Gianni Carrea
Leonardo Alberto Caruso
Fausto Danielli
Enrico Merli
Lucio Nocentini
Giuliana Petrolini Arcella
Vittoria Mazzoni
Stefano Finauri
Maria Cristina Castellani
Una collettiva affiancata da una mostra fotografica di Vittoria Mazzoni in cui il paesaggio e' l'immagine riflessa dei voli e dei sogni prima evocati.
a cura di Maria Cristina Castellani
Espongono:
Gianni CARREA
Leonardo Alberto CARUSO
Fausto DANIELLI
Enrico MERLI
Lucio NOCENTINI
Giuliana PETROLINI ARCELLA
Mostra fotografica
Fotografie di Vittoria MAZZONI
Cartoline antiche di Stefano FINAURI
Quante volte abbiamo sognato di volare? Le interpretazioni al riguardo non sono univoche…
Nell’arte si colorano di nuances particolari e in letteratura esistono esempi luminosi riguardo all’intreccio fra volo e sogno. Il mio intervento iniziale in questo catologo, pertanto, non puт consistere in una presentazione tradizionale… La mostra, infatti, si articola in percorsi molto diversi e in prodotti affascinanti ma non assimilabili in un unico discorso critico. Vi racconterт quindi la mostra a modo mio, sulla base delle suggestioni ricevute, in un’unica lettura multidisciplinare, trascinata dall’onda dell’emozione e del ricordo e sostenuta dal riferimento ad un’opera filosofica (la Repubblica di Platone) e da un’opera letteraria (La vita è sogno)…
C’era una volta – perdonatemi l’inizio banalmente narrativo - c’era una volta – dicevo - un sogno. Quello dell’uomo, che, da sempre, non si è accontentato di vivere sulla terra ma ha immaginato di poter volare e vedere dall’alto, terra e mari, fiumi e laghi, boschi e deserti. Quell’uomo ha cercato di fissare in forme artistiche il suo sogno ed ha creato generi letterari per raccontarlo. E sono nate figure fantasiose, bellissime sirene e mostri con le ali. Cieli stellati e sconvolgenti burrasche. Pleniluni e “distesi mezzogiorni”…Ha, di volta in volta, utilizzato tecniche sempre piщ raffinate. Poi è tornato ad immagini schematiche e tracce di memoria in palette dalle tonalitа raffinate. Briciole di fantasia in scenari di indubbio fascino.
Il ricordo ed il coinvolgimento emotivo scaturiscono – come si diceva - da una prima tappa letteraria che cavalca, come molte delle opere esposte, l’onda del sogno. Risale al 1635 l’opera più celebre del drammaturgo spagnolo Calderуn de la Barca, “La vita è sogno”. Vi si racconta di un re che decise di chiudere il proprio figlio in una torre, escludendolo dal mondo esterno, perchè i suoi calcoli astrologici annunciavano che si sarebbe rivelato un pessimo governante... La lettura fugace ed ingannevole delle stelle provocava quindi conseguenze di tipo politico, etico e morale? L’opera ci pone di fronte ad alcuni interrogativi, tenuti insieme dallo stesso fil rouge della nostra mostra: cos’и la realtа? È il sogno costituisce la finzione e la veglia и invece la realtà? O è l’inverso? Se la vita che viviamo non fosse che una rappresentazione in cui recitiamo una parte? Se il volo fosse parte di tale rappresentazione? Se, come afferma Calderуn de la Barca, la vita non fosse che un sogno, i sogni alla fine che cosa sarebbero? La risposta и nella domanda: i sogni sono solo sogni…E, pertanto, anche il volo, costituirebbe la semplice esemplificazione del tentativo di fuga verso la libertа o potrebbe essere il simbolo della ricerca di se stessi. Mi pare opportuno, in questo stadio della riflessione, citare Platone e la sua interpretazione di una realtà intermedia fra l’essere ed il non essere. E a tale discorso filosofico farт subito riferimento.
Tra l’essere il non-essere –sostiene Platone- esiste una realtа intermedia, il sensibile che, essendo un misto di essere e di non-essere, prevede una conoscenza intermedia tra scienza e ignoranza: la doxa o opinione. Solitamente, essa è fallace, perchè non partecipa della conoscenza dell’Idea, come invece, l’episteme o scienza (conoscenza suprema), che insieme alla precedente costituisce uno dei due possibili modi di conoscere. A sua volta la doxa si divide in eikasнa (immaginazione) e pistis (credenza).
Proprio fra eikasia e pistis si sviluppa l’avvincente percorso degli artisti in mostra. Fra mera immaginazione, nella parte che corrisponde alle ombre delle cose sensibili e “credenza”, corrispondente agli oggetti sensibili stessi. Con il fascino di calare, in un’atmosfera mitica, uno dei grandi interrogativi, eternamente significanti, cioи quello della conoscenza umana. Conoscenza attraverso immagini riflesse? O tramite una fedele lettura della realtа. Voglia di evasione o gioco di ruolo spinto sino all’estremo. L’ arte può rispondere a tale interrogativo, come testimoniano le opere artistiche esposte nella mostra che proprio al tema del volo e del sogno si ispira.
Così raccontano in un prezioso mosaico espositivo il delizioso iperealismo figurativo di Gianni Carrea, le magiche ed oniriche icone di Lucio Nocentini, le trepide luci trasfiguranti la realtа nella pittura di Enrico Merli, le analogiche ed ordinate taches nell’intrepretazione di Leonardo Alberto Caruso, le creative composizioni di elementi onirici di Fausto Danielli, il tempo delle fiabe e quello del volo, dipinti da Giuliana Petrolini Arcella
La mostra artistica è impreziosita poi da una mostra fotografica di Vittoria Mazzoni in cui il paesaggio è l’immagine riflessa dei voli e dei sogni prima evocati. Completa il bel percorso espositivo l’esposizione di cartoline storiche di Stefano Finauri che ci portano indietro nel tempo a “momenti di gloria”... Momenti che costringono il nostro sguardo a mirare alto.
Quello che hanno fatto gli organizzatori di questa esposizione, nella selezione di alcune preziose icone del nostro “volare”. Attraverso il mito. Attraverso strumenti culturali che pervadono la creatività, oltre la conoscenza umana. Grazie alle persone che hanno saputo volare, interpretare, credere e sognare.
Maria Cristina Castellani
Scrittrice ed esperta di comunicazione interculturale
Realizzazione: Eventid'Amare
Con il Patrocinio
Regione Liguria, Comune di Genova, Provincia di Genova, Biblioteca Civica Berio
Immagine: Enrico Merli, Il sentiero di Luce, 2011, olio su tela 50x80
Inaugurazione e presentazione 1 aprile ore 17
Biblioteca Civica Berio
via del Seminario, 16 - Genova
Orario: dal Lunedi al Venerdì dalle15,00 alle ore18,30. Sabato dalle 10,00 alle ore 18,00. Domenica chiuso
Ingresso libero