My gunpowder. Un nuovo impressionista - come l'artista si definisce- che usa la ricerca materica per dimostrare che il male non sta nella sostanza, quanto nell'uso che l'uomo ne fa.
La polvere da sparo di Guido Coletti dal 9 Aprile in mostra a La Fortezza
La mia polvere da sparo: così s'intitola la personale di Guido Coletti che il prossimo Sabato 9 Aprile alle 19.00 si inaugura a La Fortezza di Gradisca d'Isonzo. Poche, semplici, parole che racchiudono a perfezione l'intera filosofia di quest'artista friulano ormai riconosciuto a livello globale. Un nuovo impressionista – come lui stesso ama definirsi – che usa la ricerca materica a dimostrare che il male non sta nella sostanza in sé, quanto nell'uso che l'uomo ne fa. E allora, con la stessa polvere di cui son fatte le stragi, Coletti fa esplodere i colori. I supporti. Le emozioni. Come in una sorta di Mandala buddista dall'effetto rigenerativo. My Gunpowder- La mia polvere da sparo rimarrà aperta al pubblico presso i locali di via Ciotti fino al giorno 27 del mese , con i seguenti orari: giovedì, venerdì e sabato dalle 10.00 alle 12.30 e dalle 17.30 alle 19.30; Domenica dalle 10.00 alle 12.30.
Dice Coletti della sua arte: “il mio lavoro non è pittura, non è decorazione, non è rappresentazione di forme: è un'idea realizzata sulla materia con la materia”. Ed ecco allora che la polvere da sparo non é strumento artistico, bensì finalità. Ecco che smette di ferire corpi ed anime, per aprire invece varchi di colore. Tridimensionalità in cui la mente si spinge e si perde, ponendosi domande su di sé. Chiedendosi, ad esempio, perché la razza umana utilizzi quella stessa materia per lo scopo sbagliato. Perché l'associ al sangue quando potrebbe usarla, invece, per generare stupore. “Io metto la materia sulla tela”, si legge sul catalogo dell'artista, “con la stessa tecnica che i monaci buddisti usano per creare il Mandala (viaggio dell'anima). I monaci ad opera ultimata la distruggono […] , io distruggo la materia bruciandola. L'incendio ha il suo effetto, come tutti gli incendi. Ma dalle ustioni la terra si rigenera”. Come dalle riflessioni può nascere una consapevolezza nuova.
Guido Coletti, nato ad Alnicco (Udine), fa risalire il suo amore per la materia alla giovanissima età, quando lavorava la pasta del pane dell'attività paterna, creando un'infinità di forme. Nel 1964 abbandona l'Università e si dedica completamente all'arte. Da allora, il suo curriculum artistico si arricchisce di esposizioni in tutto il mondo. Menzioniamo, tra esse, quelle di Bangkok, Caracas, New York, Miami, Tokyo o Toronto. Di lui hanno scritto negli anni alcuni tra i nomi più altisonanti della critica italiana ed internazionale.
Catalogo in galleria.
Ilaria Dot
Ufficio Stampa Galleria La Fortezza
Inaugurazione sabato 9 aprile ore 18.30
Galleria La fortezza
via Ciotti, 25 - Gradisca d'Isonzo (GO)
orari:giovedì, venerdì, sabato dalle 10.00 alle 12.30 e dalle 17.00 alle 19.30 domenica dalle 10.00 alle 12.30
Ingresso libero