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15/11/2002

Ernesto Treccani

ComoArte, Como

Negli spazi di via Olginati 3 a Como, si terrà una personale del Maestro Ernesto Treccani, dal titolo “Segno e colore”.

In mostra una trentina di quadri dell’artista che raccontano gli ultimi anni della sua produzione, per i quali è stato realizzato un catalogo presente in galleria.
Un’iniziativa unica nel suo genere che non mancherà di riscuotere notevoli successi e che conferma gli sforzi operati dalla Galleria ComoArte per la divulgazione delle opere d’arte dei Maestri dell’arte moderna.

In concomitanza con la mostra alla Galleria ComoArte sarà possibile ammirare le opere del Maestro Treccani anche nello spazio APT in piazza Cavour.

Segno e colore
La splendida stagione creativa che Ernesto Treccani sta vivendo brucia ormai da tempo nel crogiuolo del colore. La mostra Segno e colore, qui rappresentata nella sua interezza, è il risultato di un’attenta scelta delle ultime opere dell’artista milanese, promossa dalla galleria ComoArte a testimonianza di una ricerca dedicata ai collezionisti più esigenti.

La selezione delle opere esposte ha seguito le tracce più profonde lasciate da Treccani nella storia dell'arte.
Ecco allora svelarsi gli ultimi capolavori, racconti di una realtà mutevole, camuffata da pennellate di colore, segni calibrati da virtuosismi che da anni caratterizzano la produzione dell’artista. La sua arte, il suo dipingere paiono esprimere proprio per questa accanita necessità di testimonianza, di comunicazione, una completa adesione alla realtà. Non in ultimo, una espansa gioia di vivere, un senso di illimitata libertà, che finiscono con l'improntare ogni persona, ogni oggetto, ogni ambiente ch'egli incontri, che si offrano al suo sguardo.

I caratteri salienti della pittura del grande Maestro italiano si evincono già ad una prima lettura dell’immagine: festosità cromatica e celerità nell’esecuzione. Quest’ultima sembra in parte dovuta alla tecnica pittorica dell’imprinting, ma anche alla totale libertà in cui opera l’artista, scevro da qualsiasi apparente vincolo formale, perché la realtà appare ai suoi occhi proprio così.

Ecco allora prendere forma l’Arlecchinata di Porta Volta, capolavoro di sicura denuncia, che testimonia l’interesse di Treccani per il colore dei Fauves; per arrivare al lirismo degli ultimi anni, nei quali l’autore privilegia la natura e la figura. E ancora, i Volti, ormai noti al pubblico più attenti, il ciclo delle Siepi, inaugurato già nei primi anni ’60 e le Marine.
Il suo accanimento per la pittura si è protratto sino ai giorni nostri. La costante presenza nel panorama artistico internazionale, insieme con la sua ostinata ricerca pittorica ne hanno fatto un pittore conclamato e ricercato anche al di fuori degli ambienti elitari dell’arte.
L’ispirazione improvvisa cede il passo allo schizzo fermato sul foglio per cogliere gli andamenti salienti della trattazione successiva. Ernesto Treccani tende a fissare sulla tela un’impressione che abbia l’intensità ritmica del proprio pensiero, come sinapsi incontenibili e incapaci di esprimersi altrimenti.
Il segno riesce così a cogliere la precarietà della vita, che codifica il volubile, l’instabile: la pennellata vibra in continui cambiamenti caratteriali, in un tripudio grafico di linee che danzano sulla tela componendosi in un inno alla joie de vivre.
Segno e colore diventano tensioni e rilassamenti, assumono valori espressivi mutevoli e cangianti in molteplici variazioni del reale. La vita traspare dai colori luminosi e magistralmente accostati, si concretizza nel gesto, calando l'opera nella sua contemporaneità.

ComoArte
via Olginati 3, Como

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