Una mostra di opere relative agli anni '60 e '70. Dopo un inizio contrassegnato da una particolare proposizione delle ultime ricerche astratte, l'artista sviluppa la sua personale rivisitazione del clima di nuova oggettivita', dando inizio a quell'universo segnico che contraddistinguera' la propria opera per tutto il suo percorso.
La galleria In Arco ripropone – a tre anni di distanza dalla precedente esposizione di opere degli anni
‘80 – una mostra di opere relative agli anni ‘60 e ‘70.
Nel panorama artistico degli ultimi quarant’anni, Mario Schifano ha assunto un ruolo unico e speciale,
per la qualità del suo percorso artistico che lo ha reso inconfondibile e inimitabile. La sua ricerca pittor-
ica è andata delineandosi in un momento di stasi dell’arte contemporanea, avvenuto alla fine degli anni
’60 tra il declino dell’informale e l’affermarsi della pop art. Dopo un inizio contrassegnato da una sua
particolare proposizione delle ultime ricerche astratte, l’artista sviluppa la sua personale rivisitazione del
clima di nuova oggettività, dando inizio a quell’universo segnico che contraddistinguerà la propria opera
per tutto il suo percorso. Chiave di volta di questo momento é l’utilizzazione del linguaggio pubblici-
tario - usato in maniera frammentaria e deformata - dove i segni assumono un valore alfabetico, come
era già avvenuto nel periodo precedente con le figure geometriche e le colate di colore. Nasce una lunga
serie di dipinti, sviluppata e ripetuta nel corso degli anni successivi, che vanno dagli schermi monocromi
Particolare di esterno, 1962), ai segnali pubblicitari (Particolare di paesaggio/strada, 1962), ai fondi
stellari ( Stelle con nuvole e Tutte stelle, entrambi dell’inizio degli anni ‘70 ).
Quando l’artista si rivolge al quotidiano - quasi banalizzandolo in un’ottica pop - si riallaccia, citandolo, al futurismo (Futurismo
rivisitato, 1978 e Futuristi, 1980) evidenziandone anche i suoi protagonisti (When I remember Giacomo
Balla in NY, 1964). La cultura, come il mondo fisico che circonda, è un valore da annullare e reimpostare
in una diversa dimensione, indirizzata a definire un nuovo impegno sociale, prima ancora che artistico;
tutto ciò si evince dalla serie Tv, dipinti con base fotografica ricoperta con smalti dai colori acidi e de-
vianti. A seguire, negli anni ‘70, Schifano utilizza la tecnica del collage, avvalendosi di fotoimpressioni
e fotomontaggi, accentuando ancora di più la propria vocazione artistica non conformista, come nella
bellissima serie di opere a quattro mani con il fotografo Franco Fontana.
Ancora oggi le opere realizzate negli anni ‘60 e ‘70 restano di incredibile attualità; tra le più importanti
vanno ricordate le serie dedicate ai marchi pubblicitari (Coca-Cola ed Esso in primis) alla Bicicletta,
ai Cuori, al Laboratorio umano e alla natura in generale (tra le serie più famose troviamo i Paesaggi
anemici, le Vedute interrotte, le Finestre con interno, gli Alberi).
Inaugurazione: giovedi 17 marzo 2011 ore 18.30
Galleria In Arco
piazza Vittorio Veneto 1-3 - Torino