Crossover 02 e' un'intermodulazione di frequenze artistiche, una valorizzazione di talenti emergenti, una doppia personale che prosegue il percorso di Crossover 01.
a cura di Gian Alberto Farinella e Claudia Crisopulli
“Crossover 02” è un’intermodulazione di frequenze artistiche, una valorizzazione di talenti emergenti, una doppia personale che prosegue il percorso di “Crossover 01” nella quale ritroviamo le opere di Claudia Crisopulli, d’installazione-scultura affiancata alle opere pittoriche di Silvia Cammarota.
Le installazioni di Claudia Crisopulli sono incentrate sui temi dell’identità collettiva e della memoria individuale. “Società in Serie” (2008) è una piccola serra che contiene dei vasi da cui spuntano delle mani dalla terra. Ogni mano rappresenta un’identità sociale, unica e inequivocabile. Ci sono mani maschili e femminili, alcune di esse sono riproposte più volte, con diversi materiali. L’omologazione, l’identificazione sociale vengono messe in scena attraverso una coltivazione in serie. Una produzione di massa sociale che ricorda qualunque pianta/prodotto dove la propria ragion d’essere vale solo all’interno di quel microcosmo, in quella piccola società apparentemente libera. In “Società in serie” l’uomo diventa un prodotto come quelli che produce. Il vaso rappresenta il proprio habitat, la serra è il territorio circostante. “Ma al di fuori che cosa ci sarà?” – si chiede l’artista – “E la libertà dell’individuo è all’interno o all’esterno della serra?”
Con “Socialmente Vedova” (2010), invece troviamo materiali di recupero, una parte inferiore di un buffet. Al suo interno un corpo di donna rannicchiato che, a guardare bene, manca della testa, e le uniche parti visibili sono i piedi e le mani realizzate in gesso, per il resto è avvolto in un drappo di stoffa nera. È un omaggio a tutte le donne abbandonate nei loro dolori, lutti, solitudini, problemi lavorativi … Ma c’è anche la speranza di farcela … In “Ricordo di affetto oggettivo” (2010), Claudia ha racchiuso tutti gli oggetti appartenuti al suo cane in singole buste appoggiate nella sua cesta/cuccia che a sua volta è stata racchiusa in una busta più grande: una cristallizzazione del tempo, una messa sotto vuoto della memoria.
I quadri di Silvia Cammarota rappresentano immagini femminili non riconducibili alla reale anatomia umana: apparentemente simili tra loro, di fatto uniche. La loro realizzazione è una visione del tutto personale dell’artista e nella loro astrazione si percepisce il suo forte pensiero ideologico e tecnico; l’artista ha, infatti, una forte tecnica grafica affiancata ad una grande conoscenza della tecnica pittorica.
In questo caso abbiamo tele studiate in ogni minimo particolare, nulla è lasciato al caso, dalla scelta della tela, alla dimensione, all’intelaiatura, all’acrilico utilizzato e a qualunque aggiunta tecnica. Tutto è comunque una costruzione voluta dall’artista. Le opere di Silvia Cammarota rappresentano Donne che aspettano … Aspettano che la vita dia loro ciò che Sognano ma le loro aspettative troppo alte le portano ad una continua delusione. Silvia Cammarota: “ Messe a nudo? Sono donne cha amano troppo!”.
Claudia Crisopulli nasce nel 1983 a Torino, dove vive e lavora. Nel 2010 si diploma in “Arti visive e discipline dello spettacolo” presso l’Accademia Albertina di Belle Arti di Torino, con una tesi su “Arte contemporanea al tempo della società dello spettacolo”.
Silvia Cammarota nasce nel 1982 a Torino, dove vive e lavora. Nel 2004 diploma in “Arti visive e discipline dello spettacolo” presso l’Accademia Albertina di Belle Arti di Torino. Ha partecipato a numerose collettive italiane.
Inaugurazione: mercoledì 30 marzo 2011 dalle ore 18,30 alle ore 21.30.
Criso Art & Internet
via Berthollet 22, Torino
Orario: Lunedì 12-20, dal martedì a sabato 10,30-20. Chiuso la domenica.
Ingresso libero