In mostra una serie di opere pittoriche informali e la produzione recente dell'artista, caratterizzata da un recupero delle forme e del figurativo.
Alla base della ricerca di Ulrike Schneider vi è indubbiamente l’intenzione di modificare gli elementi di conoscenza del reale attraverso altri elementi formali che costituiscono un nuovo linguaggio visivo che tende alla semplificazione dell’immagine,secondo moduli personali allusivi che sottintendono una figuratività-astrattiva. L’operazione, se non fosse sostenuta da profonde implicazioni culturali e da sincere spinte emotive e mentali, potrebbe dar luogo ad equivoci ed ambiguità, che Ulrike Schneider, peraltro elimina immediatamente,conferendo la chiave per la subitanea leggibilità dei suoi elaborati sia sul piano estetico sia su quello più propriamente intellettuale. Certamente la prevalenza attribuita ai procedimenti mentali e percettivi sovrasta ed elimina le necessità di un più evidente impianto rappresentativo,ma ciò non turba il rapporto tra opere ed osservatore. Anzi proprio dalla esigenza di recepire più compiutamente i contenuti viene maggiormente stimolato ad una intensa partecipazione,al contrario di quanto può accadere quando l’attenzione è accentrata solamente su fattori di carattere estetico. Ulrike Schneider,quindi,riesce a realizzare quella difficile situazione di equilibrio che le permette,con la sua ricerca e la sua esplorazione,di penetrare aree sconosciute senza il rischio di operare in condizioni di estraneità rispetto ad un pubblico più vasto. Ciò avviene principalmente attraverso una paziente mediazione esercitata tra le esigenze di una libera espressività e quelle,altrettanto importanti,di adeguamento al desiderio di una più che legittima possibilità di decifrazione.
Direi che Ulrike sia giunta a quella confluenza che avrebbe potuto portarla,tout court,all’informale,ma,abbia operato un certo recupero di forme in modo da rendere più accessibili le sue opere ad una comprensione chiara ed inequivocabile. L’evoluzione,piuttosto, è riscontrabile nel completamento materico che caratterizza la sua produzione. Cosicché le campiture si evidenziano anche in senso reale oltre che coloristico e l’effetto è denso di suggestioni e riferisce di un’attenta ricerca sul piano tecnico. I colori si alternano tra tonalità calde ed inserimenti neutri,mettendo in risalto luminosità diffuse che conferiscono all’insieme pregevolezza ed immediata compenetrazione.
Le tematiche si riferiscono ad argomenti di attualità quotidiana,quindi un’artista profondamente integrata nella realtà sociale ed umana dei nostri tempi e in possesso degli strumenti e delle conoscenze della più evoluta pittura moderna.
Pink House Gallery 10 marzo 2011 Vincenzo Cignarale
Biografia di Ulrike Schneider
Nasce nel1964 a Fuessen,Germania, dove inizia da autodidatta la sua esperienza artistica. A 25 anni lascia la Germania per trasferirsi in tappe successive in Austria, Svizzera ed infine in Italia. La sua prima mostra a Graz nel 1992 nello Schloss Freiberg. Nel 1995 le allestiscono una personale presso “ Haus der Architektur “. Sempre nel 1995 viene invitata a partecipare alla collettiva internazionale sul tema della pace,presso Lambarna-Casa della Luce- a Labin (Croazia).Tra il 1998-“99 si trasferisce a Torino per approfondire gli studi pittorici e in questa città realizza la scenografia per l’evento teatrale “ Stalker Teatro “,con una performance personale partecipa con la Fondazione “ Città dell’arte “ di Michelangelo Pistoletto ad un evento a Biella. Nel 2000 si trasferisce ad Urbino dove partecipa alla collettiva “
Salva l’Arte “ organizzata dall’Accademia di Belle Arti della stessa città. Nel 2001 si trasferisce in Svizzera dove frequenta la Scuola Steineriana di San Gallo e qui incontra Ulla Tobler che incide profondamente nella sua conoscenza dell’armonia dei colori. Dal 2003 si stabilisce definitivamente in Italia : a Fossombrone dove espone in personale nello stesso anno e successivamente nel 2004. Dal 2006 al 2009 espone in collettiva presso il Palazzo dei Principi Falconieri in Carpegna. Nel 2009 e 2010 personali nella chiesa del castello di Scavolo ( Sant’Agata Feltria) . Vive e lavora a Cesena in via San Miniato 170
Inaugurazione 9 aprile ore 18
Domus Turca
via del Turco, 37A - Ferrara
Orario: lun-ven 9-12.30, 15.30-19.30 sab e dom su appuntamento
Ingresso libero