Museo Nazionale dell'Automobile di Torino MAUTO
Torino
corso Unita' d'Italia, 40
011 677666 FAX 011 6647148
WEB
Il nuovo Museo
dal 18/3/2011 al 19/4/2011
lun 10-14, mar 14-19, merc, giov e dom 10-19, ven e sab 10-21

Segnalato da

Paola Masetta




 
calendario eventi  :: 




18/3/2011

Il nuovo Museo

Museo Nazionale dell'Automobile di Torino MAUTO, Torino

Omaggio alla storia d'Italia attarverso una delle sue piu' importanti tradizioni. Il 19 marzo 2011 il museo riapre le porte dopo 4 anni di lavori di ristrutturazione ed ampliamento, con un investimento di 33 milioni di euro e con un nuovo nome. Il museo vanta una collezione con quasi 200 automobili originali dal 1769 al 1996, racconta la storia delle auto ma anche quella di una cultura e di una societa'.


comunicato stampa

Il Museo Nazionale dell’Automobile di Torino riapre dopo quattro anni di lavori di ristrutturazione ed ampliamento e con un nuovo nome. L’investimento complessivo ammonta a 33 milioni di euro, di cui 22 milioni destinati alla ristrutturazione dell’edificio e 11 milioni agli allestimenti interni.
Il museo cambia il suo volto, ma soprattutto cambia la sua natura e la sua mission: non una semplice ristrutturazione architettonica ma un intervento che mira a posizionare in modo dinamico e sensazionale la nuova realtà museale all’interno del panorama culturale italiano. Il suo aspetto, contemporaneo e avveniristico, è stato progettato e ideato dall’architetto Cino Zucchi e l’innovativo spazio espositivo è firmato dallo scenografo François Confino, che a Torino ha già allestito il Museo del Cinema.

Il 2011 sarà un anno significativo per Torino e per l’Italia: 150 anni fa veniva istituita nel capoluogo piemontese la prima capitale del neonato stato italiano, dove vi rimase fino al 1865, 51 anni fa nasceva il primo Museo Nazionale dell’Automobile di Torino, che oggi riapre per essere il museo di tutti, dedicato non solo agli appassionati ma anche ai giovani e ai bambini. Un’esperienza che racconta l’intero percorso dell’automobile, dalla produzione all’uso come mezzo di trasporto di massa, diventato il simbolo di una delle più importanti tradizioni nazionali.
Torino capitale italiana dell’automobile: dall’industria al design, dalla progettazione all’ingegnerizzazione, dai centri di ricerca alla produzione. Per il capoluogo piemontese l’automobile non è solo un fatto produttivo ma un fenomeno culturale e sociale valorizzato ed espresso nella trasformazione del Museo.

Il Museo, che vanta una delle collezioni più rare ed interessanti nel suo genere con quasi 200 automobili originali di 80 diverse marche comprendenti un periodo che va dal 1769 al 1996, racconta nei suoi 19.000 mq di spazio espositivo la storia dell’automobile ma anche quella di una cultura e di una società attraverso un percorso unico al mondo per linguaggio e per patrimonio.
All’esposizione museale si aggiungono uno spazio eventi, un centro congressi, un centro di documentazione oltre al centro didattico, al bookshop e alla caffetteria e ristorante. Al vertice del Museo Nazionale dell’Automobile di Torino il Presidente, Giuseppe Alberto Zunino, il Vice Presidente, Fiorenzo Alfieri e il Direttore Rodolfo Gaffino Rossi.
«Sono stati concepiti degli allestimenti particolarmente suggestivi – commenta il Presidente Zunino - nei quali la vettura è vista come oggetto straordinario, esso stesso “ricreato” dall’immaginazione di chi lo possiede. A ciò si aggiungono una scenografia sonora e una serie di effetti speciali che rendono l’esposizione emozionale e interattiva. Le auto della collezione saranno “messe in scena” e racconteranno i grandi avvenimenti culturali e sociali del periodo».

«Il fenomeno “automobile” appare come una delle espressioni più significative della nostra civiltà – spiega lo scenografo François Confino. L’auto è cultura, e ciò nel vero senso antropologico del termine. Più che esporre semplicemente le sue auto, il Museo vuole raccontare al visitatore la “leggenda” dell’automobile: una storia nella quale personaggi e situazioni reali si mescolano a personaggi e situazioni nate dall’immaginazione dello scenografo. Tale intreccio di realtà e finzione ha il compito di far riflettere su temi e problemi contrastanti legati all’uso dell’automobile, come la passione ed i suoi eccessi, il fascino ed i pericoli, gli effetti nocivi sull’ambiente e le virtualità positive della mobilità, il connubio fra tecnica e arte».

La rinascita del Museo e il progetto di ristrutturazione
Gli spazi del Museo sono quasi raddoppiati, passando dagli 11.000 mq della struttura originale agli oltre 19.000 mq di quella attuale. Interno ed esterno si fondono in un unico progetto sinergico in cui le due parti si completano a vicenda. La ristrutturazione architettonica esterna è stata affidata all’architetto Cino Zucchi, che tra gli altri progetti ha ridisegnato l’area Alfa Romeo-Portello a Milano conseguendo una menzione alla Medaglia d’oro all’architettura Italiana 2009, mentre l’allestimento interno è firmato dallo scenografo franco-svizzero François Confino, celebre per aver predisposto nel 1977 a Parigi la mostra inaugurale del Centre Pompidou e che a Torino ha già allestito il Museo del Cinema. Le scenografie del nuovo museo sono originali, supportate da un’illuminazione dinamica e da numerose proiezioni di filmati e documentari.

La storia dell’automobile non è soltanto la storia di un mezzo di trasporto ma, attraverso di essa, passano gli eventi e le cronache di intere nazioni, passano i grandi avvenimenti dell’Europa del ‘900 e passano soprattutto le trasformazioni della società e della cultura dei popoli.
Cosa sarebbe il Futurismo senza il suo simbolo di progresso e di modernità? Un’automobile ruggente, che sembra correre sulla mitraglia, è più bella della Vittoria di Samotracia si legge nel manifesto del movimento. E ancora, come non considerare la grande accelerazione al diffondersi del motore a scoppio avvenuta con la prima guerra mondiale? E come ignorare il pulmino Volkswagen divenuto universalmente simbolo di libertà e spregiudicatezza dei “figli dei fiori” degli anni ’60 e ‘70?
L’indissolubile legame che unisce la storia dell’automobile a quella della nostra società e della nostra cultura è rappresentata all’interno del Museo Nazionale dell’Automobile di Torino attraverso le 30 sezioni in cui sono articolati i 9.000 mq di spazio espositivo, una suddivisione in sale che permette di definire con esattezza tematiche e periodi storici precisi, fornendo al visitatore un chiaro percorso narrativo, espresso con titoli e ambientazioni suggestive, dagli albori ai giorni nostri.

Il museo: una storia lunga 70 anni
Il Museo dell’Automobile nasce a Torino nel 1932 da un’idea di due pionieri del motorismo nazionale, Cesare Goria Gatti e Roberto Biscaretti di Ruffia e figura tra i più antichi Musei dell’Automobile del mondo. Fu Carlo Biscaretti di Ruffia (figlio di Roberto) a legare indissolubilmente il proprio nome al Museo Nazionale dell’Automobile di Torino: fu lui ad idearlo, radunarne la collezione iniziale, battersi per farlo nascere e adoperarsi tutta la vita per dargli una sede dignitosa. Nel 1956 l’A.N.F.I.A. (Associazione Nazionale fra Industrie Automobilistiche ed Affini) e la Famiglia Agnelli, con il pieno assenso del Comune di Torino, decisero di promuovere la costruzione di una sede permanente in corso Unità d'Italia. Con rogito notarile del 22 febbraio 1957 fu costituito il Museo dell'Automobile di Torino. La sede storica fu progettata dall’Architetto Amedeo Albertini, sulla sponda sinistra del Po a poca distanza dal Lingotto. L’edificio, i cui lavori iniziarono nell’aprile del 1958 e si conclusero nell’autunno del 1960, rappresenta un raro esempio di architettura moderna. Il museo fu ufficialmente inaugurato il 3 novembre del 1960 ed intitolato alla memoria del suo primo Presidente, Carlo Biscaretti di Ruffia.

Oltre il museo
In sintonia con molti esempi europei contemporanei e con una vocazione internazionale, il nuovo Museo Nazionale dell’Automobile di Torino vuole riposizionarsi a pieno titolo come punto di riferimento nella vita cittadina e culturale di Torino e del territorio, che in questi ultimi anni hanno dimostrato particolare vivacità e coraggio intellettuale, oltreché imporre la moderna immagine del museo quale luogo da vivere e non solo da visitare. Le funzioni propriamente espositive del museo saranno integrate da una serie di attività complementari quali uno spazio eventi, un centro congressi, un centro di documentazione, un centro didattico, il bookshop e la caffetteria e il ristorante. A ciò si aggiunge un rinnovato bisogno di intensificare la missione didattica e di servizio documentario, che il museo riconosce come cruciale, e dare un nuovo senso alla collezione, moltiplicandone i significati e inserendola all’interno della storia del Novecento, non solo italiano ma anche europeo.

Board e Consiglio di Amministrazione
Il board del nuovo Museo Nazionale dell’Automobile di Torino è composto dal Presidente Giuseppe Alberto Zunino, dal Vice Presidente Fiorenzo Alfieri, dal Direttore Rodolfo Gaffino Rossi. Soci ordinari sono la Regione Piemonte, la Provincia di Torino, la Città di Torino e l’Automobile Club Italia. Il consiglio di amministrazione è composto da Michele Coppola, Ugo Perone, Fiorenzo Alfieri, Piergiorgio Re, Filippo Beraudo di Pralormo e Giuseppe Alberto Zunino. Il Collegio revisori è composto da Maurizio Cortese, Giovanni Miglietta e Luca Giuseppe Piovano.
L’amministrazione e il centro congressi è affidato a Marzia Tholozan, il Centro di documentazione a Donatella Biffignandi e Claudia Debenedetti, la didattica a Elisabetta Ascheri.

Ufficio stampa Museo Nazionale dell'Automobile di Torino: Paola Masetta T. 011 677666 p.masetta@museoauto.it

Mailander per Museo Nazionale dell'Automobile di Torino:
Marcella Laterza, T. 011 5527322 M. 335 7559154 m.laterza@mailander.it
Stella Casazza, T. 011 5527327 s.casazza@mailander.it
Chiara Ferraro, T. 011 5527330 c.ferraro@mailander.it

Museo Nazionale dell'Automobile di Torino
corso Unità d'Italia, 40 - 10126 Torino
Dal 20 marzo 2011 il Museo sarà aperto il lunedì dalle 10 alle 14; il martedì dalle 14 alle 19; il mercoledì, il giovedì e la domenica dalle 10 alle 19; il venerdì e il sabato dalle 10 alle 21.
Il costo del biglietto è: intero 8 euro, ridotto 6 euro, scuole 2,50 euro.

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