Jose' Aparicio
Louis Francois Aubry
G. Kuhne
Carlo Labruzzi
Anna Tonelli
Jeanne-Elisabeth Gabiou Chaudet
Marguerite Gerard
Henriette Lorimier
Pietro Benvenuti
Eugenio Busmanti
Patrizia Rosazza-Ferraris
Sei preziosi scialli sono in mostra vicino a 12 dipinti in cui proprio questi scialli compaiono
Racconta Piero Tosi che nel 1954 quando lavorava con Luchino Visconti alla realizzazione di "Senso", in una delle scene Alida Valli doveva comparire ammantata in un gran scialle di cachemire. All'epoca in Italia un oggetto di tal genere era praticamente introvabile e l'attrice dovette adattarsi ad entrare in scena gravata dalle pesantissime pieghe di un folto tappeto a disegni di cachemire, unico tessuto con questa decorazione che era stato possibile recuperare. Poi, ricorda ancora Tosi, negli anni successivi dai guardaroba e dalle soffitte delle vecchie famiglie cominciarono a comparire questi preziosi, delicati tessuti, divenuti poi progressivamente oggetto di un raffinato collezionismo. Il termine cachemire ha una triplice valenza in quanto indica sia la localita' di provenienza che il prezioso filato ma anche il motivo decorativo orientale - il cipresso inclinato dal vento - che tanto successo ha ancora oggi. In Italia alcune strutture museali come Il Museo del Tessuto di Palazzo Bianco a Genova o la Fondazione Ratti di Como, hanno raccolto numerosi esempi di questi materiali tessili: a Roma una vasta collezione privata formatasi proprio "sul campo" del teatro e del cinema, la celebre sartoria teatrale Costumi Tirelli di Dino Trappetti, ha generosamente concesso in prestito un gruppo di sei tra questi scialli al Museo Praz affinche', in occasione della XIII Settimana della Cultura possano venir esposti al pubblico, avvicinati ai ben 12 dipinti di primo Ottocento del Museo, in cui proprio questi scialli compaiono. Evento a cura di Eugenio Busmanti e Patrizia Rosazza-Ferraris; inaugurazione venerdi' 8 aprile ore 18.