Personaggi in cerca di storie. In mostra diciotto opere, tra assemblaggi tridimensionali, sceneggiate fotografiche e situation photography create dalla rilettura di alcune foto provenienti dall'archivio personale dell'artista.
Venerdì 8 aprile alle ore 18, presso “Pica Associazione Culturale” in via Vetriera 16, Napoli, si
inaugura la mostra dal titolo:
Personaggi in cerca di storie
Diciotto opere, assemblaggi tridimensionali, sceneggiate fotografiche, situation photography di
Mariano Grieco, create dalla rilettura delle sue foto di archivio perché, come lui stesso dice:
“...sentivo che non mi bastava più, mi sembrava che i soggetti delle mie fotografie, interpreti in-
volontari di un trentesimo di secondo che ci ha accomunato, mi chiedessero di essere riportati in
vita, anzi ad una nuova vita che li svincolasse dagli stretti margini della loro quotidianità fatta di
pellicola o carta, ormai storicizzata, per vivere avventure differenti, raccontare nuove storie con altri
interpreti anch’essi desiderosi di altro e di altrove, magari chiamando a fare “comparsate”, o ad
assumere un ruolo primario, personaggi di ben altri lignaggi e con ben più blasonate storie. Ed ecco
che i personaggi, anzi, le persone, anche quelle finora marginalmente relegate nell’angolo di un
fotogramma, chiedevano di essere liberate, forse sognando un’anarchia in cui tutti gli incontri e
tutte le opzioni fossero possibili. Io non ho fatto altro che accontentarle, ma il mio tentativo di
chiuderle in nuove storie dai margini conclusi non sempre riesce, quasi sempre qualcuno mi sfugge
in un sussulto di anarchico protagonismo. Ed io lascio fare.”
Opere che “giocano tra realtà urbana e immaginario codificato, linguaggio quotidiano e linguaggio
aulico” (Mario Franco); l'ironia, la tessitura tra memoria e quotidianità, tra storia e cronaca, tra
ritualità e laicità bastano a dare a questi lavori il senso di teatro proprio della vita, come suggeriva
Stanislavskij. (Massimo Bignardi). “...Molto barocche, senza però caricare di accezioni negative
questo termine ma come dato di fatto; di un barocco tipicamente napoletano, nel senso che sono
delle messe in scena, una specie di teatro del sociale” (Giancarlo Savino) teatralità che risponde
esattamente all'esigenza dei personaggi, che lasciando la loro vita di celluloide, concorrono, insieme
ad altri personaggi, a raccontare nuove storie interpretando se stessi, in una trama diversa e corale,
dove il proprio ruolo si esalta con il ruolo degli altri in un grande gioco di equilibrio.
“...Ma e' veramente necessario l'equilibrio per contemplare una realtà filtrata e ricostituita dal
prisma del linguaggio poetico? C'e' bisogno di scomodare surrealismo e metafisica per costatare che
l'inattesa armonia degli elementi in visione (in scena forse, ma per fortuna senza artificio di
partenza, forse solo in fase di invito a guardare) stanno così bene insieme, si incastrano così
"naturalmente" (per noi) e stridono tanto inevitabilmente tra loro col pericolo di credere per qualche
istante che è quella la vera realtà e non quella che ci gira attorno che guardiamo differentemente o
indifferentemente o solamente meno...” (Donato de La Rochelle).
Mariano Grieco, classe 1946, napoletano, fotografo ed editore, in gioventù, per molti anni, si è
occupato di fotografia in modo professionale, prima come fotografo di noti artisti, prevalentemente
scultori, forse retaggio dei suoi studi all’accademia di belle arti di Napoli dove è stato allievo di
Emilio Greco e di Augusto Perez, e poi, trasferitosi a Roma, come fotoreporter free-lance, attività
quest’ultima che lo ha portato a viaggiare in Italia ed in Europa per la realizzazione di fotoreportage
su tematiche essenzialmente, se non esclusivamente, sociali. Nel corso di questa attività ha raccolto
un archivio notevole di immagini che poi, per i vari accadimenti della vita, è rimasto pressoché
inedito ed inutilizzato.
Dopo una lunga parentesi di varie professionalità svolte a Napoli, in cui si è dedicato alla foto
pubblicitaria, all’organizzazione e allestimento di mostre d’arte, e all’editoria (ha fondato e diretto il
periodico di cultura e turismo alternativo Campania Felix, sua attuale attività), si è trasferito in un
antico casale immerso in un uliveto secolare in provincia di Salerno dove vive e lavora.
Inaugurazione Venerdì 8 aprile alle ore 18
PicaGallery
vico Vetriera, 16 - Napoli
Ingresso libero