Concreto & Accidentale. Immagini immortalate dall'obbiettivo e impresse su materiale plastico retroilluminato. L'effetto finale e' quello di uno scenario tridimensionale.
Dopo i primi esperimenti, Riccio e Cozzolino, presi come da una foga creativa che passa attraverso strumenti tutt’altro che usuali, come le cannucce, colgono i privilegi e la duttilità di lavorare con il gas. Esso si sposta a seconda di dove vuole l’artista ma sempre in modo non totalmente controllabile. I risultati compositivi hanno quindi la doppia fascinazione della casualità e della concretezza formale, a sua volta stimolata e guidata accettando i limiti del mezzo.
Sviluppano così una poetica personalissima a metà strada tra suggestione proiettiva e ottica espressionista. Alcune delle immagini ottenute vengono immortalate dall’obbiettivo e impresse su materiale plastico retroilluminato. L’opera finale diventa uno scenario tridimensionale che acquista inevitabilmente una vitalità e un movimento che altrimenti sarebbe difficile restituire. Attraverso la contemplazione di queste light boxes lo spettatore si sente coinvolto nel processo creativo avvenuto qualche istante prima e reso eterno dal mezzo fotografico.
Gli scatti stampati in maniera tradizionale, al contrario di questi lavori, appaiono interpretazioni più certe e meno aperte a letture disparate. Il linguaggio veicolante l’immagine ha assunto in questa sede un valore predominante fino ad ispirarsi in maniera evidente alla pittura. Soggetti visionari filtrati da uno “sguardo impressionista”, evaporano su sfondi neri ribadendo quanto la fotografia sia una pratica creativa, giammai una mera registrazione
Inaugurazione 7 aprile ore 18.30
DIEFFE Arte Contemporanea
via Porta Palatina, 9, Torino
dal martedì al sabato 15,30 - 19,30 o su appuntamento
ingresso libero