Omaggio alla storia d'Italia attarverso una delle sue piu' importanti tradizioni. Il 19 marzo 2011 il museo riapre le porte dopo 4 anni di lavori di ristrutturazione ed ampliamento, con un investimento di 33 milioni di euro e con un nuovo nome. Il museo vanta una collezione con quasi 200 automobili originali dal 1769 al 1996, racconta la storia delle auto ma anche quella di una cultura e di una societa'.
Il Museo Nazionale dell’Automobile di Torino riapre dopo quattro anni di lavori di ristrutturazione ed
ampliamento e con un nuovo nome. L’investimento complessivo ammonta a 33 milioni di euro, di cui
22 milioni destinati alla ristrutturazione dell’edificio e 11 milioni agli allestimenti interni.
Il museo cambia il suo volto, ma soprattutto cambia la sua natura e la sua mission: non una
semplice ristrutturazione architettonica ma un intervento che mira a posizionare in modo
dinamico e sensazionale la nuova realtà museale all’interno del panorama culturale italiano. Il
suo aspetto, contemporaneo e avveniristico, è stato progettato e ideato dall’architetto Cino Zucchi
e l’innovativo spazio espositivo è firmato dallo scenografo François Confino, che a Torino ha già
allestito il Museo del Cinema.
Il 2011 sarà un anno significativo per Torino e per l’Italia: 150 anni fa veniva istituita nel capoluogo
piemontese la prima capitale del neonato stato italiano, dove vi rimase fino al 1865, 51 anni fa
nasceva il primo Museo Nazionale dell’Automobile di Torino, che oggi riapre per essere il museo
di tutti, dedicato non solo agli appassionati ma anche ai giovani e ai bambini. Un’esperienza che
racconta l’intero percorso dell’automobile, dalla produzione all’uso come mezzo di trasporto di massa,
diventato il simbolo di una delle più importanti tradizioni nazionali.
Torino capitale italiana dell’automobile: dall’industria al design, dalla progettazione
all’ingegnerizzazione, dai centri di ricerca alla produzione. Per il capoluogo piemontese l’automobile
non è solo un fatto produttivo ma un fenomeno culturale e sociale valorizzato ed espresso nella
trasformazione del Museo.
Il Museo, che vanta una delle collezioni più rare ed interessanti nel suo genere con quasi 200
automobili originali di 80 diverse marche comprendenti un periodo che va dal 1769 al 1996, racconta
nei suoi 19.000 mq di spazio espositivo la storia dell’automobile ma anche quella di una cultura e
di una società attraverso un percorso unico al mondo per linguaggio e per patrimonio.
All’esposizione museale si aggiungono uno spazio eventi, un centro congressi, un centro di
documentazione oltre al centro didattico, al bookshop e alla caffetteria e ristorante.
Al vertice del Museo Nazionale dell’Automobile di Torino il Presidente, Giuseppe Alberto Zunino, il
Vice Presidente, Fiorenzo Alfieri e il Direttore Rodolfo Gaffino Rossi.
«Sono stati concepiti degli allestimenti particolarmente suggestivi – commenta il Presidente Zunino -
nei quali la vettura è vista come oggetto straordinario, esso stesso “ricreato” dall’immaginazione di chi
lo possiede. A ciò si aggiungono una scenografia sonora e una serie di effetti speciali che rendono
l’esposizione emozionale e interattiva. Le auto della collezione saranno “messe in scena” e
racconteranno i grandi avvenimenti culturali e sociali del periodo».
«Il fenomeno “automobile” appare come una delle espressioni più significative della nostra civiltà –
spiega lo scenografo François Confino. L’auto è cultura, e ciò nel vero senso antropologico del
termine. Più che esporre semplicemente le sue auto, il Museo vuole raccontare al visitatore la
“leggenda” dell’automobile: una storia nella quale personaggi e situazioni reali si mescolano a
personaggi e situazioni nate dall’immaginazione dello scenografo. Tale intreccio di realtà e finzione ha
il compito di far riflettere su temi e problemi contrastanti legati all’uso dell’automobile, come la
passione ed i suoi eccessi, il fascino ed i pericoli, gli effetti nocivi sull’ambiente e le virtualità positive
della mobilità, il connubio fra tecnica e arte».
La rinascita del Museo e il progetto di ristrutturazione
Gli spazi del Museo sono quasi raddoppiati, passando dagli 11.000 mq della struttura originale agli
oltre 19.000 mq di quella attuale. Interno ed esterno si fondono in un unico progetto sinergico in cui le
due parti si completano a vicenda. La ristrutturazione architettonica esterna è stata affidata
all’architetto Cino Zucchi, che tra gli altri progetti ha ridisegnato l’area Alfa Romeo-Portello a Milano
conseguendo una menzione alla Medaglia d’oro all’architettura Italiana 2009, mentre l’allestimento
interno è firmato dallo scenografo franco-svizzero François Confino, celebre per aver predisposto
nel 1977 a Parigi la mostra inaugurale del Centre Pompidou e che a Torino ha già allestito il Museo
del Cinema. Le scenografie del nuovo museo sono originali, supportate da un’illuminazione dinamica
e da numerose proiezioni di filmati e documentari.
La storia dell’automobile non è soltanto la storia di un mezzo di trasporto ma, attraverso di essa,
passano gli eventi e le cronache di intere nazioni, passano i grandi avvenimenti dell’Europa del ‘900
e passano soprattutto le trasformazioni della società e della cultura dei popoli.
Cosa sarebbe il Futurismo senza il suo simbolo di progresso e di modernità? Un’automobile ruggente, che
sembra correre sulla mitraglia, è più bella della Vittoria di Samotracia si legge nel manifesto del movimento.
E ancora, come non considerare la grande accelerazione al diffondersi del motore a scoppio avvenuta con
la prima guerra mondiale? E come ignorare il pulmino Volkswagen divenuto universalmente simbolo di
libertà e spregiudicatezza dei “figli dei fiori” degli anni ’60 e ‘70?
L’indissolubile legame che unisce la storia dell’automobile a quella della nostra società e della nostra cultura
è rappresentata all’interno del Museo Nazionale dell’Automobile di Torino attraverso le 30 sezioni in cui
sono articolati i 9.000 mq di spazio espositivo, una suddivisione in sale che permette di definire con
esattezza tematiche e periodi storici precisi, fornendo al visitatore un chiaro percorso narrativo, espresso
con titoli e ambientazioni suggestive, dagli albori ai giorni nostri.
Il museo: una storia lunga 70 anni
Il Museo dell’Automobile nasce a Torino nel 1932 da un’idea di due pionieri del motorismo nazionale,
Cesare Goria Gatti e Roberto Biscaretti di Ruffia e figura tra i più antichi Musei dell’Automobile del
mondo. Fu Carlo Biscaretti di Ruffia (figlio di Roberto) a legare indissolubilmente il proprio nome al
Museo Nazionale dell’Automobile di Torino: fu lui ad idearlo, radunarne la collezione iniziale, battersi
per farlo nascere e adoperarsi tutta la vita per dargli una sede dignitosa. Nel 1956 l’A.N.F.I.A.
(Associazione Nazionale fra Industrie Automobilistiche ed Affini) e la Famiglia Agnelli, con il pieno
assenso del Comune di Torino, decisero di promuovere la costruzione di una sede permanente in
corso Unità d'Italia. Con rogito notarile del 22 febbraio 1957 fu costituito il Museo dell'Automobile di
Torino. La sede storica fu progettata dall’Architetto Amedeo Albertini, sulla sponda sinistra del Po a
poca distanza dal Lingotto. L’edificio, i cui lavori iniziarono nell’aprile del 1958 e si conclusero
nell’autunno del 1960, rappresenta un raro esempio di architettura moderna. Il museo fu ufficialmente
inaugurato il 3 novembre del 1960 ed intitolato alla memoria del suo primo Presidente, Carlo
Biscaretti di Ruffia.
Oltre il museo
In sintonia con molti esempi europei contemporanei e con una vocazione internazionale, il nuovo
Museo Nazionale dell’Automobile di Torino vuole riposizionarsi a pieno titolo come punto di
riferimento nella vita cittadina e culturale di Torino e del territorio, che in questi ultimi anni hanno
dimostrato particolare vivacità e coraggio intellettuale, oltreché imporre la moderna immagine del
museo quale luogo da vivere e non solo da visitare. Le funzioni propriamente espositive del museo
saranno integrate da una serie di attività complementari quali uno spazio eventi, un centro congressi,
un centro di documentazione, un centro didattico, il bookshop e la caffetteria e il ristorante. A ciò si
aggiunge un rinnovato bisogno di intensificare la missione didattica e di servizio documentario,
che il museo riconosce come cruciale, e dare un nuovo senso alla collezione, moltiplicandone i
significati e inserendola all’interno della storia del Novecento, non solo italiano ma anche europeo.
Board e Consiglio di Amministrazione
Il board del nuovo Museo Nazionale dell’Automobile di Torino è composto dal Presidente Giuseppe
Alberto Zunino, dal Vice Presidente Fiorenzo Alfieri, dal Direttore Rodolfo Gaffino Rossi. Soci
ordinari sono la Regione Piemonte, la Provincia di Torino, la Città di Torino e l’Automobile Club
Italia. Il consiglio di amministrazione è composto da Michele Coppola, Ugo Perone, Fiorenzo
Alfieri, Piergiorgio Re, Filippo Beraudo di Pralormo e Giuseppe Alberto Zunino. Il Collegio
revisori è composto da Maurizio Cortese, Giovanni Miglietta e Luca Giuseppe Piovano.
L’amministrazione e il centro congressi è affidato a Marzia Tholozan, il Centro di documentazione a
Donatella Biffignandi e Claudia Debenedetti, la didattica a Elisabetta Ascheri.
Ufficio stampa Museo Nazionale dell'Automobile di Torino:
Paola Masetta T. 011 677666 p.masetta@museoauto.it
Mailander per Museo Nazionale dell'Automobile di Torino:
Marcella Laterza, T. 011 5527322 M. 335 7559154 m.laterza@mailander.it
Stella Casazza, T. 011 5527327 s.casazza@mailander.it
Chiara Ferraro, T. 011 5527330 c.ferraro@mailander.it
Museo Nazionale dell'Automobile di Torino
corso Unità d'Italia, 40 - 10126 Torino
Dal 20 marzo 2011 il Museo sarà aperto il lunedì dalle 10 alle 14; il martedì dalle 14 alle 19; il
mercoledì, il giovedì e la domenica dalle 10 alle 19; il venerdì e il sabato dalle 10 alle 21.
Il costo del
biglietto è: intero 8 euro, ridotto 6 euro, scuole 2,50 euro.