Via Crucis. Una libera riflessione sulla Via Crucis. Mirco Marchelli medita in modo inconsueto sulla Passione e morte di Cristo, interpretando liberamente le quattordici stazioni della via della Croce. Inutile cercare di trovare espliciti riferimenti all'iconografia figurativa tradizionale.
Via Crucis
a cura di Andrea Dall'Asta S.I.
Una libera riflessione sulla Via Crucis. Mirco Marchelli medita in modo
inconsueto sulla Passione e morte di Cristo, interpretando liberamente le
quattordici stazioni della via della Croce. Inutile cercare di trovare
espliciti riferimenti all'iconografia figurativa tradizionale. Si tratta
piuttosto di comprendere un discorso in cui l'artista traccia sentieri
inconsueti, proponendo insolite connessioni tra passi biblici, suggerendo
libere associazioni che trovano la loro logica all'interno di una
meditazione personale, in cui l'artista si è lasciato interpellare dalla Via
dolorosa di Gesù di Nazareth.
La ricerca espressiva di Marchelli, sin dagli inizi della sua attività , si
concentra su di una poetica della memoria, riflettendo sugli oggetti
dimenticati del nostro mondo quotidiano come se si presentassero a noi dalle
soffitte della vita, per parlarci del loro passato, per interrogare il
nostro presente. Gli oggetti, una volta de-situati, sono ricontestualizzati,
manipolati, sottratti alla loro funzione d'uso, aprendosi in questo modo a
un nuovo rapporto col reale. In questa Via Crucis, le cose appartenute
all'ordinarietà del nostro mondo, diventano un punto di partenza per una
rappresentazione simbolica in cui la loro esistenza si apre a significati
imprevisti e inattesi, ad associazioni inedite e inaspettate. Come se ogni
oggetto, rielaborando e ritessendo le relazioni con la realtà , potesse
dischiudere un ininterrogato spazio di senso. Il mistero della Via
Captivitatis è in questo modo ricreato a partire dalla semplicità di oggetti
comuni, che attraversano, nel silenzio e nella modestia, senza clamore, il
tempo della memoria, acquisendo un nuovo statuto, una nuova consistenza. Una
nuova vita.
La Via Crucis di Marchelli è certamente un tentativo originale, quanto
riuscito, d'interpretazione di una sequenza narrativa tra le più importanti
dell'iconografia cristiana: sequenza che invita a meditare, a riflettere,
meglio ancora, a pregare sul mistero dell'esistenza stessa dell'uomo, come
mostrano ancora i titoli delle singole stazioni tratti da passi evangelici.
Nell'immagine: 'la culla del crocefisso' .
inaugurazione , 7 novembre, ore 18.00
orario: 15.30 - 19.00 (mattino su richiesta) chiuso lunedì e festivi
(ingresso libero)
catalogo: Galleria San Fedele, Milano
conferenza: 27 novembre, ore 18,15
intervengono: Mario Bertoni, studioso di arte contemporanea, Mirko
Marchelli, artista
Paolo Repetto, storico della musica, Andrea dall'Asta S. I., direttore San
Fedele Arte
Centro Culturale San Fedele, via Hoepli 3 a-b, 20121 milano
tel 02 86352233 fax 02 86352236