Capsule policrome di cultura POP. La carne sara' protagonista. Torazine e' un fenomeno mediale mutogeno che esplora i confini della sperimentazione linguistica ponendo in luce il rapporto tra controculture e postmodernita'.
TORAZ-IN-EXHIBITION < > SPA/SM/ART
Capsule policrome di cultura POP
La carne sarà protagonista.
Susanna Su&Giu fotografa parate di mummie che scorrono per un pubblico di
quarti di bue appesi; memorie di annullamenti e di cacce all'uomo. Corpi
cambiati nel mucus del retto: una visione che dilaga. L'incubo è quello che
vediamo quando apriamo gli occhi e non va mai via; è la caducità della
carne.
I corpi di Infidel rotolano via -mulinelli di budella pulsanti e umori /
fuochi d'artificio umani, svastiche e croci di carne: torniamo ai simboli
originari, sono incisi nel dna: guide interiori - rune di sangue. Oggi le
stigmate sono piaghe di herpes e sarcoma di Kaposi.
I cazzi di Atonal spalancano le sezioni e orgogliosi mostrano la figa
dentro; morte incoronata di morte i suoi papi con mitrie di vertebre.
E poi Psicorganica, la tortura è architettura, immagina urla e contorsioni,
come vibrazioni distorte sulle rette linee del legno.
La carne comanda qui: la carne che si fa calpestare per alzarsi o azzerarsi,
oltre una notte d'acciaio che incolla la pelle e il sonno.
La fiera del disgusto.
"L'artista" ama la bellezza - ma è altro amore ed altra bellezza; quella che
ci fa ritrarre per un attimo - lo choc del riconoscimento, gasometri e un
cielo incendiato / oggetto di culto
trafugato / diari di notti dove niente scrive e il corpo fa qualcos'altro -
si tende e sputa.
Il corpo scoprendosi cavo si risveglia: un vuoto. Linda Lovelace e Rin Tin
Tin; Lady D. su un trono di rottami; Davide sanguina, Golia gli ha cavato
gli occhi e gli scopa il teschio.
Arte Borghese chiude l'allegoria, il circo di carne e ossa dell'arte
costretta a specchiarsi nel margine operativo della sua incrinatura.
Tautologia che amplifica il nulla.
Masturbazione catastrofica di stratificazioni macerate di simboli e icone.
Urla strappate per deserti primordiali di mura, di scheletri e residui di
linguaggio e di colore. Tutto è reliquia di eventi, sindone, feticcio da una
capitolazione. Solo la morte rimane, eros per nuova terminale arte sacra. Cè
una sola storia da narrare. E' sempre la stessa. La fine.
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WHAT IS TORAZINE?
Torazine: capsule policrome di controcultura pop.
Torazine è un fenomeno mediale mutogeno che esplora i confini della
sperimentazione linguistica ponendo in luce il rapporto tra controculture e
postmodernità . Il magma informativo che bolle nelle pagine dei suoi 5
numeri ondeggia intorno ad alcune boe metodologiche e concettuali. La scelta
redazionale è quella di negare se stessa non avendo nè redazione strutturata
nè linea bensì una struttura rizomatica di collaboratori che esprimono linee
possibili sul precedente rapporto senza mai convergere in una sintesi
dialettica.
Concettualmente parlando Torazine è un frame dissolvente tra le esperienze
delle avanguardie storiche come dada, surrealismo, futurismo, nonchè il punk
e tutte quelle correnti filosofiche, letterarie, visive e visionarie che
hanno rotto in forma radicale con gli universi socioculturali preesistenti
per far proliferare segni impazziti sull'ordine autoritario del simbolo. CiÚ
ibridato con la cultura dell'immagine e la lingustica del virtuale. Lo
strumento usato e' dedicato al concetto di pop-ular come insediamento della
poetica del delirio nell'immaginario di massa. La sua estetica e' unfair e
overloaded come lo sono i concetti elaborati. Il lettore di Torazine e' un
produttore di schizo-testo, impossibilato all'ordine delle pagine e alla
linearitý dell'interpetazione. La produzione di comunicazione interna a
Torazine e' molteplice. Il richiamo subliminale alla possessione e' dato dal
feticismo della merce-informazione. Torazine e', in primis, corpo
tattile-odorifero. Le sue pagine vengono sensibilizzate dallo scorrere
dis/ordinato di dita e dagli odori emanati. Il secondo piano della
comunicazione e' il corpo visivo. La grafica rumorosa in
tempesta segnica accarezza e punisce, bacia e morde, seduce e stupra. Il
terzo piano e' quello del testo. Cibo per la mente, l'immaginario affrontato
da Torazine varca i confini del fair play per giocare con il ristagnare dei
tab occidentali nella cultura globale. Il divieto e' l'invito piu'
irresistibile al piacere dell'oltraggio. Sotto la sua egida linguaggi ed
estetiche, accademici e maniaci assassini, superuomini e minorati mentali,
truffatori e bancari, favole ed incubi si mescolano per una critica radicale
ed iconoclasta alla configurazione dei nuovi rapporti di dominio.
Nichilismo postpolitico per un prodotto avariato che infetta i condotti
mediatici come gli ebrei lo fecero nell' europa 400centesca con la lebbra,
spargendola nei condotti acquiferi. zeitgeist jugend.
Inaugurazione 13.11 alle ore 19
"LA CUEVA (No-Art gallery)"
è aperta tutti i giorni (tranne domenica e lunedì) dalle 15 alle ore 21:00.
Dalle 18.00 si può degustare l'aperitivo a base di buffet biologico e vino
"del contadino".
-NO HAPPY HOURS-
LA CUEVA (No Art Gallery)
Via Vigevano 2/A, angolo via Gorizia
Milano
MM: Porta Genova
info: tel. 02 84 63 946
email: info@topolin.it