ULAP - UpLoad Art Project
Trento
via del Suffragio, 24
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Nicola Genovese
dal 31/3/2011 al 28/4/2011
lun-ven 10-12 e 15-19, sab-dom e festivi su appuntamento
328 5511994, 349 3865792

Segnalato da

Nicola Genovese




 
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31/3/2011

Nicola Genovese

ULAP - UpLoad Art Project, Trento

Breathing under. La personale dell'artista padovano, con opere degli ultimi due anni, pone l'accento su alcuni aspetti della sua poetica attraverso installazioni, video, fotografie micro-ritoccate e libri modificati.


comunicato stampa

A cura di Silvia Conta e Federico Mazzonelli

Con la mostra "Breathing under" UpLoad Art Project ospita una personale dell’artista padovano Nicola Genovese (1971, Venezia). Con opere degli ultimi due anni - di cui molte inedite - la mostra pone l’accento su alcuni aspetti della poetica dell’artista attraverso installazioni, video, fotografie micro-ritoccate e libri modificati. Il titolo allude ai momenti in cui il pensiero si fa altro, si strania dalle logiche usuali in una sorta di allucinazione momentanea che introduce uno sguardo/spiraglio effimero, ma vitale sul reale.

Le opere esposte afferiscono in particolare a tre filoni di ricerca – non rintracciabili in una sequenza diretta in mostra – che indagano altrettanti punti nodali dell’esistenza. In primis la necessità del rapporto uomo-natura in termini di un tentativo di riapprociarsi ad essa, fallito però a priori per l’uomo contemporaneo “costretto a vivere - come dice l’artista – in una realtà schizofrenica: un corpo che invecchia e una mente che emula il divino”. La natura, infatti, concepita in senso leopardiano da Genovese, è un ritmo meccanico a cui è connaturata l’impossibilità di sottrarsi: un universo scandito dalla ciclicità, mosso da leggi proprie che non lasciano scampo e non possono essere modificate. Non si tratta di un bucolico riavvicinamento alla natura, ma dell’accettazione del limite umano: solo la riconquista di un rapporto primigenio con la natura può restituire all’umanità la possibilità di accettare la finitezza del tempo e dell’esperienza umana e, in ultimo, la morte. In maniera quasi contigua, in altre opere, emerge l’atavica necessità umana della ricerca di una relazione con le forze irraggiungibili che sembrano governare la vita umana, che nei millenni si è tradotta nell’elaborazioni di miti, divinità e religioni, ma anche di ossessioni, feticci, ideologie e fanatismi.

Appaiono così nella produzione di Genovese opere che richiamano totem, ritualità, mantra ipnotici, figure archetipiche e arcaiche, che alludono all’eterna ricerca umana di un rapporto col divino quale latore di significato e valore dell’esistenza stessa, ricerca destinata però al fallimento, alla caduta nel vuoto. Altro filone fondamentale nella poetica di Genovese si esprime nei lavori dedicati all’ambiente domestico quale dimensione quotidiana e imprescindibile dell’essere umano: ne risultano opere dense di atmosfere e suggestioni lynchiane, in un costante scarto tra elementi prosaici e manifestazioni al limite del comprensibile e della spiegazione scientifica, tra ragione e delirio, visione e allucinazione, in una costante e affannosa ricerca di senso.

Immagine: Nicola Genovese, Don't look away when there's nothing there, libro modificato, 2011, courtesy dell'artista

Opening, venerdì 1 aprile 2011, h.18.30

ULAP | UpLoad Art Project
Via del Suffragio, 24 - Trento
Orari: Lunedi' - Venerdi' 10-12 e 15-19
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