: sabato 26 febbraio ore 12
Museo del Vetro
Fondamenta Giustinian, 8 - (Murano) Venezia
Orario: tutti i giorni 10/17 (biglietteria 10/16.30), fino al 31 marzo
dal 1 aprile 10/18 (biglietteria 10/17.30)
Biglietti:
Ingresso con il biglietto del Museo
Intero 6,50 euro
Ridotto 4 euro
ragazzi da 6 a 14 anni; studenti* dai 15 ai 25 anni; accompagnatori (max. 2) di gruppi di ragazzi o
studenti; cittadini ultrasessantacinquenni; personale* del Ministero per i Beni e le Attività Culturali; titolari
di Carta Rolling Venice; soci FAI
Gratuito
residenti e nati nel Comune di Venezia; bambini 0/5 anni; portatori di handicap con accompagnatore;
guide autorizzate; interpreti turistici* che accompagnino gruppi; 1 gratuità ogni 15 biglietti previa
prenotazione;membri I.C.O.M.