Palazzo di San Galgano, Facolta' di Lettere e Filosofia
Siena
via Roma, 47
0577 232545
WEB
Mary Cinque
dal 14/3/2011 al 25/3/2011
0577 233656

Segnalato da

Luca Mansueto



approfondimenti

Mary Cinque
Massimo Bignardi



 
calendario eventi  :: 




14/3/2011

Mary Cinque

Palazzo di San Galgano, Facolta' di Lettere e Filosofia, Siena

Citta' in istanti. In mostra cinque spaccati metropolitani appartenenti ad un unica citta'. Profili di palazzi, tetti, antenne, finestre quasi sempre specchianti prospettive poste al di qua della camera digitale. L'esposizione e' il quinto appuntamento del ciclo Sangalganosquare.


comunicato stampa

Martedì 15 marzo alle ore 18,30, sarà inaugurata nel chiostro del Palazzo di San Galgano, sede della Facoltà di Lettere e Filosofia dell’Università di Siena, la mostra dell’artista Mary Cinque che per l’occasione ha realizzato un’installazione dal titolo Città in istanti.

L’esposizione è il quinto appuntamento del nuovo ciclo, che ci accompagnerà fino ad aprile 2011, della rassegna SANGALGANOSQUARE, curata dal Prof. Massimo Bignardi e organizzata dalla Cattedra di Storia dell’Arte Contemporanea del corso di Laurea Specialistica in Storia dell’Arte; una iniziativa sostenuta dal Preside della Facoltà di Lettere e Filosofia, il Prof. Roberto Venuti e che si avvale del patrocinio del Comune di Siena, nell’ambito del programma promosso dall’Assessore alla Cultura Prof. Marcello Flores d’Arcais.
“La città e la sua immagine - scrive Federica Marras - da tempo affascinano Mary Cinque e la ricerca degli aspetti che le più svariate metropoli possano avere apparentemente in comune è un tema caro alla giovane artista. La fotografia viene utilizzata come mezzo d’indagine per compiere questo percorso che prende avvio da uno scatto, un’impressione rapita alla realtà svuotata dal tempo e dalle sue incidenze. È uno scatto che mostra l’immagine complessiva, dunque l’insieme del reticolo urbano, sul quale la Cinque opera per scarto, cioè addentrandosi sempre di più nei dettagli.
L’occhio attento e selettivo coglie spazi precisi, assunti come costanti, ovvero temi che poi rimbalzano da scena a scena, da città a città: si tratta di profili di palazzi, tetti, antenne, finestre quasi sempre specchianti prospettive poste al di qua della camera digitale. Un’azione di zoom che si spinge fino a sporgersi nelle sue facce più nascoste, zone periferiche, aree industriali dismesse e abbandonate. Poi ancora più in là, fino agli assi viari, alle strade, alle elevate urbane che ci permettono di collegarci all’urbano architettonico. Così anche un tratto autostradale visto dal finestrino di un autobus, catturato da uno scatto o da uno schizzo veloce, si rivela a noi in quell’istante unico.

Città in istanti si presenta, dunque, come un’esperienza che racchiude cinque spaccati metropolitani appartenenti ad un unica città: cinque orizzonti possibili, oppure fondali di una scenografia del quotidiano ma, anche, figure di una pittura che imprigiona il senso del transito, dell’attraversamento. Non sono immagini proprie di un repertorio dettato dalla casualità, dell’obbiettivo che si pone in autonomia rispetto all’occhio così come era per il personaggio ideato da Wender in Lisbon story: Mary Cinque spalanca gli occhi per trarre il minimo dettaglio, riportandolo nella sua proposta seriale così come la città lo custodisce. Quella in mostra è una città italiana cara all’artista: in essa la sguardo viene catturato dai dettagli qui raffigurati, svelati al nostro occhio da una processo che li ha fotografati, vale a dire bloccati in quell’attimo preciso e poi restituiti dalla rielaborazione pittorica.
Emerge l’empatia tra la città e il suo interlocutore, misura, anche, del dialogo tra gli elementi stessi che abitano lo spazio. Il risultato offerto dalla pittura è l’interazione tra i palazzi, le costruzioni, i volti delle persone che vivono quello spazio, che lo osservano o che ci passano, anche solo per un po’. È, quello di Cinque, un gioco di sguardi tra i molteplici aspetti della città, delle sue facce, e noi.”

La mostra resterà aperta fino al 26 Marzo 2011.

Mary Cinque nasce nel 1979 a Castellammare di Stabbia. Cresce tra Pompei, Addis Abeba ed Agerola. Compie gli studi tra Napoli, Fiesole e Milano, conseguendo, nel 2001, il Diploma in Pittura presso l’Accademia di Belle Arti di Napoli e nel 2008 il Diploma di Secondo livello presso il Biennio Specialistico Area del contemporaneo, Accademia delle Belle Arti di Brera. Parallelamente alle attività di studio persegue anche in proprio la sua formazione artistica dedicandosi alla grafica ed al fumetto. Partecipa nel 2002 al corso di fumetto Scuola Comix Via Atri a Napoli. Recuperando una ideale eredità del nonno fotografo, si appassiona anche alla fotografia come mezzo di espressione del proprio sentire e celebrazione di un’estetica del quotidiano e del nascosto. Nel 2006 una permanenza di tre mesi come au pair tra Philadelphia e New York (e una parentesi come art assistant di Jennifer Blazina, docente alla Drexel University) influenza fortemente il suo lavoro, come tutti i viaggi, più o meno lunghi, che non può fare a meno di intraprendere continuamente. La sua attività espositiva inizia nel 1999 partecipando a mostre collettive in Italia e all’estero: nel 2005 tiene la sua prima personale a Napoli; nel 2009 espone a Londra, e nello stesso anno partecipa alla mostra collettiva “La défense” a cura di Pasquale Ruocco tenutasi al Fës show room di Minori. Significativa è la presenza alle collettive: “C/arte”, Accademia delle Belle Arti di Napoli nel 2000 e “Notes”, Villa Rufolo, Ravello del 2005. Nel 2006 partecipa a “Slim”, Galleria Diapason di Napoli e sempre nello stesso anno è presente in “Muri d'autore”a Furore (Sa).Tra le mostre personali più recenti si segnalano: “Il mARTedì del magenta”, Bar Magenta, Milano 2008; “Giramondo”, Foundry, Londra e “Aereo”, Largo Baracche, Napoli, tenutasi nel 2009; e quella dal titolo “acque chiare” presentata da Massimo Bignardi e allestita a Palazzo Sasso di Ravello nell’autunno dello stesso anno. Numerose sono le sue partecipazioni a mostre collettive: di recente è stata invita al Premio Razzano, mostra allestita presso il Museo Arcos di Benevento e a “Oleum. Tracce nei linguaggi del contemporaneo” tenutasi a Bitonto. Nel 2010 partecipa al workshop "Capturing the elusive here" tenuto dall'artista ispano-americano Isidro Blasco presso AreaOdeon a Monza.

Coordinamento organizzativo:
Eva Basile, Irene Biolchini, Cristiana Ferrario, Claudia Gennari, Silvia Giannassi, Sara Manetti, Luca Mansueto, Martina Marolda, Federica Marras, Claudia Mennillo, Ardesia Ognibene, Serena Pacchiani, Federica Pace, Elisa Pacini, Annamaria Restieri, Irene Sbrilli.

Inaugurazione: martedì 15 marzo ore 18.30

Palazzo di San Galgano, Facoltà di Lettere e Filosofia
via Roma, 47 - Siena

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Paolo De Santoli
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