Barbara Mazzoleni - B@bele Comunicazione
In mostra, dopo il restauro, la preziosa 'Madonna Baglioni' di Andrea Previtali, in un dialogo con un altro restauro di studio dedicato alla tela del Previtali 'Madonna con il Bambino leggente tra San Domenico e Santa Marta di Betania', recentemente acquisita dalla Banca Popolare di Bergamo. A cura di M. Cristina Rodeschini.
mostra a cura di M. Cristina Rodeschini
Ancora una volta l’Accademia Carrara incontra Italia Nostra Sezione di Bergamo sul terreno della
conservazione: in mostra, dopo il restauro, la preziosa ‘Madonna Baglioni’ di Andrea Previtali, in una
iniziativa in cui l’intervento conservativo eseguito da Roberta Grazioli si integra con
l’approfondimento storico e scientifico di Antonio Mazzotta.
Con la preziosa opportunità di far dialogare in mostra l’opera della Carrara con un altro “restauro di
studio”, condotto dalla restauratrice Delfina Fagnani Sesti e dallo storico dell’arte Enrico De Pascale,
dedicato alla tela del Previtali Madonna con il Bambino leggente tra San Domenico e Santa Marta di
Betania, recentemente acquisita dalla Banca Popolare di Bergamo.
Nell’ambito di “Vincere il Tempo”, allestimento temporaneo dell’Accademia Carrara di Bergamo al Palazzo
della Ragione, nel cuore di Bergamo Alta, si riaccende nuovamente l’attenzione sull’impegno del Museo per
la tutela e valorizzazione del proprio patrimonio, con la mostra dedicata al restauro e allo studio della
Madonna con il Bambino e Santi (nota come ‘Madonna Baglioni’), raffinata opera su tavola (cm 86,5 x
118,5) eseguita nel 1511-1513 circa da Andrea Previtali, uno dei principali protagonisti, insieme a Lotto,
Cariani e Palma il Vecchio, di quella peculiare “corrente” con cui il territorio bergamasco si inserì e si distinse
all’interno della grande scuola pittorica veneziana.
A documentare in mostra la fase più matura del Previtali è invece un dipinto su tela dell’artista, la Madonna
con il Bambino leggente tra San Domenico e Santa Marta di Betania (cm 83 x 83), recentemente
acquisita alle proprie collezioni da Banca Popolare di Bergamo e a sua volta sottoposta a un intervento di
restauro e a un’iniziativa di studio.
La mostra nasce, ancora una volta, dall’incontro dell’Accademia Carrara con Italia Nostra Sezione di
Bergamo che già lo scorso anno aveva promosso il restauro delle due tavolette della Carrara con le “Storie
della Passione di Cristo” di Defendente Ferrari e oggi ha confermato il suo sostegno a un progetto di tutela e
conoscenza: “I Quaderni sul Restauro” pubblicati dall’Accademia Carrara (Lubrina Editore), con le
iniziative espositive e di studio correlate, si propongono infatti di creare attorno al recupero di un’opera, la
collaborazione tra competenze diverse. L’intervento conservativo si integra, infatti, con l’approfondimento
critico di uno storico dell’arte specialista della materia.
Quest’anno la scelta è caduta sulla Madonna con il Bambino e Santi del bergamasco Andrea Previtali
(Brembate di Sopra, 1480 circa – Bergamo 1528), entrata in Carrara nel 1900 per legato di Francesco
Baglioni e per questa ragione chiamata ‘Madonna Baglioni’.
Il dipinto, particolarmente problematico dal punto di vista della conservazione, è stato restaurato con un
complesso intervento condotto da Roberta Grazioli, che, con la direzione tecnico scientifica di Amalia Pacia
della Soprintendenza per i Beni Artistici e Storici di Milano, si è cimentata non solo sul terreno del restauro
pittorico, ma prima ancora nel recupero della fragilissima tavola di supporto, ormai ridotta ai minimi termini, in
particolare quanto a spessore, da precedenti interventi che avevano anche comportato l’applicazione al
supporto di una rigida “parchettatura”.
Il restauro attuale non solo ha restituito al pubblico un’opera di ritrovata leggibilità ma ha consentito di
gettare nuova luce sui non pochi dubbi (a cominciare dal titolo, dalla datazione e dal luogo di esecuzione)
che i pur numerosi studi precedenti avevano lasciato.
Con un’attenta ricerca sulle fonti, corroborata dai dati provenienti dal restauro e dalle indagini diagnostiche,
Antonio Mazzotta, giovane specialista della pittura veneta e lombarda del XV e XVI secolo, ha infatti
ricostruito e riletto la storia e l’iconografia del dipinto, dall’impostazione ancora fortemente belliniana, che
colpisce, oltre che per la splendida tavolozza, anche per la grande raffinatezza nei dettagli, probabile
conseguenza di un committente colto ed esigente.
Dall’esame attento del dipinto è nata anche la collaborazione con la Biblioteca Civica Angelo Mai che ha
individuato un libro che ricorda, per la particolare legatura, quello retto dal santo alla sinistra della ‘Madonna
Baglioni’ della Carrara.heroldi.
Durante il restauro, inoltre, l’opera è stata sottoposta ad analisi diagnostiche - riprese in IR e fluorescenza
UV - condotte da Vincenzo Gheroldi, storico dell’arte e direttore dell’area tecnico-scientifica-superfici
decorate della Soprintendenza per i Beni Architettonici e Paesaggistici di Brescia, che hanno permesso lo
studio delle tecniche esecutive e dello stato di conservazione.
Di particolare interesse è l’accostamento della tavola della ‘Madonna Baglioni’, sia in mostra che nel “doppio”
Quaderno, con la tela Madonna con il Bambino leggente tra San Domenico e Santa Marta di Betania,
anch’essa oggetto di un “restauro di studio” condotto dalla restauratrice Delfina Fagnani Sesti e dallo storico
dell’arte Enrico De Pascale.
Il dipinto, che raffigura una Sacra Conversazione immersa in un profondo e luminoso paesaggio, appartiene
a differenza della ‘Madonna Baglioni’ alla fase matura del pittore bergamasco.
Dalla delicata operazione di pulitura del dipinto, che sarà poi lasciato in comodato alla Carrara con modalità
e tempi da concordare, è rinata la pittura del Previtali, liberata da precedenti interventi di restauro che ne
mortificavano la raffinatezza cromatica e la lievità.
Le dimensioni relativamente contenute dell’opera (cm 83x83) fanno supporre una sua destinazione alla
devozione privata, verosimilmente per un’abbiente monaca operosa nel convento domenicano femminile di
Santa Marta (ciò che spiegherebbe l’insolito dettaglio della veste domenicana indossata dalla santa), dove
sorge l’attuale sede della Banca Popolare di Bergamo, attuale proprietaria del dipinto.
Eseguita intorno al 1515-20, dopo il rientro di Previtali da Venezia, la tela riveste un considerevole interesse
storico anche per la presenza del modellino architettonico sorretto da San Domenico, che le recenti ricerche
hanno dimostrato rappresentare la chiesa domenicana di Santo Stefano (quella che custodiva la Pala
Martinengo di Lorenzo Lotto), demolita nel 1561 per far posto alle mura veneziane di Bergamo Alta.
Al restauro e allo studio storico artistico delle due opere sarà dedicata una conferenza di approfondimento
durante il periodo di apertura della mostra.
PRENOTAZIONI GRUPPI E VISITE GUIDATE
tel. +39 035 21 80 41, negli orari lunedì - venerdì ore 9-18
INFORMAZIONI
tel. +39 035.399677, negli orari di apertura della mostra
www.accademiacarrara.bergamo.it
UFFICIO STAMPA: B@bele Comunicazione
Barbara Mazzoleni > tel. 320.8015469
info@babelecomunicazione.it > Skype me: babele73
Inaugurazione: 14 aprile 2011, ore 18
Palazzo della Ragione, Sala delle Capriate
piazza Vecchia, Bergamo Alta
ORARI DI APERTURA
Invernale: da ottobre a maggio - martedì - venerdì: 9,30-17,30; sabato e domenica: 10-18
Estivo: da giugno a settembre - martedì - domenica 10-21; sabato sino alle 23
Chiusura: lunedì non festivi, 25 dicembre, 1 gennaio.
BIGLIETTI
Intero: € 5,00; Ridotto e gruppi: € 3,00; Scuole, giovani card e family card: € 1,50
Agevolazione: Bergamo Card
Convenzione famiglie: Genitori biglietto intero, figli omaggio (fino a 18 anni compiuti)