Seduzione delle tracce. Un'ampia selezione di opere dedicata al percorso del fotografo sulle Ossidazioni. Completano la mostra lavori tratti da Tempo rallentato e una selezione di Polaoro, esemplari unici sul tema del paesaggio. A cura di Carlo Madesani.
a cura di Carlo Madesani
Nino Migliori (Bologna, 1926) è un grande maestro della fotografia italiana, dalla
grande personalità e dalla grande poliedricità artistica: curioso ottimista,
osservatore attento e grande sperimentatore è uno dei pochi fotografi in grado di
spostare il baricentro delle nostre percezioni abituali. Da uomo generoso e libero,
dotato d'istantanea solarità, attrazione per il nuovo, con un'irresistibile
inclinazione a tutto ciò che è sperimentale, Migliori ha saputo sublimare il proprio
lavoro modificando continuamente la sua linea di ricerca e, mantenendo sempre
elevato il rigore qualitativo, riattualizzando nel tempo temi o tecniche già
sperimentate.
Le sue indagini, fin dalla fine degli anni '40, spaziano dalle
immagini realiste del quotidiano (vedi il famoso "Tuffatore"), all'analisi sul
linguaggio fotografico (ossidazione, pirogramma, idrogramma, fotogramma...), all'
indagine sulle testimonianze lasciate sui muri per poi continuare con altre tecniche
da lui inventate.
Da Camera16 un'ampia selezione dedicata al percorso di Migliori
sulle Ossidazioni dalle prime, rare e preziose del 1948, alle successive degli anni
'80 e del 1996 fino alla nuova serie del 2010. Il lavoro sulle ossidazioni traccia
una sintesi trasversale sul racconto fotografico di Migliori. Sono tutti pezzi
unici, lavori OFFCAMERA di irresistibile fascino. Astratte e concettuali le
storiche, figurative e delicate le più recenti.
In esposizione anche una selezione
di POLAORO, esemplari unici sul tema del paesaggio, interpretazione della polaroid
che Migliori stravolge e personalizza a mano facendo pressione sul foglio con
un'apposita punta nella fase di sviluppo, e poi successivamente elaborandole e
appoggiandole su un delicato foglio oro ad esaltare ed impreziosire i fori e gli
squarci degli interventi effettuati. L'anima rimasta, il foglio sul retro della
polaroid diventa anch'essa un'opera, una SINOPIA, un'anima doppia della stessa
immagine resa anch'essa un prezioso unicum.
La mostra è completata con lavori tratti
da Tempo rallentato, ovvero ritratti di frutta e verdura racchiusa in vasi di vetro,
a testimoniare come la natura possa essere la forma d'arte più preziosa con i suoi
colori ed i suoi suggestivi panorami d'insieme.
Nino Migliori (Bologna, 1926) inizia a fotografare nel 1948. Ha esposto in
importanti musei internazionali, GAM Torino, Museo d'Arte Contemporanea L. Pecci,
Museum of Fine Arts Houston, a Biennali d'Arte di Venezia; sue opere sono conservate
in prestigiose collezioni pubbliche e private: MAMBO Bologna, Galleria d'Arte
Moderna Roma, MOMA New York, MNAC Barcellona, Museum of Fine Arts - Boston e molte
altre.
In occasione della mostra verrà pubblicato il catalogo "Nino Migliori. Seduzione
delle tracce" con testo di Lucia Miodini.
Inaugurazione: giovedì 14 aprile ore 18.30
Camera16
Via Pisacane 16, Milano
Orari: da martedì a sabato, dalle 15.00 alle 19.00
Ingresso libero