Bafefit deve morire. Quadri capaci di contenere la narrazione di vere e proprie storie: vicende calate in un'atmosfera dark particolarmente congeniale alla visione dell'artista.
«Del lavoro di Bafefit si può dire questo: il bianco e il nero del suo segno riesce a contenere tutti i colori che è possibile esprimere con le emozioni». Paris Match
Giovane talento originario della Puglia e trapiantato a Roma, dove vive e lavora, Bafefit caratterizza le sue opere attraverso l’uso virtuoso del rapidograph: pennino a china nato per uso tecnico che l’artista spinge all’estremo delle sue possibilità, verso il ritratto di un mondo in cui predominano atmosfere oscure e personaggi colti sul sottile crinale che separa la vita dalla morte. Dotato di un’inventiva ironica fuori dal comune, Bafefit predilige antiche carte di fine Ottocento per sfogare il suo immaginario. Il risultato sono quadri capaci di contenere la narrazione di vere e proprie storie: vicende calate in un’atmosfera dark particolarmente congeniale alla visione dell’artista. Virtuoso dell’inchiostro, Bafefit si è fatto notare anche all’estero, in modo particolare in Francia, dove ha partecipato al volume Métamorphose en bord de Ciel, di Mathias Malzieu, insieme ad artisti come Nicoletta Ceccoli, Ciou e Benjamin Lacomb. In attesa di una mostra parigina, che aprirà i battenti a maggio, oltre quaranta opere di Bafefit saranno esposte dalla Mondo Bizzarro Gallery in quella che è la prima personale del "golden boy" dell’arte ipercontemporanea italiana: un evento che si preannuncia eccezionale e dove – accanto ai lavori su carta sarà allestito anche un progetto site-specific. Il modo migliore per accostarsi al lavoro di un artista originale e visionario.
Inaugurazione 9 aprile ore 18.30
Mondo Bizzarro Gallery
via Reggio Emilia, 32 c/d - Roma
lun-sab: 12-20 e dom: 16-20
Ingresso libero