Fotostiftung Schweiz
Winterthur
Gruzenstrasse 45
+41 (0)522341030 FAX +41 (0)522341040
WEB
Kurt Caviezel
dal 24/2/2011 al 14/5/2011

Segnalato da

Nicoletta Brentano


approfondimenti

Kurt Caviezel
Martin Gasser



 
calendario eventi  :: 




24/2/2011

Kurt Caviezel

Fotostiftung Schweiz, Winterthur

Global affairs - Esplorazioni in rete. Caviezel osserva e immagazzina nella memoria del suo computer degli squarci nel flusso delle immagini prodotte da migliaia di webcam sparse in tutto il mondo. Questa prospettiva sul mondo e' solo apparentemente globale: le webcam forniscono un quadro frammentario del mondo, a volte in ritardo o disturbato da vari fenomeni.


comunicato stampa

“Improvvisamente l’apparecchio fotografico dispone di mille occhi. Le lenti si collegano in un unico apparecchio che fotografa incessantemente, lo schermo diventa il mirino, il mouse cattura, la webcam è l’obiettivo.” (Kurt Caviezel)

Kurt Caviezel, nato a Coira nel 1964, fotografa il mondo mediante le webcam pubbliche in rete. Non si sposta in un certo ambiente come un fotografo convenzionale, la macchina fotografica incollata all’occhio, catturando il “momento decisivo” nel flusso della realtà, ma rimane a casa, seduto davanti al computer, passeggia in internet cliccando il mouse e raccoglie le immagini che appaiono brevemente sul suo schermo prima di venire soppiantate dalle immagini seguenti. Sono immagini di ogni tipo, che provengono dalla sfera privata normalmente protetta dalle proprie quattro pareti e dagli spazi aperti sorvegliati per ragioni di sicurezza, di immagini prevedibili o sorprendenti.

Kurt Caviezel osserva e immagazzina nella memoria del suo computer degli squarci nel flusso infinito delle immagini prodotte da migliaia di webcam sparse in tutto il mondo. Questa prospettiva sul mondo è solo apparentemente globale: le webcam forniscono un quadro frammentario del mondo, a volte ritardato nel tempo o disturbato da vari fenomeni.

Kurt Caviezel non si è mai trovato personalmente nei luoghi ripresi dalle webcam: ciò nonostante, le opere da lui esposte sono inconfondibilmente sue. Caviezel lavora all’assemblaggio di un mondo già esistente come immagine, in modo simile a quello utilizzato da alcuni artisti degli anni ’20, quando formavano dei nuovi mondi visuali a partire da found images tratte dai media a stampa. Egli ci presenta una scelta di singole immagini in forma di tableau e serie più ampie centrate su temi come il quotidiano (le faccende domestiche, il mangiare, il fumare, lo sbadigliare, il dormire), il ritratto e l’autoritratto (in casa davanti allo schermo o come ombra della webcam stessa), la fotografia stradale (il controllo del traffico), il reportage (on the road negli Stati Uniti), il mondo animale (dal pesce in vetrina al cervo sul letto) o la sorveglianza, il tutto mescolato a messaggi individuali (“Hallo Zottel”, “Miss you”) e deformato da errori di trasmissione che si sovrappongono come un “bel disordine” (Caviezel) alla percezione medializzata del mondo e che sviluppano una dinamica propria e irritante.

Una serie di sequenze in movimento sotto forma di proiezioni video fa da contrappunto alle immagini fisse, agli still. In queste sequenze, Caviezel stravolge e riduce all’assurdo le convenzioni spaziali e temporali a noi familiari: le accelerazioni, la dissolvenza incrociata, i tagli secchi o l’allungamento epico fanno danzare i ghiaccioli, fanno ruotare una storia in immagini infinita attorno a un’automobile rossa, riducono l’ascesa e la discesa elegante di una funicolare a un brusco andirivieni, o riescono a fare ondulare leggermente al vento una tenda fiorita. L’artista ci offre dunque un vertiginoso e ipnotico mondo di immagini webcam montate classicamente a partire da singole immagini.

Le strategie ingegnose utilizzate da Kurt Caviezel per la scelta, l’assemblaggio e la presentazione delle immagini dimostrano che nelle immagini scaricate da internet si nasconde un potenziale estetico sorprendente, a volte surreale e perfino sovversivo, in grado di mettere in questione i nuovi modi di produzione e di consumo delle immagini in rete o in un’esposizione. Inoltre, le stesse strategie invitano a una riflessione ludica sul rapporto paradossale tra esibizionismo e sorveglianza caratteristico dell’esistenza umana ai nostri giorni.
Martin Gasser

Con il sostegno dell’Ufficio federale della cultura; Steo-Stiftung, Küsnacht; Associazione degli amici della Fondazione Svizzera per la Fotografia; SWISSLOS / Promozione della cultura, Cantone dei Grigioni; Ernst Göhner Stiftung, Zugo

Discussione con Kurt Caviezel nell’esposizione, moderata da Martin Gasser, domenica 27 febbraio 2011, ore 11.30

Immagine: Fish, 2010 © Kurt Caviezel

Informazioni per la stampa:
Letizia Enderli o Nicoletta Brentano tel. +41 (0)52 2341030 info@fotostiftung.ch

Vernissage: 25 febbraio, ore 18-21

Fotostiftung Schweiz
Grüzenstrasse 45 CH-8400 Winterthur (Zürich)
Orari d'apertura:
da martedì a domenica, ore 11 - 18; mercoledì ore 11 - 20
lunedì chiuso
Chiuso: Venerdì di Pasqua, 22 aprile
Aperto: Pasqua, Lunedì di Pasqua e 1 maggio
Ingresso:
Esposizioni Fotostiftung Schweiz CHF 7.- (ridotto 5.-)
Esposizione temporanea Fotomuseum Gallery of Collections CHF 8.- (ridotto 6.-)
Esposizione temporanea Fotomuseum Main Gallery+Gallery CHF 9.- (ridotto 7.-)
Biglietto combinato CHF 17.- (ridotto 13.-)

IN ARCHIVIO [9]
Life, a Sport
dal 28/5/2015 al 10/10/2015

Attiva la tua LINEA DIRETTA con questa sede