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Nelle tele un minimalismo di urbana quotidianita' consegna all'osservatore lunghe rassegne di uomini e donne compresi entro pause, intervalli di solitudine.
a cura di Luca Arnaudo e Barbara Pavan
Studio7 Arte Contemporanea, Via Pennina 19, a Rieti inaugura sabato 12 marzo 2011, alle ore 18.00, la mostra personale di Valentina Crivelli, Femminileplurale,
Scrive Luca Arnaudo nell’introduzione critica del catalogo della mostra: ‘(…) E’ un minimalismo di urbana quotidianità a occupare sicuro la scena, consegnando all'osservatore lunghe rassegne di uomini e donne (ma talvolta il genere semplicemente sfuma in un indistinto chiaroscurale) compresi entro pause, intervalli di solitudine. Si tratta di persone riprese come passeggere sedute accanto a finestrini - le occasioni, cioè, quando si è portati da un movimento meccanico a noi estraneo e, nell'osservazione di un mondo esterno in corsa, ci si rifugia nel proprio interno - oppure colte in attesa di un treno, un autobus, un mezzo che le conduca comunque altrove (…). Anziché limitarsi a inscenare in maniera pittoricamente puntigliosa la mera anonimità del vivere metropolitano (ciò che ci ricondurrebbe al pop), l'arte di Valentina seleziona - con un'attenzione amorevole, viene da aggiungere - figure esemplari di un'individualità contemporanea sospesa.
Non uno e neppure nessuno, piuttosto qualcuno che guarda altrove, aspetta di andare via, e, nell'attesa, immagina. Ecco, è in tale aspetto di minuta sognanza che si percepisce meglio anche quell'elemento romantico richiamato in precedenza: un romanticismo di tradizione europea (basti pensare alle scene di un Caspar David Friedrich, così animate di persone immancabilmente perse a sognare davanti a una finestra o un paesaggio indistinto) ma che, nel secolo passato, ha avuto il suo più riconoscibile rappresentante nell'americano Edward Hopper, non a caso espressamente richiamato da Valentina come fondamentale riferimento. Dal suo maestro ideale, in effetti, la nostra artista ha ben appreso la lezione di un sentimento indugiante, fragile ma affatto superficiale, ed è propriamente con questo che accompagna le sue figure, proteggendole mentre, lentamente, si allontanano fino a sparire tra le ombre dell'immagine.’
La mostra rimarrà aperta fino al 31 marzo 2011, dal giovedì al sabato con orario 17-20. Catalogo in mostra.
Ufficio stampa e coordinamento studio7 barbarart@tiscali.it
Catalogo in mostra
Inaugurazione: sabato 12 marzo 2011 ore 18.30
Studio7 Spazio Arte Contemporanea
Via Pennina 19 – 02100 Rieti
Orari: giov_ven_sab 17-20
Ingresso libero